Tema su covid-19
Ragazzi mi servirebbero dei consigli.Devo svolgere un tema sul coronavirus
questa la traccia:
La recente pandemia ha sconvolto le nostre abitudini, le nostre certezze, il rapporto con gli altri e con noi stessi, ma ha anche modificato la nostra percezione di stare al mondo e nel mondo, costringendoci a riflettere su ciò che prima sembrava scontato e illimitato. Racconta come hai affrontato questo particolare periodo e quali sentimenti, quali pensieri si stanno affacciando alla tua coscienza, ragionando anche sulla questione dell’esercizio del potere: fino a che punto per esempio un’autorità politica può spingersi in nome della sicurezza collettiva e sospendere alcuni diritti individuali che prima sembravano intoccabili, come la libertà di movimento?
Ho scritto quanto segue, secondo voi può andare?
Quando a gennaio abbiamo saputo di un nuovo virus che stava mietendo
vittime in Cina e che aveva provocato l’isolamento in quarantena di milioni di persone la maggior parte di noi non ha prestato grande attenzione alla notizia. Alcuni l’hanno semplicemente ignorata, altri l’hanno accolta come una delle tante informazioni provenienti da zone remote del mondo che possono preoccupare, dispiacere o lasciare indifferenti ma davvero in pochissimi abbiamo pensato che si trattasse di un fatto che potesse riguardarci direttamente.
Col passare del tempo i contorni della vicenda hanno iniziato a diventare più nitidi. Forse la questione iniziava a riguardarci . Ed ecco che sono passati altri giorni e dopo giorni di nervosismo ci hanno comunicato che le scuole sarebbero state chiuse per due settimane, provocando tra gli studenti una reazione di entusiasmo ,dimenticando forse che se si era arrivati a questa decisione il motivo doveva essere grave.
Successivamente le aziende , senza nessun obbligo iniziarono a chiudere, intere attività produttive, colonne portanti della nostra economia, spensero loro linee produttive da un giorno all’altro, probabilmente per evitare eventuali contagi al loro interno.
Nelle settimane che vennero dopo un primo stop delle istituzioni scolastiche, lo stato italiano annunciò l’obbligo per tutti di rimanere in casa, cogliendo la popolazione di sorpresa, privata della propria libertà, fino ad allora ritenuto un diritto inviolabile. Iniziarono le 4 settimane di quarantena totale.
Ormai pochi di noi, forse i più sprovveduti continuarono a vivere nel disinteresse ,forse perché il male altrui ,anche se vicino a noi non è considerato male finchè non ci riguarda direttamente. Tra la popolazione però cominciarono ad affacciarsi sentimenti tra i più disparati ,se da una parte alcune persone erano preoccupate seriamente per i problemi economici che questo virus e le misure di quarantena imposte avrebbero causato ,dall’altro molte persone provavano paura, paura di essere contagiate, paura che qualche familiare venisse contagiato.
Già Paura , ho sentito dire molte cose sulla Paura tra cui ,forse la più vera delle affermazioni, è che la paura è l’arma più potente a livello psicologico, e la pandemia dalla quale con buona fortuna .forse siamo usciti ne è la prova.
Quella stessa paura che nelle 4 settimane di Lockdown totale ci veniva trasmessa con rindondanza dai mezzi di informazione, tv , radio, giornali, internet, amplificando a parere mio la già delicata situazione e scatenando nelle persone veri e propri attacchi di panico, creando in alcuni casi vere e proprie aggressioni sia fisiche che verbali nei confronti di concittadini, sfiorando ,ma sono certo anche oltrepassando il limite della Psicosi di gruppo.
Ma non tutti i mali vengono per nuocere, dicono, e cosi la quarantena è stato anche un invito a rallentare i nostri ritmi di vita, spesso troppo frenetici, e una riscoperta dei piccoli piaceri della vita.
Ci ha fatto riflettere su temi attuali, ai quali prima davamo un’importanza marginale, ad esempio il climate change.
Personalmente sono una persona che mantiene “il sangue freddo” . Durante la quarantena mi sono limitato ad osservare le norme anti-contagio ,usando però il pensiero critico e il buon senso. Ho trovato il tempo per sistemare progetti per i quali durante la normale routine non avevo mai tempo, praticato sport all’aria aperta e approfittato per riposare.
Ho limitato come tutti gli spostamenti e le uscite di casa più per buon senso che per le imposizioni, riducendole allo stretto necessario, per la mia salute fisica e psicologica, ho anche riflettuto a lungo su quanto un’autorità politica possa spingersi nel limitare la libertà di movimento in nome della sicurezza collettiva, e penso che anche se le norme anti contagio, hanno dato i loro frutti, sia controproducente in termini psicologici. Limitando con norme stringenti la possibilità di muoversi ,si nega la possibilità data al cittadino di valutare le circostanze per agire in modo responsabile. Prendere una boccata d’aria in strada per in sicurezza non è, e non deve essere ritenuto una violazione del senso civico.
