Versi dal 256 al 295 VIII libro Odissea

stellinahouse90
ragazzi mi servono i versi dell'Odissea dell'VIII libro dal 256 al 295 !! vi prego è urgentissimoooooooooooooooooooooo !! mi servono in italiano .. anke se nn parafrasati cm volete .. basta ke mi trovate qll ke Omero ha scritto in quei versi !! NN 1 RIASSUNTO !!

grazie a tt .. 1bacio .. ALi

Risposte
jasmine94
Gl'infortunï domaro. E non pertanto
Cimenterommi: ché mordace troppo
Fu il tuo sermon, ne più tenermi io valgo".

Disse; e co' panni stessi, in ch'era involto,
Lanciossi, ed afferrò massiccio disco,
Che quelli, onde giocar solean tra loro,
Molto di mole soverchiava e pondo.
Rotollo in aria, e con la man robusta
Lo spinse: sonò il sasso, ed i Feaci,
Que' naviganti celebri, que' forti
Remigatori, s'abbattero in terra
Per la foga del sasso il qual, partito
Da sì valida destra, i segni tutti
Rapidamente sorvolò. Minerva,
Vestite umane forme, il segno pose,
E all'ospite conversa: "Un cieco", disse,
"Trovar, palpando, tel potrìa: ché primo,
Né già di poco, e solitario sorge.
Per questa prova dunque alcun timore
Non t'anga: lunge dal passarti, alcuno
Tra i Feaci non fia che ti raggiunga".
Rallegrossi a tai voci, e si compiacque
Il Laerzìade, che nel circo uom fosse
Che tanto il favorìa. Quindi ai Feaci
Più mollemente le parole volse:
"Quello arrivate, o damigelli, e un altro
Pari, o più grande, fulminarne in breve
Voi mi vedrete, io penso. Ed anco in altri
Certami, o cesto, o lotta, o corso ancora,
Chi far periglio di se stesso agogna,
Venga in campo con me: poiché di vero
Mi provocaste oltre misura. Uom vivo
Tra i Feacesi io non ricuso, salvo
Laodamante, che ricetto dammi.
Chi entrar vorrebbe con l'amico in giostra?
Stolto e da nulla è senza dubbio, e tutto
Storpia le imprese sue, chïunque, in mezzo
D'un popol stranier, con chi l'alberga
Si presenta a contendere. Degli altri

ecco tutto

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