Ulisse e il folle volo
Lo maggior corno de la fiamma antica comincio a crollarsi mormorrando pur come quella cui vento affatica indi la cima qua e la menando come fosse la lingua che parlasse gitto voce di fuori,e disse:" Quando mi diparti' da circe,che sottrassevme piu d'un anno là presso a Geata, prima che si Enea nomasse, dolcezza di figlio,nè la piéet del vecchio pade,nè'ldebito amore lo qual dovea Penelope far lieta vincer potero dentro a me l'ardore ch'i' ebbi a divenir del mondo esperto e delli vizi umani e del valore ma misi me per l'alto mare aperto,sol con un legno e con quella compagna piccola dalla qual non fui diserto L'un lito e l'altro vidi infin la spagna fin nel Morocco,e l'isola d'Sardi e l'altre che quel mare intorno bagna. Io e' compagni eravam vecchi e tardi quando venimmo a quella foce stretta dov'Ercule segno li suoi riguardi accio che l'uom piùoltre non si meta
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Ecco a te
https://www.skuola.net/dante/inferno/parafrasi-canto-26-ulisse-inferno.html
ciao :hi
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