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parafrasi ulisse e polifemo dal verso 79 al 95 è urgente x dmn....help me!!
Risposte
Lieti nel cor della schivata morte,
E de' compagni nella pugna uccisi
Dolenti in un, ci allargavam dal lido; 80
Ma le ondìvaghe navi il lor cammino
Non proseguian, che tre fïate in prima,
Non si fosse da noi chiamato a nome
Ciascun di quei che giacean freddi addietro.
L'adunator de' nembi olimpio Giove 85
Contro ci svegliò intanto una feroce
Tempesta boreal, che d'atre nubi
La terra a un tempo ricoverse e il mare,
E la notte di cielo a piombo scese.
Le vele ai legni, che moveansi obbliqui, 90
Squarciò in tre e quattro parti il forte turbo.
Noi del timore ammainammo, e ratto
I navigli affrettammo in vêr la spiaggia,
Ove due giorni interi, e tante notti,
Posavam lassi, e addolorati e muti. 95
felici in cuore di aver scansato la morte
e addolorati tutti quanti per i compagni uccisi in battaglia
ci allontanavamo dalla spiaggia
ma le navi non si mossero
prima che noi avessimo chiamato per tre volte
i nomi di coloro che giacevano morti sulla terra dietro di noi.
Giove che raduna le nubi
scagliò contro di noi una tempesta così forte
che ricoprì di colpo la terra e il mare di nuvole nere
e la notte scese all'improvviso.
La forte tempesta squarciò le vele alle navi che procedevano oblique,
strappandole in tre o quattro parti.
Noi ammainammo il timone
e ci dirigemmo veloci verso la spiaggia
dove rimanemmo per due notti e due giorni interi
stanchi, addolorati e muti
E de' compagni nella pugna uccisi
Dolenti in un, ci allargavam dal lido; 80
Ma le ondìvaghe navi il lor cammino
Non proseguian, che tre fïate in prima,
Non si fosse da noi chiamato a nome
Ciascun di quei che giacean freddi addietro.
L'adunator de' nembi olimpio Giove 85
Contro ci svegliò intanto una feroce
Tempesta boreal, che d'atre nubi
La terra a un tempo ricoverse e il mare,
E la notte di cielo a piombo scese.
Le vele ai legni, che moveansi obbliqui, 90
Squarciò in tre e quattro parti il forte turbo.
Noi del timore ammainammo, e ratto
I navigli affrettammo in vêr la spiaggia,
Ove due giorni interi, e tante notti,
Posavam lassi, e addolorati e muti. 95
felici in cuore di aver scansato la morte
e addolorati tutti quanti per i compagni uccisi in battaglia
ci allontanavamo dalla spiaggia
ma le navi non si mossero
prima che noi avessimo chiamato per tre volte
i nomi di coloro che giacevano morti sulla terra dietro di noi.
Giove che raduna le nubi
scagliò contro di noi una tempesta così forte
che ricoprì di colpo la terra e il mare di nuvole nere
e la notte scese all'improvviso.
La forte tempesta squarciò le vele alle navi che procedevano oblique,
strappandole in tre o quattro parti.
Noi ammainammo il timone
e ci dirigemmo veloci verso la spiaggia
dove rimanemmo per due notti e due giorni interi
stanchi, addolorati e muti
Ciao! Parli dell'Iliade?
Se sì, di quale libro?
Perchè senza dei riferimenti precisi non possiamo aiutarti come vorremmo!
Se sì, di quale libro?
Perchè senza dei riferimenti precisi non possiamo aiutarti come vorremmo!