Tema su ARTICOLO 3 costituzione civile

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Commento all'articolo n. 3 della Costituzione italiana

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando, di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese.



Così proclama l’articolo 3, il quale enuncia il principio di uguaglianza e una serie di specifici divieti di discriminazione; il principio prescrive che si debbano trattare, in ‘modo uguale, situazioni uguali e, in modo diverso, situazioni diverse’.

Questa prescrizione si rivolge essenzialmente al legislatore, cui è vietato creare privilegi o discriminazioni ingiustificate. Il principio di eguaglianza punta a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono l’eguale godimento dei diritti e delle libertà.

La Costituzione indica al legislatore un programma di intervento col quale eliminare gli handicap sociali che impediscono di realizzare una parità effettiva.

Ho scelto questo articolo, perché penso che sia fondamentale per la vita civile di ogni cittadino e perché in esso ci sono i principi fondamentali dell’uguaglianza tra gli uomini, le donne, di qualsiasi razza, religione e ceto sociale. Questo articolo ha più di sessant’anni, ma è attualissimo, poiché oggi viviamo in una società multietnica e i problemi legati alla convivenza pacifica sono all’ordine del giorno. L’articolo 3 si basa sull’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge; infatti in ogni tribunale possiamo leggere la scritta La legge è uguale per tutti: questo significa che ogni persona deve avere lo stesso trattamento e deve essere processato con le stesse tutele legali.

In campo religioso lo Stato italiano lascia libertà di culto, infatti è uno Stato laico; ragione, per cui, esistono tanti tipi diversi di chiese: cattolica, protestante, ebrea e musulmana.

La Repubblica italiana, per applicare l’articolo 3, riconosce la parità degli individui nell’ambito scolastico, nel lavoro, negli ospedali, garantendo a formazione gratuita e la sanità, in caso di malattia per tutti i i cittadini; lo Stato si occupa dei più bisognosi attraverso assistenti sociali, gli insegnanti di sostegno per ragazzi diversamente abili e cercando di fornire una casa popolare per i cittadini dal reddito estremamente basso.

Purtroppo, in certi casi, questo articolo non viene rispettato: è noto che essere ricchi significa essere privilegiati e potersi permettere avvocati costosi e capaci, mentre i miseri criminali senza quattrini vengono affidati ad un avvocato d’ufficio che scarsa cura avrà della loro causa; per questo, nelle nostre carceri troviamo molti delinquenti comuni e non pochi uomini facoltosi.

Anche i politici non sono sempre uguali a noi di fronte alla legge; infatti sta per uscire la legge sul legittimo impedimento che consente ai politici più importanti di sottrarsi ai processi e questo, secondo me, è ingiusto perché dovremmo essere uguali di fronte alla legge.

Anche la donna, spesso, non viene tutelata in nome dell’articolo 3, poiché non ha ancora parità di diritti rispetto all’uomo e guadagna sempre meno per svolgere la stessa mansione, altre volte la donna viene sottomessa perché ritenuta inferiore.

In campo religioso, secondo la Costituzione, l’uomo è libero di scegliere il proprio culto, però questa libertà non viene spesso riconosciuta poiché molti cittadini musulmani faticano a trovare una sede per professare la propria religione in Italia.

A livello sociale ancora molto c’è da fare per accettare le razze straniere; infatti queste ultime, molte volte, vengono rifiutate e discriminate: a livello lavorativo gli extracomunitari vengono impiegati per lavori molto umili e sottopagati.

L’articolo 3 mi ha interessato molto per i suoi principi fondamentali che stanno alla base di un paese civile e spero che in futuro queste norme vengano davvero rispettate da tutti.

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