TEMA SUL CORONA VIRUS
Mi potresti aiutare, sto facendo un tema sul coronavirus e mi hanno dato questa traccia:
ARGOMENTO: SENTIRSI SICURI. Il 5 marzo scorso, con un provvedimento d’urgenza che non ha precedenti nella storia della nostra Repubblica, il Governo ha sospeso per dieci giorni tutte le attività didattiche nelle scuole d’Italia di ogni ordine e grado. La sospensione è stata prorogata fino al 3 aprile e tutto il territorio italiano è diventato ‘zona arancione’. Questa decisione è stata presa per cercare di arginare il contagio del cosiddetto ‘coronavirus’ o Covid-19, morbo influenzale molto contagioso che si sta diffondendo nel nostro paese con rapidità e estensione preoccupanti. Per prendere questa e altre importanti decisioni, i politici al Governo si sono affidati agli esperti, scienziati e medici infettivologi, le cui dichiarazioni sono ascoltate da tutti con trepidante interesse e preoccupazione.
Ma la paura e il senso di anormalità non hanno invaso la maggioranza della popolazione e sono in tanti che continuano la vita di sempre, senza lasciarsi contagiare da quella sensazione di insicurezza che non si può non provare se si sta sempre connessi a leggere gli sbandierati dati oggettivi e i numeri dei contagiati, dei defunti, dei pochi già guariti, o a fare la conta dei malati per regione e delle percentuali che entrano nel sistema complesso di un calcolo globale in cui l’Italia ha un posto di grande rilievo.
E tu che cosa pensi? Ti senti sicuro o hai paura? Rifletti su ciò che sta succedendo e cerca di dare una tua interpretazione del clima e del momento che stai vivendo, immerso nella piccola realtà del tuo quotidiano ma parte di un universo interconnesso e globale.
Consegne. Rispetta i vincoli che l’argomento ti impone (non andare fuori tema); sviluppa il tema in modo critico e con riflessioni personali; fai riferimento alla tua esperienza e alla realtà che ti circonda; se l’argomento lo permette, sii propositivo ed efficace nelle conclusioni. Controlla che nel testo siano presenti tutte le informazioni necessarie perché esso sia comprensibile, che i concetti risultino chiari, che non ci siano fatti o concetti ripetuti o inutili. Controlla che i concetti, i fatti, le opinioni, ecc. siano esposti in modo ordinato e non ci siano salti logici. Controlla che i passaggi logici tra un blocco e l’altro siano chiari ed evidenti e che il testo risulti organico e unitario. Controlla che non ci siano fatti o idee in contrasto tra loro. Controlla che non ci siano concetti banali o scontati, ma che essi siano il più possibile originali e frutto di una riflessione personale. Controlla che le parole siano scritte correttamente. Controlla che ad una rilettura la punteggiatura suggerisca la giusta intonazione al testo. Controlla la morfologia, cioè che siano usati correttamente gli articoli, le forme dei nomi, i pronomi personali (soggetto e complemento), i pronomi indefiniti e dimostrativi, le forme verbali, le concordanze tra le varie parti del discorso (concordanze di genere e numero, tra nome e aggettivo, ecc.). Controlla la sintassi, cioè che le concordanze (soggetto/predicato ecc.) siano corrette e le congiunzioni coordinanti (e, ma, o, ecc.) e subordinanti (quando, perché, affinché, ecc.) siano usate in modo corretto. Controlla che le reggenze sintattiche di aggettivi e verbi siano corrette, che i modi e i tempi verbali siano usati correttamente. Controlla che la struttura sintattica non risulti troppo pesante o frammentata. Controlla che ogni parola sia usata nel suo reale significato, che le parole che usi siano esistenti, che le parole siano combinate tra loro in modo corretto nel significato; che le parole usate in senso figurato (non letterale) non rendano il testo oscuro. Controlla che il registro linguistico scelto sia adatto alla forma del testo e alla situazione comunicativa; che non ci siano salti di registro, per esempio che in un contesto di registro standard non ci siano inserti immotivati di registro familiare. Controlla che la divisione del testo in capoversi scandisca in modo adeguato la successione dei blocchi logici in cui si articola il contenuto; che la grafia sia ordinata e chiara (leggibile). Controlla che l’inizio non sia debole e insignificante, che la conclusione non risulti frettolosa o banale.
