Subordinate (96059)
Scrivi qui la tua domanda...Chi mi può aiutare? Devo fare l'analisi del periodo di questo brano. Mi trovo in difficoltà.
"Seduta sul suo stupendo letto a baldacchino, Lara Croft non credeva ancora a quello che aveva visto. Avevano messo in moto il gioco, le avevano ordinato di voltarsi verso lo schermo e poi le avevano messo davanti agli occhi un foglio: Abbiamo ricevuto il tuo messaggio. Siamo pronti ad aiutarti.
Era incredibile. Ci era riuscita. Avevano capito tutto, quegli esseri umani così diversi da lei. Ah, ma come cervello erano a posto! Eccome!
Solo che ora, per almeno una notte, non poteva muoversi. La Voce la teneva d’occhio, aveva intuito qualcosa, e quindi era meglio attendere. Il suo ritardo della sera prima era stata una vera imprudenza, ma dettata dalla necessità. Era praticamente impossibile comunicare a Lara e ai suoi amici che aveva ricevuto il loro
messaggio. Però si sentiva più tranquilla: una parte del progetto era stata realizzata. Ora si trattava di trovare il modo di uscire da quel mondo ed entrare in
quello dei suoi amici. Magari ci sarebbe riuscita proprio con il loro aiuto. Cominciò a immaginarsi senza armi, meno aggressiva, magari con una pettinatura
diversa da quella ridicola treccia che si portava dietro da anni. Lara e la sua amica avevano capelli corti, sbarazzini. Chissà lei, con la sua faccia da euroasiatica, come sarebbe stata così conciata. Beh, non ci si vedeva proprio.
Il modo di uscire da lì: era un’idea che la ossessionava. Ormai non sopportava più di fare tutta quella ginnastica, saltare ostacoli, nuotare come una rana in fiumi dalla corrente impetuosa, e poi spesso cadere, magari morire in un fosso o tra le spine di strane piante. Moriva molte volte al giorno, migliaia di volte. Ma lei, in quel computer di casa Bettini, si sentiva unica, diversa da quell’altro milione di Lara Croft. E voleva entrare in quel mondo.
Certo non sarebbe stata lei a trovare il modo. L’unica cosa che poteva fare, e lo aveva già fatto rischiando davvero di morire, era lanciare messaggi. Ma pochi e veloci. Se mai la Voce l’avesse scoperta, sarebbe stata disattivata per sempre. Per il resto, era totalmente impotente."
Grazie.
"Seduta sul suo stupendo letto a baldacchino, Lara Croft non credeva ancora a quello che aveva visto. Avevano messo in moto il gioco, le avevano ordinato di voltarsi verso lo schermo e poi le avevano messo davanti agli occhi un foglio: Abbiamo ricevuto il tuo messaggio. Siamo pronti ad aiutarti.
Era incredibile. Ci era riuscita. Avevano capito tutto, quegli esseri umani così diversi da lei. Ah, ma come cervello erano a posto! Eccome!
Solo che ora, per almeno una notte, non poteva muoversi. La Voce la teneva d’occhio, aveva intuito qualcosa, e quindi era meglio attendere. Il suo ritardo della sera prima era stata una vera imprudenza, ma dettata dalla necessità. Era praticamente impossibile comunicare a Lara e ai suoi amici che aveva ricevuto il loro
messaggio. Però si sentiva più tranquilla: una parte del progetto era stata realizzata. Ora si trattava di trovare il modo di uscire da quel mondo ed entrare in
quello dei suoi amici. Magari ci sarebbe riuscita proprio con il loro aiuto. Cominciò a immaginarsi senza armi, meno aggressiva, magari con una pettinatura
diversa da quella ridicola treccia che si portava dietro da anni. Lara e la sua amica avevano capelli corti, sbarazzini. Chissà lei, con la sua faccia da euroasiatica, come sarebbe stata così conciata. Beh, non ci si vedeva proprio.
Il modo di uscire da lì: era un’idea che la ossessionava. Ormai non sopportava più di fare tutta quella ginnastica, saltare ostacoli, nuotare come una rana in fiumi dalla corrente impetuosa, e poi spesso cadere, magari morire in un fosso o tra le spine di strane piante. Moriva molte volte al giorno, migliaia di volte. Ma lei, in quel computer di casa Bettini, si sentiva unica, diversa da quell’altro milione di Lara Croft. E voleva entrare in quel mondo.
Certo non sarebbe stata lei a trovare il modo. L’unica cosa che poteva fare, e lo aveva già fatto rischiando davvero di morire, era lanciare messaggi. Ma pochi e veloci. Se mai la Voce l’avesse scoperta, sarebbe stata disattivata per sempre. Per il resto, era totalmente impotente."
Grazie.
