Testo argomentativo con traccia a vostro piacere...

Ludovica Botrugno
Testo argomentativo con traccia a vostro piacere...heeeelp!!! :mannagg

Risposte
.anonimus.
Nel sito, sopratutto girovagando nel forum,potrai trovare moltissimi testi argomentativi (dato che vengono molto richiesti) perciò ti consiglio di dare un occhiata nel forum oppure prova a vedere anche qui:
- https://ricerca.skuola.net/testi+argomentativi

Ricordati sempre che per svolgere un buon testo argomentativo basta semplicemente seguire uno schema, ovvero:
- introduzione: inizia introducendo l'argomento
- tesi: esprimi una tua tesi e sostienila, motivala
- antitesi: chi la pensa diversamente da te, quindi un andare contro la tua tesi e sostenerla
- conclusione: concludi riconfermando la tua tesi.


Ciao Laura!

melody_gio
Ciao Ludovica,

dovresti specificare meglio quale tema vorresti sviluppare, inoltre dovresti anche provare tu a stendere una bozza e noi ti aiutiamo nella correzione e nello sviluppo del tema.

Ciao,
Giorgia.

Aggiunto 3 minuti più tardi:

Ciao Luisiana,
quando mandi dei temi non fare dei copia e incolla. In questo caso hai violato il regolamento del forum mandando una traccia presente su un nostro sito concorrente che è: www****

La prossima volta stai più attenta e cita sempre la fonte senza mandare temi di altri siti concorrenti.

Grazie,
Giorgia.

luisiana.vangi
I flussi migratori che hanno attraversato il mondo negli ultimi due secoli hanno acutizzato dei problemi già presenti nella storia dei gruppi umani di ogni luogo, relativi alla integrazioni di soggetti o etnie tra di loro sconosciute, con abitudini e pratiche differenti. Negli ultimi anni, a causa della cosiddetta globalizzazione e a fronte di un pianeta dove il 16 per cento della popolazione mondiale detiene l'80 per cento delle risorse economiche, l'aumentare delle migrazioni ha determinato anche il crescere di odi e incomprensioni tra le varie etnie, fenomeno noto anche come "razzismo". Esso consiste il più delle volte in un odio nei confronti di soggetti di etnia differente, in un rifiuto nell'accettare come compatibili con il proprio modo di vivere altri sistemi di organizzazione della società e si traduce nel disprezzo per il diverso, soprattutto se costretto a vivere in condizioni economiche disagiate e in una situazione di degrado. Se agli inizi del Novecento il razzismo riguardava soprattutto i neri e gli ebrei, oggi colpisce anche popoli europei in tutto simili al nostro, quali gli albanesi e i rumeni. Il razzismo spesso viene ricondotto ad un diverso modo di concepire il mondo e la realtà, ma se si studia con una certa attenzione il fenomeno si vedrà che alla base di tutto ci sono le differenze economiche. Indagini recenti hanno dimostrato come i rumeni emigrati in Italia negli anni 80 che vivono in condizioni economiche agiate non sono percepite come "nemico" dall'italiano medio; valutazione che per esempio ritroviamo anche nei confronti delle grandi modelle o dei magnati; gli immigrati rumeni degli ultimi anni, costretti invece a vivere in baracche e a campare di stenti, sono percepiti come una minaccia. A dispetto di questi dati c'è chi sostiene che alla base del razzismo ci siano più che altro delle divergenze di tipo culturale, e non soltanto economico. La poligamia in uso presso certi popoli indigeni, ad esempio, potrebbe suscitare la disapprovazione degli italiani e far aumentare le difficoltà di comunicazione. Una analisi senza dubbio vera, se si pensa quante variegate siano le esperienze che si sviluppano nel mondo e le abitudini di vita. Ma l'attività dei mediatori culturali, figure professionali create proprio per superare queste differenze, dimostra che l'ostacolo culturale rappresenta forse il problema minore. Le differenze culturali possono essere superati promuovendo la conoscenza dell'altro e delle sue abitudini, incentivando la presenza di scuole con bambini di etnie differenti, moltiplicando i momenti di incontro. La differenza economica e il fatto che i più poveri siano spesso soggetti alla criminalità organizzata rappresenta invece il vero cuore del problema; problema che lo stato deve affrontare con misure concrete se si vuole superare questa annosa questione.

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