Tema coronavirus: riflessioni,aspettative

r.o.b.extremex
buongiorno, qualcuno ha fatto un tema con una traccia simile a questa che può mandarmi? Allego la traccia:

scrivi un testo espositivo/ argomentativo in cui esprimi le tue riflessioni sul particolare momento che stiamo e che stai vivendo, la eventuale nostalgia per la vita passata e le aspettative per quella futura, gli insegnamenti che questo nuovo modo di vivere e di relazionarci con il prossimo ci sta trasmettendo

Avrei bisogno di prendere spunto da un testo e dovrei finire il tutto entro domani, grazie

Risposte
SANTOS06
Il mondo si è arrestato. E non era mai accaduto prima. Quando due settimane fa ci siamo fermati, molti si sono fatti prendere dal panico, altri invece hanno deciso di dedicare questo tempo a ciò che, pur trattandosi di una prerogativa fondamentale dell’uomo, la natura frenetica della nostra vita non ci permette di fare: riflettere. Così anch’io mi sono fermato e ho riflettuto. Mi sono concentrato su di noi, sul nostro futuro, su quello che ci aspetta quando tutto sarà finito. E ho trovato un punto d’incontro tra questa sfida e quella ancora più grande con cui temporeggiamo da tempo: i cambiamenti climatici. ’emergenza che stiamo affrontando pone a serio rischio il “green deal” europeo, il piano di 116 punti con cui gli stati continentali si sono proposti proprio all’inizio di quest’anno obiettivi in grado di segnare una svolta verso un’economia sostenibile entro il 2030 e a zero emissioni entro il 2050.

Il programma appariva già fragile all’atto dell’adozione e molti paesi l’hanno ripetutamente messo in discussione: nessuno, in realtà, crede di poter rivedere veramente il nostro stile di vita, nessuno crede che sia veramente necessario un cambiamento. Soprattutto, ciò comporterebbe un drastico mutamento e rallentamento dei mercati contemporanei, e questo non sembra ammissibile.

Ora tuttavia urge una riflessione: forse qualcuno pensava che potesse essere possibile fermare il mondo frenetico di oggi? Eppure in questi giorni siamo stati costretti a farlo, dal momento che era l’unica soluzione a disposizione per evitare una tragedia ancora più grande. Dalla Cina all’Italia, dagli Stati Uniti all’India, dall’Argentina al Sudafrica.

Secondo stime diverse il tempo rimasto nelle nostre mani per salvare la Terra e il clima varia tra i pochi mesi e i 10 anni al massimo. Dunque riflettiamo, ora che abbiamo tempo: tra un decennio l’umanità potrebbe superare il punto di non ritorno per la propria specie e noi possiamo ancora permetterci di non agire seriamente?

I governi di tutto il mondo stanno affrontando una delle peggiori crisi economiche e sociali di sempre. Crisi, tuttavia, come ci insegnano dalla Cina, vuol dire anche opportunità, e quella di oggi, credeteci o no, rappresenta l’occasione migliore se non l’ultima per plasmare il cambiamento cui da troppo tempo siamo chiamati e che continuiamo a procrastinare.

In questa situazione abbiamo avuto modo di osservare le drammatiche conseguenze dirette del virus sugli individui. Per quanto riguarda il clima, ciò non è ancora accaduto (o meglio, sì, ma non siamo in grado di riconoscerle in quanto si tratta di ripercussioni indirette e concatenate ad altri fattori). Quando anche tali conseguenze si manifesteranno in maniera palese e determinando innumerevoli vittime, allora sarà troppo tardi.

Abbiamo tutti sotto gli occhi le immagini tragiche degli ospedali colmi all’inverosimile e chiamati a prendere scelte eticamente insormontabili. Ecco, lo stesso scenario potrebbe riproporsi tra cent’anni o meno, quando mancheranno aria e acqua oltre ai camici e alle mascherine, e dovremo fare i conti con una differenza: allora non avremo alcun modo di salvarci, non basterà nemmeno rimanere chiusi in casa.

Allora non potremo fare più nulla. Ora sì. In questi giorni si stanno discutendo e approntando pacchetti economici da miliardi e miliardi: improvvisamente siamo in grado di aprire solchi deficitari e portare a compimento enormi “sacrifici” finanziari.

È dunque ora di investire quei miliardi in un’economia verde, in infrastrutture e fonti energetiche sostenibili; è ora di dare linfa e posti di lavoro ai settori del futuro. Se non lo facciamo ora saremo costretti a fermarci un’altra volta proprio in corso di ripresa.

Abbiamo rallentato, ci siamo fermati. Ora dobbiamo ripartire. E possiamo scegliere quale direzione prendere affinché nessuno sia più costretto a fermarsi.

Se sconfiggeremo il virus (dopo aver comunque dovuto assistere, purtroppo, alla morte di tanti, troppi cari e amici) sarà perché abbiamo reagito prontamente con tutte le forze che erano a nostra disposizione prima che fosse troppo tardi: in futuro però si prospetta una sfida ancora più difficile.

Coglierla oggi vorrebbe dire assicurarci la vittoria; lasciarla a domani potrebbe condannarci per sempre.
Siamo consapevoli che si stia aprendo un periodo difficilissimo e ricco di sacrifici, tuttavia tutti vogliamo che gli stessi siano degni e meritevoli di essere fatti. Investire in un mondo che tra un secolo non ci sarà più, beh, io non credo sia né meritevole, né tantomeno degno dell’uomo. Quantomeno, non di quello che sa fermarsi. E riflettere.

Naike_06
Ecco il mio tema, non è bellissimo ed è un po' breve ma se è solo per uno spunto è perfetto.

Aggiunto 9 secondi più tardi:

Ecco il mio tema, non è bellissimo ed è un po' breve ma se è solo per uno spunto è perfetto.

Aggiunto 3 minuti più tardi:

Ecco il tema.

Aggiunto 8 secondi più tardi:

Ecco il tema.

Annie__
Ciao,prendi spunto da qui:
https://www.skuola.net/temi-saggi-svolti/temi/tema-corona-virus.html
https://www.skuola.net/temi-saggi-svolti/temi/come-vive-corona-virus-tema.html

:hi
Anna

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