Risposte
Lara Croft non credeva ancora a quello che aveva visto= principale
La principale della frase qui sopra è solo:
" Lara croft non credeva ancora a quello"
La frase
"che aveva visto"
è una subordinata!!
Seduta sul suo stupendo letto a baldacchino= sub soggettiva
Avevano messo in moto il gioco= principale
le avevano ordinato di voltarsi verso lo schermo= principale
In una sola frase non possono esserci 2 principali quindi
"le avevano ordinato di voltarsi verso lo schermo"
è una coordinata alla principale xk sta sul suo stesso piano
e poi le avevano messo davanti agli occhi un foglio = sub coordinata
La frase qui sopra è una coordinata non una subordinata xk è sullo stesso piano della principale, inoltre è introdotta dalla E che è una congiunzione coordinante.
Per qualsiasi cosa chiedimi pure
Evelyn
La principale della frase qui sopra è solo:
" Lara croft non credeva ancora a quello"
La frase
"che aveva visto"
è una subordinata!!
Seduta sul suo stupendo letto a baldacchino= sub soggettiva
Avevano messo in moto il gioco= principale
le avevano ordinato di voltarsi verso lo schermo= principale
In una sola frase non possono esserci 2 principali quindi
"le avevano ordinato di voltarsi verso lo schermo"
è una coordinata alla principale xk sta sul suo stesso piano
e poi le avevano messo davanti agli occhi un foglio = sub coordinata
La frase qui sopra è una coordinata non una subordinata xk è sullo stesso piano della principale, inoltre è introdotta dalla E che è una congiunzione coordinante.
Per qualsiasi cosa chiedimi pure
Evelyn
Le avevano... È cordinata
Es: Lara Croft non credeva ancora a quello che aveva visto= principale
Seduta sul suo stupendo letto a baldacchino= sub soggettiva
Avevano messo in moto il gioco= principale
le avevano ordinato di voltarsi voltarsi verso lo schermo= principale
e poi le avevano messo davanti agli occhi un foglio = sub coordinata
Non riesco a capire bene le subordinate. Ti ho fatto degli esempi, mi puopi dire se sono giusti?grazie del tuo aiuto,
Seduta sul suo stupendo letto a baldacchino= sub soggettiva
Avevano messo in moto il gioco= principale
le avevano ordinato di voltarsi voltarsi verso lo schermo= principale
e poi le avevano messo davanti agli occhi un foglio = sub coordinata
Non riesco a capire bene le subordinate. Ti ho fatto degli esempi, mi puopi dire se sono giusti?grazie del tuo aiuto,
Analisi del periodo
1- Un periodo é una frase formata da due o più proposizioni:
La mamma è andata al mercato / e mi ha comprato le mele rosse./
Il periodo si può dividere in tre proposizioni:
a- Proposizione principale
b- Proposizione coordinata alla principale
c- Proposizione subordinata
A- La principale all’interno del periodo è l’unica frase che sta in piedi da sola e può essere staccata dal contesto.
Ho comprato una mela / e me la sono mangiata./
B- La coordinata nel periodo svolge la stessa funzione sintattica della proposizione a cui si riferisce ed é collegata tramite congiunzione coordinante “e”.
Paulo e Mario sono amici / e abitano nello stesso palazzo./
C- La subordinata non è mai autonoma e ha sempre bisogno di una frase a cui appoggiarsi, e a seconda della frase si definisce il grado di subordinazione. Questa proposizione può essere in molti modi diversi.
Penso, / che la vita sia bella./
Poi la proposizione può essere implicita [modo infinito (infinito, participio, gerundio)], esplicita [modo finito(indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo)]
1- La soggettiva è la proposizione che fa da soggetto alla principale, che ha il verbo impersonale.(Si dice, si narra, è bene,sembra, è giusto ecc.). Es: che. Im: di, verbo infinito:
È giusto, / assumersi le proprie responsabilità./
2- L’oggettiva è la proposizione che fa da complemento oggetto alla principale, è introdotta da un sentimento, giudizio, volontà, sensazione, ricordo...Es: che. Im: di.
Marco pensa / che sarà promosso./
3- La finale esprime il fine o lo scopo di un azione espressa dal verbo della reggente. Es: affinché, perché. Im: di, a, per, al fine di, allo scopo di.
Ho chiesto la licenza / per aprire un negozio.
4- La causale esprime la causa per cui si compie la situazione espressa dalla reggente. Es: perché, poiché, giacché, siccome, dato che, per il fatto che, dal momento che. Im: di, a, per.
Fabio non studia / perché è un pigrone./
5- La temporale indica il momento in cui si svolga la reggente. Es: quando, finché, mentre, come, allorché, nel momento in cui, nel tempo in cui. Im: di, a, per, prima di + infinito, gerundio.
Quando lui parla / io penso ad altro./
6- La relativa complete il senso della reggente a cui è collegata mediante un pronome o un avverbio relativo. Es: che, cui. Im: che e cui + infinito.
