Stragi del sabato sera
articolo di giornale sulle stragi del sabato sera
Risposte
Penso che questi due articoli, già svolti nel sito Skuola.net, siano l'ideale!!!=)
Fra i molti problemi che coinvolgono i giovani di oggi, sono sempre più presenti le stragi del sabato sera. Per questo tema, largamente discusso già da molti anni, non si è ancora giunti a trovare delle soluzioni. Tutti i giorni, leggendo giornali o seguendo notiziari in televisione, ci si può accorgere di quanto siano alte le percentuali dei giovani che perdono la vita, sia su strade provinciali che su autostrade, nella notte fra il sabato e la domenica. I giovani attendono il sabato per divertirsi e liberarsi di tutte le tensioni, le noie e le fatiche accumulate nel corso della settimana; tuttavia, nella maggior parte dei casi, (ciò è ampiamente dimostrato dalle statistiche rilevate), è proprio questo il giorno in cui si verificano le peggiori stragi dell'intera settimana. Alla base di tutto ciò, sono presenti, come cause principali, i fumi dell'alcol, la droga, ma soprattutto la voglia che hanno i giovani di confrontarsi fra loro e di superarsi a vicenda. Gli incidenti del sabato sera, infatti, sono spesso la prova di alcune "bravate" eseguite dai giovani per mostrare al gruppo il proprio coraggio e, specialmente, per non farsi emarginare da esso. Secondo me, per risolvere questo problema, bisognerebbe adottare misure che limitino queste stragi, cominciando ad apportare serie modifiche all'interno delle discoteche. Sarebbe infatti opportuno ridurre l'uso di bevande alcoliche e favorire questa iniziativa con l'introduzione di un bonus per quelle analcoliche; avere cioè la possibilità di poter consumare gratuitamente o a prezzo ridotto le bevande prive di alcol. Un'altra limitazione a questo problema, secondo me, arriverebbe se i giovani "cercassero di mettere la testa a posto" e capissero che, spesso, comportarsi da imprudenti e compiere azioni molto pericolose per non apparire inferiori al resto del gruppo, è una delle cause principali delle loro sciagure. Inoltre, se i padroni delle discoteche decidessero di chiudere i proprio locali ad un'ora più ragionevole, sono convinta che anch'essi contribuirebbero a salvare, anche se in modo indiretto, molte vite di giovani. Infine credo che, in molti casi, se i giovani fossero più responsabili, potrebbero evitare di lasciarci la pelle nel bel mezzo delle strade. Mi riferisco a quelle situazioni in cui essi, appena usciti dalle discoteche, pur sapendo di trovarsi in uno stato di salute ben lontano da quello ottimale, decidono ugualmente di mettersi alla guida; così facendo, i giovani ignorano il fatto che, nella maggior parte dei casi, stanno "dirigendosi" da soli verso la morte. Sono consapevole che questo problema non potrà essere risolto in tempi brevissimi, poiché esso necessita di soluzioni concrete, che vanno studiate a fondo dagli esperti. Tuttavia mi auguro che, con il passar del tempo, le stragi del sabato sera diminuiscano, in modo che esse non compariranno più né sulle prime pagine dei giornali, né come titoli di apertura dei notiziari, ma rimarranno solo come un brutto ricordo del passato.
A partire dagli anni '90, le cosiddette "stragi del sabato sera" hanno fatto registrare incidenti stradali, che spesso hanno coinvolto anche molti guidatori innocenti. I dati ISTAT prendono in esame la fascia oraria che va da mezza notte alle sette di mattina del sabato e della domenica, generando 723 vittime sulla strada nelle fasce orarie sopra indicate, rappresentando il 12% dei decessi legati a incidenti stradali.
Il dato più significativo, vede una prevalenza di vittime sotto i 30anni di età; i ragazzi cercano sensazioni forti condite con le giuste dosi di alcol e droghe di vario tipo per arrivare al cosiddetto "sballo totale" che rende tutto molto più eccitante, senza sapere che si troveranno (come dice Ligabue) "seduti in riva al fosso" in bilico tra la vita e la morte. Per prevenire il propagarsi del fenomeno, le autorità hanno istituito un'iniziativa, "il braccialetto blu", in modo da individuare il guidatore designato, nel dopo discoteca. Il suddetto riporta la scritta: "IO SONO BOB, TU 6 IN MANI SICURE"; con esso, si cerca di individuare il giovane che s’impegnerà a non bere durante la serata, e ad accompagnare a casa in auto gli amici; se alla fine risulterà negativo ai controlli, sarà premiato.
Durante l’anno appena trascorso, nei fine settimana interessati dall’iniziativa sono stati controllati oltre diecimila conducenti, ritirate oltre ventiduemila patenti, sottratti oltre ventiduemila punti, ma il dato più confortante sta nel fatto che le pattuglie della Polizia, hanno regalato più di 1500 biglietti omaggio per l’ingresso in discoteca, perché in fondo il nemico non è il divertimento, ma la guida spericola e in stato di ebbrezza.
Il messaggio che si vuole dare ai giovani è (come affermano gli Articolo 31) che "la vita non è un film" e quindi si muore davvero. Lo scopo è quello far prendere coscienza del problema attraverso una partecipazione attiva. Accanto a iniziative di questo tipo, si continueranno comunque a proporre, attraverso i mass-media, degli spot che mostrano la realtà nuda e cruda di un incidente stradale, in maniera da sensibilizzare mostrando l'orrore delle conseguenze nefaste dello sballo.
I giovani infatti devono capire che il divertimento non è solo lo sballo e spericolatezza, ma è anche un modo di stare bene con se stessi e con gli amici a lungo termine, in modo da non perdersi in un "godimento" che li porterà a stare "seduti in riva al fosso".
