Terza novella prima giornata del Decameron
prima giornata terza novella
Risposte
da: http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090113021209AAFPsYG
in questo racconto il Saladino, avendo bisogno di denaro, pone un quesito ad un ricco ebreo e gli chiede quale delle tre religioni, la cristiana, l’ebraica, la mussulmana, sia la vera.
L’ebreo risponde raccontandogli la storiella di un padre che aveva un preziosissimo anello che ognuno dei suoi tre figli pretendeva: perciò se ne fece fare due copie identiche e le consegnò loro di nascosto l'uno dall'altro. Così ognuno dei tre figli credeva di avere quell’anello prezioso, ma solo il padre sapeva quale fosse quello autentico. L’ebreo paragona l'anello alle tre religioni, dicendo che solo il Padre sa quale sia quella vera.
il Saladino, dopo aver ascoltato la storia raccontata dall’ebreo, gli confessa con sincerità la sua reale necessità di denaro e l’ebreo gli presta il denaro . Il Saladino restituisce la somma avuta ed in più aggiunge doni, confermando così la caratteristica di magnificenza che gli viene attribuita all’inizio del racconto.
da: http://pokehacking.blogfree.net/?t=1756726
TERZA NOVELLA (FILOMENA)
Questa novella, narra che Saladino, sultano d'Egitto e di Siria, era molto ricco, potente e saggio ma ultimamente, stava affrontando una carenza economica. Siccome Saladino era una persona molto avara, cercò di rivolgersi all'ebreo Melchisedech con l'astuzia affinché riuscisse ad ottenere ciò che voleva con una parvenza di giustizia. Così fece venire Melchisedech che era un usuraio di Alessandria, e gli domandò quale tra la religione giudaica, quella saracena e la cristiana, secondo lui fosse quella vera. Melchisedech però, oltre ad essere un fedele dell'ebraismo, era anche molto astuto e capì subito che con una sua risposta poteva andare contro il sultano. A questo punto l'usuraio, siccome doveva per forza dare una risposta, gli raccontò una novelletta che esprimeva un paragone. Infatti questa novelletta raccontava che un uomo ricco possedeva una pietra preziosa e che alla sua morte la doveva dare in eredità a un figlio che doveva essere molto fedele e responsabile. Questa pietra preziosa fu tramandata per molte generazioni fino a quando, un discendente non sapeva a chi dei tre figli dare la pietra preziosa, poiché erano tutti e tre meritevoli dell'eredità. Così fece rifare due copie perfette della pietra autentica da un abile orefice. Alla sua morte, ognuno dei tre figli ricevette un anello e lo prese per vero, ma non si poté scoprire mai quali dei tre figli avesse ricevuto la pietra autentica. Tutta questa novella servì per far capire al sovrano che come l'eredità dell'uomo ricco era toccata a chissà chi fra i tre figli, ancora oggi non si poteva sapere quale, tra le tre religioni prevalenti, fosse quella autentica. Questa novella si conclude bene: Saladino ammirò l'intelligenza di Melchisedech e gli disse francamente la verità. L'ebreo prestò i soldi che servivano al sovrano. Saladino gli restituì poi l'intera somma, aggiunse grandissimi doni e lo fece diventare suo amico.
in questo racconto il Saladino, avendo bisogno di denaro, pone un quesito ad un ricco ebreo e gli chiede quale delle tre religioni, la cristiana, l’ebraica, la mussulmana, sia la vera.
L’ebreo risponde raccontandogli la storiella di un padre che aveva un preziosissimo anello che ognuno dei suoi tre figli pretendeva: perciò se ne fece fare due copie identiche e le consegnò loro di nascosto l'uno dall'altro. Così ognuno dei tre figli credeva di avere quell’anello prezioso, ma solo il padre sapeva quale fosse quello autentico. L’ebreo paragona l'anello alle tre religioni, dicendo che solo il Padre sa quale sia quella vera.
il Saladino, dopo aver ascoltato la storia raccontata dall’ebreo, gli confessa con sincerità la sua reale necessità di denaro e l’ebreo gli presta il denaro . Il Saladino restituisce la somma avuta ed in più aggiunge doni, confermando così la caratteristica di magnificenza che gli viene attribuita all’inizio del racconto.
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TERZA NOVELLA (FILOMENA)
Questa novella, narra che Saladino, sultano d'Egitto e di Siria, era molto ricco, potente e saggio ma ultimamente, stava affrontando una carenza economica. Siccome Saladino era una persona molto avara, cercò di rivolgersi all'ebreo Melchisedech con l'astuzia affinché riuscisse ad ottenere ciò che voleva con una parvenza di giustizia. Così fece venire Melchisedech che era un usuraio di Alessandria, e gli domandò quale tra la religione giudaica, quella saracena e la cristiana, secondo lui fosse quella vera. Melchisedech però, oltre ad essere un fedele dell'ebraismo, era anche molto astuto e capì subito che con una sua risposta poteva andare contro il sultano. A questo punto l'usuraio, siccome doveva per forza dare una risposta, gli raccontò una novelletta che esprimeva un paragone. Infatti questa novelletta raccontava che un uomo ricco possedeva una pietra preziosa e che alla sua morte la doveva dare in eredità a un figlio che doveva essere molto fedele e responsabile. Questa pietra preziosa fu tramandata per molte generazioni fino a quando, un discendente non sapeva a chi dei tre figli dare la pietra preziosa, poiché erano tutti e tre meritevoli dell'eredità. Così fece rifare due copie perfette della pietra autentica da un abile orefice. Alla sua morte, ognuno dei tre figli ricevette un anello e lo prese per vero, ma non si poté scoprire mai quali dei tre figli avesse ricevuto la pietra autentica. Tutta questa novella servì per far capire al sovrano che come l'eredità dell'uomo ricco era toccata a chissà chi fra i tre figli, ancora oggi non si poteva sapere quale, tra le tre religioni prevalenti, fosse quella autentica. Questa novella si conclude bene: Saladino ammirò l'intelligenza di Melchisedech e gli disse francamente la verità. L'ebreo prestò i soldi che servivano al sovrano. Saladino gli restituì poi l'intera somma, aggiunse grandissimi doni e lo fece diventare suo amico.