ARGOMENTO: SENTIRSI SICURI. Il 5 marzo scorso, con un provvedimento d’urgenza che non ha precedenti nella storia della nostra Repubblica, il Governo ha sospeso per dieci giorni tutte le attività didattiche nelle scuole d’Italia di ogni ordine e grado. La sospensione è stata prorogata fino al 3 aprile e tutto il territorio italiano è diventato ‘zona arancione’. Questa decisione è stata presa per cercare di arginare il contagio del cosiddetto ‘coronavirus’ o Covid-19, morbo influenzale molto contagioso che si sta diffondendo nel nostro paese con rapidità e estensione preoccupanti. Per prendere questa e altre importanti decisioni, i politici al Governo si sono affidati agli esperti, scienziati e medici infettivologi, le cui dichiarazioni sono ascoltate da tutti con trepidante interesse e preoccupazione.
Ma la paura e il senso di anormalità non hanno invaso la maggioranza della popolazione e sono in tanti che continuano la vita di sempre, senza lasciarsi contagiare da quella sensazione di insicurezza che non si può non provare se si sta sempre connessi a leggere gli sbandierati dati oggettivi e i numeri dei contagiati, dei defunti, dei pochi già guariti, o a fare la conta dei malati per regione e delle percentuali che entrano nel sistema complesso di un calcolo globale in cui l’Italia ha un posto di grande rilievo.
E tu che cosa pensi? Ti senti sicuro o hai paura? Rifletti su ciò che sta succedendo e cerca di dare una tua interpretazione del clima e del momento che stai vivendo, immerso nella piccola realtà del tuo quotidiano ma parte di un universo interconnesso e globale.
Consegne. Rispetta i vincoli che l’argomento ti impone (non andare fuori tema); sviluppa il tema in modo critico e con riflessioni personali; fai riferimento alla tua esperienza e alla realtà che ti circonda; se l’argomento lo permette, sii propositivo ed efficace nelle conclusioni. Controlla che nel testo siano presenti tutte le informazioni necessarie perché esso sia comprensibile, che i concetti risultino chiari, che non ci siano fatti o concetti ripetuti o inutili. Controlla che i concetti, i fatti, le opinioni, ecc. siano esposti in modo ordinato e non ci siano salti logici. Controlla che i passaggi logici tra un blocco e l’altro siano chiari ed evidenti e che il testo risulti organico e unitario. Controlla che non ci siano fatti o idee in contrasto tra loro. Controlla che non ci siano concetti banali o scontati, ma che essi siano il più possibile originali e frutto di una riflessione personale. Controlla che le parole siano scritte correttamente. Controlla che ad una rilettura la punteggiatura suggerisca la giusta intonazione al testo. Controlla la morfologia, cioè che siano usati correttamente gli articoli, le forme dei nomi, i pronomi personali (soggetto e complemento), i pronomi indefiniti e dimostrativi, le forme verbali, le concordanze tra le varie parti del discorso (concordanze di genere e numero, tra nome e aggettivo, ecc.). Controlla la sintassi, cioè che le concordanze (soggetto/predicato ecc.) siano corrette e le congiunzioni coordinanti (e, ma, o, ecc.) e subordinanti (quando, perché, affinché, ecc.) siano usate in modo corretto. Controlla che le reggenze sintattiche di aggettivi e verbi siano corrette, che i modi e i tempi verbali siano usati correttamente. Controlla che la struttura sintattica non risulti troppo pesante o frammentata. Controlla che ogni parola sia usata nel suo reale significato, che le parole che usi siano esistenti, che le parole siano combinate tra loro in modo corretto nel significato; che le parole usate in senso figurato (non letterale) non rendano il testo oscuro. Controlla che il registro linguistico scelto sia adatto alla forma del testo e alla situazione comunicativa; che non ci siano salti di registro, per esempio che in un contesto di registro standard non ci siano inserti immotivati di registro familiare. Controlla che la divisione del testo in capoversi scandisca in modo adeguato la successione dei blocchi logici in cui si articola il contenuto; che la grafia sia ordinata e chiara (leggibile). Controlla che l’inizio non sia debole e insignificante, che la conclusione non risulti frettolosa o banale.
Risposte
topic doppio, riceverai la tua risposta qua: https://forum.skuola.net/italiano/tema-sul-corona-virus-268361.html
Ciao,
Giorgia.
Ciao,
Giorgia.