Fra i molti problemi che coinvolgono i giovani di oggi, sono sempre più presenti le stragi del sabato sera. Per questo tema, largamente discusso già da molti anni, non si è ancora giunti a trovare delle soluzioni. Tutti i giorni, leggendo giornali o seguendo notiziari in televisione, ci si può accorgere di quanto siano alte le percentuali dei giovani che perdono la vita, sia su strade provinciali che su autostrade, nella notte fra il sabato e la domenica. I giovani attendono il sabato per divertirsi e liberarsi di tutte le tensioni, le noie e le fatiche accumulate nel corso della settimana; tuttavia, nella maggior parte dei casi, (ciò è ampiamente dimostrato dalle statistiche rilevate), è proprio questo il giorno in cui si verificano le peggiori stragi dell'intera settimana. Alla base di tutto ciò, sono presenti, come cause principali, i fumi dell'alcol, la droga, ma soprattutto la voglia che hanno i giovani di confrontarsi fra loro e di superarsi a vicenda. Gli incidenti del sabato sera, infatti, sono spesso la prova di alcune "bravate" eseguite dai giovani per mostrare al gruppo il proprio coraggio e, specialmente, per non farsi emarginare da esso. Secondo me, per risolvere questo problema, bisognerebbe adottare misure che limitino queste stragi, cominciando ad apportare serie modifiche all'interno delle discoteche. Sarebbe infatti opportuno ridurre l'uso di bevande alcoliche e favorire questa iniziativa con l'introduzione di un bonus per quelle analcoliche; avere cioè la possibilità di poter consumare gratuitamente o a prezzo ridotto le bevande prive di alcol. Un'altra limitazione a questo problema, secondo me, arriverebbe se i giovani "cercassero di mettere la testa a posto" e capissero che, spesso, comportarsi da imprudenti e compiere azioni molto pericolose per non apparire inferiori al resto del gruppo, è una delle cause principali delle loro sciagure. Inoltre, se i padroni delle discoteche decidessero di chiudere i proprio locali ad un'ora più ragionevole, sono convinta che anch'essi contribuirebbero a salvare, anche se in modo indiretto, molte vite di giovani. Infine credo che, in molti casi, se i giovani fossero più responsabili, potrebbero evitare di lasciarci la pelle nel bel mezzo delle strade. Mi riferisco a quelle situazioni in cui essi, appena usciti dalle discoteche, pur sapendo di trovarsi in uno stato di salute ben lontano da quello ottimale, decidono ugualmente di mettersi alla guida; così facendo, i giovani ignorano il fatto che, nella maggior parte dei casi, stanno "dirigendosi" da soli verso la morte. Sono consapevole che questo problema non potrà essere risolto in tempi brevissimi, poiché esso necessita di soluzioni concrete, che vanno studiate a fondo dagli esperti. Tuttavia mi auguro che, con il passar del tempo, le stragi del sabato sera diminuiscano, in modo che esse non compariranno più né sulle prime pagine dei giornali, né come titoli di apertura dei notiziari, ma rimarranno solo come un brutto ricordo del passato.
A partire dagli anni '90, le cosiddette "stragi del sabato sera" hanno fatto registrare incidenti stradali, che spesso hanno coinvolto anche molti guidatori innocenti. I dati ISTAT prendono in esame la fascia oraria che va da mezza notte alle sette di mattina del sabato e della domenica, generando 723 vittime sulla strada nelle fasce orarie sopra indicate, rappresentando il 12% dei decessi legati a incidenti stradali.
Il dato più significativo, vede una prevalenza di vittime sotto i 30anni di età; i ragazzi cercano sensazioni forti condite con le giuste dosi di alcol e droghe di vario tipo per arrivare al cosiddetto "sballo totale" che rende tutto molto più eccitante, senza sapere che si troveranno (come dice Ligabue) "seduti in riva al fosso" in bilico tra la vita e la morte. Per prevenire il propagarsi del fenomeno, le autorità hanno istituito un'iniziativa, "il braccialetto blu", in modo da individuare il guidatore designato, nel dopo discoteca. Il suddetto riporta la scritta: "IO SONO BOB, TU 6 IN MANI SICURE"; con esso, si cerca di individuare il giovane che s’impegnerà a non bere durante la serata, e ad accompagnare a casa in auto gli amici; se alla fine risulterà negativo ai controlli, sarà premiato.
Durante l’anno appena trascorso, nei fine settimana interessati dall’iniziativa sono stati controllati oltre diecimila conducenti, ritirate oltre ventiduemila patenti, sottratti oltre ventiduemila punti, ma il dato più confortante sta nel fatto che le pattuglie della Polizia, hanno regalato più di 1500 biglietti omaggio per l’ingresso in discoteca, perché in fondo il nemico non è il divertimento, ma la guida spericola e in stato di ebbrezza.
Il messaggio che si vuole dare ai giovani è (come affermano gli Articolo 31) che "la vita non è un film" e quindi si muore davvero. Lo scopo è quello far prendere coscienza del problema attraverso una partecipazione attiva. Accanto a iniziative di questo tipo, si continueranno comunque a proporre, attraverso i mass-media, degli spot che mostrano la realtà nuda e cruda di un incidente stradale, in maniera da sensibilizzare mostrando l'orrore delle conseguenze nefaste dello sballo.
I giovani infatti devono capire che il divertimento non è solo lo sballo e spericolatezza, ma è anche un modo di stare bene con se stessi e con gli amici a lungo termine, in modo da non perdersi in un "godimento" che li porterà a stare "seduti in riva al fosso".