1.2 Giustizia verso i nemici e verso i servi - Versione da Cicerone

kikketta69
Chi mi tradurrebbe questa versioncina, per favore? grazie, molto gentili

Quare suscipienda quidem bella sunt ob eam causam,ut sine iniuria(senza soffrire alcun danno)in pace vivatur,parta autem victoria,conservandi(sunt) ii,qui non crudeles,non immanes(spietati)fuerunt:maiores nostri enim tuscolanos,aequos,volscos,sabinos,hernic… in civitatem etiam acceperunt,at carthaginem et numantiam funditus everterunt,Mea quidem sententia,paci quae nihil habitura sit insidiarum(che non nasconda insidie) semper consulendum est,sed hostes qui,armis positis,ad nostram fidem confugerint,non vexandi sed recipiendi ac tuendi sunt,Etiamadversus infimos iustitia est servanda.Est enim infima condicio et fortuna servorum:quare recte dicunt qui iubent(raccomandano) servis uti ut mercenariis(lavoratori a pagamento):adfirmant enim operam exigendam esse,iustam mercedem praebendam.

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ShattereDreams
Perciò bisogna intraprendere le guerre per questo motivo, affinché si viva in pace senza ingiuria e, ottenuta la vittoria, bisogna risparmiare coloro che non sono stati crudeli, spietati: i nostri antenati infatti accolsero anche in città i Tuscolani, gli Equi, i Volsci, i Sabini, gli Ernici, ma distrussero dalle fondamenta Cartagine e Numanzia. A mio parere, bisogna sempre provvedere ad una pace che non nasconda insidie, ma i nemici che, deposte le armi, ricorreranno alla nostra lealtà, non devono essere vessati, ma accolti e protetti. Anche nei confronti degli inferiori bisogna conservare la giustizia. Inferiore infatti è la condizione e la sorte dei servi: per questo dicono bene quello che raccomandano di servirsi dei servi come di lavoratori a pagamento: sostengono infatti che debba essere richiesto un buon lavoro e offerta una giusta ricompensa.

:hi
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