Il rischio di limitare cosi a lungo la libertà di movimento delle persone, è che poi la maggioranza di queste ne facciano una nuova routine,con danni irreparabili al tessuto economico e sociale del nostro paese.
questa la traccia:
La recente pandemia ha sconvolto le nostre abitudini, le nostre certezze, il rapporto con gli altri e con noi stessi, ma ha anche modificato la nostra percezione di stare al mondo e nel mondo, costringendoci a riflettere su ciò che prima sembrava scontato e illimitato. Racconta come hai affrontato questo particolare periodo e quali sentimenti, quali pensieri si stanno affacciando alla tua coscienza, ragionando anche sulla questione dell’esercizio del potere: fino a che punto per esempio un’autorità politica può spingersi in nome della sicurezza collettiva e sospendere alcuni diritti individuali che prima sembravano intoccabili, come la libertà di movimento?
Ho scritto quanto segue, secondo voi può andare?
Quando a gennaio abbiamo saputo di un nuovo virus che stava mietendo
vittime in Cina e che aveva provocato l’isolamento in quarantena di milioni di persone la maggior parte di noi non ha prestato grande attenzione alla notizia. Alcuni l’hanno semplicemente ignorata, altri l’hanno accolta come una delle tante informazioni provenienti da zone remote del mondo che possono preoccupare, dispiacere o lasciare indifferenti ma davvero in pochissimi abbiamo pensato che si trattasse di un fatto che potesse riguardarci direttamente.
Col passare del tempo i contorni della vicenda hanno iniziato a diventare più nitidi. Forse la questione iniziava a riguardarci . Ed ecco che sono passati altri giorni e dopo giorni di nervosismo ci hanno comunicato che le scuole sarebbero state chiuse per due settimane, provocando tra gli studenti una reazione di entusiasmo ,dimenticando forse che se si era arrivati a questa decisione il motivo doveva essere grave.
Successivamente le aziende , senza nessun obbligo iniziarono a chiudere, intere attività produttive, colonne portanti della nostra economia, spensero loro linee produttive da un giorno all’altro, probabilmente per evitare eventuali contagi al loro interno.
Nelle settimane che vennero dopo un primo stop delle istituzioni scolastiche, lo stato italiano annunciò l’obbligo per tutti di rimanere in casa, cogliendo la popolazione di sorpresa, privata della propria libertà, fino ad allora ritenuto un diritto inviolabile. Iniziarono le 4 settimane di quarantena totale.
Ormai pochi di noi, forse i più sprovveduti continuarono a vivere nel disinteresse ,forse perché il male altrui ,anche se vicino a noi non è considerato male finchè non ci riguarda direttamente. Tra la popolazione però cominciarono ad affacciarsi sentimenti tra i più disparati ,se da una parte alcune persone erano preoccupate seriamente per i problemi economici che questo virus e le misure di quarantena imposte avrebbero causato ,dall’altro molte persone provavano paura, paura di essere contagiate, paura che qualche familiare venisse contagiato.
Già Paura , ho sentito dire molte cose sulla Paura tra cui ,forse la più vera delle affermazioni, è che la paura è l’arma più potente a livello psicologico, e la pandemia dalla quale con buona fortuna .forse siamo usciti ne è la prova.
Quella stessa paura che nelle 4 settimane di Lockdown totale ci veniva trasmessa con rindondanza dai mezzi di informazione, tv , radio, giornali, internet, amplificando a parere mio la già delicata situazione e scatenando nelle persone veri e propri attacchi di panico, creando in alcuni casi vere e proprie aggressioni sia fisiche che verbali nei confronti di concittadini, sfiorando ,ma sono certo anche oltrepassando il limite della Psicosi di gruppo.
Ma non tutti i mali vengono per nuocere, dicono, e cosi la quarantena è stato anche un invito a rallentare i nostri ritmi di vita, spesso troppo frenetici, e una riscoperta dei piccoli piaceri della vita.
Ci ha fatto riflettere su temi attuali, ai quali prima davamo un’importanza marginale, ad esempio il climate change.
Personalmente sono una persona che mantiene “il sangue freddo” . Durante la quarantena mi sono limitato ad osservare le norme anti-contagio ,usando però il pensiero critico e il buon senso. Ho trovato il tempo per sistemare progetti per i quali durante la normale routine non avevo mai tempo, praticato sport all’aria aperta e approfittato per riposare.
Ho limitato come tutti gli spostamenti e le uscite di casa più per buon senso che per le imposizioni, riducendole allo stretto necessario, per la mia salute fisica e psicologica, ho anche riflettuto a lungo su quanto un’autorità politica possa spingersi nel limitare la libertà di movimento in nome della sicurezza collettiva, e penso che anche se le norme anti contagio, hanno dato i loro frutti, sia controproducente in termini psicologici. Limitando con norme stringenti la possibilità di muoversi ,si nega la possibilità data al cittadino di valutare le circostanze per agire in modo responsabile. Prendere una boccata d’aria in strada per in sicurezza non è, e non deve essere ritenuto una violazione del senso civico.
Il rischio di limitare cosi a lungo la libertà di movimento delle persone, è che poi la maggioranza di queste ne facciano una nuova routine,con danni irreparabili al tessuto economico e sociale del nostro paese.
Risposte
Ciao,
buon tema.
Bravo ☺️
buon tema.
Bravo ☺️
secondo me il tuo testo va molto bene, è strutturato correttamente e alla fine parli tutti gli argomenti che ti chiede la traccia. Puoi aggiungere altri "pro" di questo Lockdown come ad esempio le lezioni online ecc...
spero di esserti stata utile
spero di esserti stata utile