Ho sentito Clara / che mi chiamava./
7- La consecutiva indica la conseguenza di quanto detto nella reggente. Es: che, sicché, cosicché. Im: da.
Sono così felice / che il cuore mi batte forte./
8- La concessiva indica una situazione nonostante avvenga quello espresso nella principale. Es: benché, sebbene, malgrado che. Im: pur + gerundio.
Sebbene Flavia fosse stanca / si mise a lavare i piatti./
9- La condizionale esprimi la condizione necessaria perchè si verifichi quanto affermato nella reggente. Es: se, qualora, purchè, nel caso che, ecc. Im: a + infinito. L’unione della protasi (prop. sub. condizionale) con l’apodosi (prop. principale reggente) forma il periodo ipotetico che può essere di tre tipi:
A- Realtà- Se esci, verrò con te.
B- Possibilità- Se usciresti, verrei con te.
C- Irrealtà- Se fossi uscita, sarei venuto con te.
Spero vi sia utile
Prova a farle da sola è semplice! Per qualsiasi dubbio sono qui! Fonte http://www.sciax2.it/forum/aiuti-scolastici/come-si-fa-lanalisi-periodo-206117.html
1- Un periodo é una frase formata da due o più proposizioni:
La mamma è andata al mercato / e mi ha comprato le mele rosse./
Il periodo si può dividere in tre proposizioni:
a- Proposizione principale
b- Proposizione coordinata alla principale
c- Proposizione subordinata
A- La principale all’interno del periodo è l’unica frase che sta in piedi da sola e può essere staccata dal contesto.
Ho comprato una mela / e me la sono mangiata./
B- La coordinata nel periodo svolge la stessa funzione sintattica della proposizione a cui si riferisce ed é collegata tramite congiunzione coordinante “e”.
Paulo e Mario sono amici / e abitano nello stesso palazzo./
C- La subordinata non è mai autonoma e ha sempre bisogno di una frase a cui appoggiarsi, e a seconda della frase si definisce il grado di subordinazione. Questa proposizione può essere in molti modi diversi.
Penso, / che la vita sia bella./
Poi la proposizione può essere implicita [modo infinito (infinito, participio, gerundio)], esplicita [modo finito(indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo)]
1- La soggettiva è la proposizione che fa da soggetto alla principale, che ha il verbo impersonale.(Si dice, si narra, è bene,sembra, è giusto ecc.). Es: che. Im: di, verbo infinito:
È giusto, / assumersi le proprie responsabilità./
2- L’oggettiva è la proposizione che fa da complemento oggetto alla principale, è introdotta da un sentimento, giudizio, volontà, sensazione, ricordo...Es: che. Im: di.
Marco pensa / che sarà promosso./
3- La finale esprime il fine o lo scopo di un azione espressa dal verbo della reggente. Es: affinché, perché. Im: di, a, per, al fine di, allo scopo di.
Ho chiesto la licenza / per aprire un negozio.
4- La causale esprime la causa per cui si compie la situazione espressa dalla reggente. Es: perché, poiché, giacché, siccome, dato che, per il fatto che, dal momento che. Im: di, a, per.
Fabio non studia / perché è un pigrone./
5- La temporale indica il momento in cui si svolga la reggente. Es: quando, finché, mentre, come, allorché, nel momento in cui, nel tempo in cui. Im: di, a, per, prima di + infinito, gerundio.
Quando lui parla / io penso ad altro./
6- La relativa complete il senso della reggente a cui è collegata mediante un pronome o un avverbio relativo. Es: che, cui. Im: che e cui + infinito.
Ho sentito Clara / che mi chiamava./
7- La consecutiva indica la conseguenza di quanto detto nella reggente. Es: che, sicché, cosicché. Im: da.
Sono così felice / che il cuore mi batte forte./
8- La concessiva indica una situazione nonostante avvenga quello espresso nella principale. Es: benché, sebbene, malgrado che. Im: pur + gerundio.
Sebbene Flavia fosse stanca / si mise a lavare i piatti./
9- La condizionale esprimi la condizione necessaria perchè si verifichi quanto affermato nella reggente. Es: se, qualora, purchè, nel caso che, ecc. Im: a + infinito. L’unione della protasi (prop. sub. condizionale) con l’apodosi (prop. principale reggente) forma il periodo ipotetico che può essere di tre tipi:
A- Realtà- Se esci, verrò con te.
B- Possibilità- Se usciresti, verrei con te.
C- Irrealtà- Se fossi uscita, sarei venuto con te.
Spero vi sia utile
Prova a farle da sola è semplice! Per qualsiasi dubbio sono qui! Fonte http://www.sciax2.it/forum/aiuti-scolastici/come-si-fa-lanalisi-periodo-206117.html