(310619)
Buonasera a tutti avrei un’urgenza bisogno della traduzione della versione allegata qui sotto, grazie mille per la disponibilità.
Risposte
nonostante non siamo la stessa persona la sua risposta e' letteralmente identica alla mia...
Buongiorno Ale555ale5s,
cerca di mandare la versione una sola volta non rimandando la stessa risposta una sola volta.
Grazie e buona giornata,
Giorgia.
cerca di mandare la versione una sola volta non rimandando la stessa risposta una sola volta.
Grazie e buona giornata,
Giorgia.
E' noto che Publio Africano il Vecchio e Tiberio Gracco, uomini assai illustri, furono a tal punto spesso di parere diverso riguardo allo Stato che per questa ragione non furono amici. Essendo questa inimicizia durata a lungo e venendo offerto un banchetto in onore di Giove (dativo di vantaggio, piu' semplicemente 'a Giove') in un solenne giorno in Campidoglio, accadde che quei due uomini si misero vicini presso la medesima mensa. Allora, come se gli dei immortali nel banchetto di Giove Ottimo Massimo avessero indotto (a unirsi) le loro destre, subito divennero molto amici. E non si diede solo inizio a una amicizia, ma naque subito anche una parentela, cosi' che (infatti) Publio Scipione promise a Tiberio Gracco la sua stessa figlia in eta' da marito. Si narra che anche Emilio Lepido e Flavio Flacco nutrissero un odio duraturo fra loro. In seguito, subito quando vennero nominati come censori dal popolo, spontaneamente si strinsero la mano (lett. le destre) e si abbracciarono con una volonta' tanto grande che da quel giorno e nella stessa censura vissero molto amichevolmente e molto fedelmente.
Testo:
Notum est Publium Africanum Superiorem et Tiberium Gracchum, illustrissimos viros, adeo saepe dissensisse de re publica ut ea re amici non fuerint. Ea simultas cum diu mansisset et sollemni die epulum lovi in Capitolio daretur, evenit ut apud eandem mensam illi duo viri iuncrim locarentur. Tum, velut si di immortales in convivio lovis optimi maximi dexteras eorum conduxissent, repente amicissimi fuerunt. Neque solum amicitia incepta est, sed affinitas simul instituta est, ita ut Publius Scipio eodem in loco ipsam filiam suam virginem desponderit Tiberio Graccho. Narrant Aemilium quoque Lepidum et Fulvium Flaccum diutino odio inter se contendisse. Postea, cum simul censores a populo creati essent, ultro tanta voluntate dexteras coniunxerunt et inter se complexi sunt ut ex eo die et in ipsa censura fidissime amicissimeque vixerint.
Traduzione:
E' noto che Publio Africano il Vecchio e Tiberio Gracco, uomini assai illustri, furono a tal punto spesso di parere diverso riguardo allo Stato che per questa ragione non furono amici. Essendo questa inimicizia durata a lungo e venendo offerto un banchetto in onore di Giove (dativo di vantaggio, piu' semplicemente 'a Giove') in un solenne giorno in Campidoglio, accadde che quei due uomini si misero vicini presso la medesima mensa. Allora, come se gli dei immortali nel banchetto di Giove Ottimo Massimo avessero indotto (a unirsi) le loro destre, subito divennero molto amici. E non si diede solo inizio a una amicizia, ma naque subito anche una parentela, cosi' che (infatti) Publio Scipione promise a Tiberio Gracco la sua stessa figlia in eta' da marito. Si narra che anche Emilio Lepido e Flavio Flacco nutrissero un odio duraturo fra loro. In seguito, subito quando vennero nominati come censori dal popolo, spontaneamente si strinsero la mano (lett. le destre) e si abbracciarono con una volonta' tanto grande che da quel giorno e nella stessa censura vissero molto amichevolmente e molto fedelmente.
facci sapere per eventuali dubbi :)
Notum est Publium Africanum Superiorem et Tiberium Gracchum, illustrissimos viros, adeo saepe dissensisse de re publica ut ea re amici non fuerint. Ea simultas cum diu mansisset et sollemni die epulum lovi in Capitolio daretur, evenit ut apud eandem mensam illi duo viri iuncrim locarentur. Tum, velut si di immortales in convivio lovis optimi maximi dexteras eorum conduxissent, repente amicissimi fuerunt. Neque solum amicitia incepta est, sed affinitas simul instituta est, ita ut Publius Scipio eodem in loco ipsam filiam suam virginem desponderit Tiberio Graccho. Narrant Aemilium quoque Lepidum et Fulvium Flaccum diutino odio inter se contendisse. Postea, cum simul censores a populo creati essent, ultro tanta voluntate dexteras coniunxerunt et inter se complexi sunt ut ex eo die et in ipsa censura fidissime amicissimeque vixerint.
Traduzione:
E' noto che Publio Africano il Vecchio e Tiberio Gracco, uomini assai illustri, furono a tal punto spesso di parere diverso riguardo allo Stato che per questa ragione non furono amici. Essendo questa inimicizia durata a lungo e venendo offerto un banchetto in onore di Giove (dativo di vantaggio, piu' semplicemente 'a Giove') in un solenne giorno in Campidoglio, accadde che quei due uomini si misero vicini presso la medesima mensa. Allora, come se gli dei immortali nel banchetto di Giove Ottimo Massimo avessero indotto (a unirsi) le loro destre, subito divennero molto amici. E non si diede solo inizio a una amicizia, ma naque subito anche una parentela, cosi' che (infatti) Publio Scipione promise a Tiberio Gracco la sua stessa figlia in eta' da marito. Si narra che anche Emilio Lepido e Flavio Flacco nutrissero un odio duraturo fra loro. In seguito, subito quando vennero nominati come censori dal popolo, spontaneamente si strinsero la mano (lett. le destre) e si abbracciarono con una volonta' tanto grande che da quel giorno e nella stessa censura vissero molto amichevolmente e molto fedelmente.
facci sapere per eventuali dubbi :)