Scheda bibliografica
Salve!
La prof ci ha dato 30 schede bibliografiche da fare per le vacanze.
Sono arrivato alla 24esima e non ho più idee...
Potreste farmene una?
Vi prego :P
Deve contenere:
Grazie :D
La prof ci ha dato 30 schede bibliografiche da fare per le vacanze.
Sono arrivato alla 24esima e non ho più idee...
Potreste farmene una?
Vi prego :P
Deve contenere:
Titolo
Edizione
Autore
Anno di pubblicazione
Personaggi
Trama
Commento
Grazie :D
Risposte
# piccola princess :
Ci provo... :!!!
Titolo: Và dove ti porta il cuore
Edizione: Baldini & Castoldi
Autore: Susanna Tamaro
Anno di pubblicazione: 1994
Personaggi: Olga (la protagonista), sua nipote (alla quale è indirizzato il diario), sua figlia Ilaria (morta schiantandosi contro una quercia), Ernesto (l'amante di Olga e padre di Ilaria morto anche lui in un incidente d'auto), Augusto (marito di Olga).
Trama: Figlia di genitori rigidi, Olga nasce a Trieste, in una famiglia borghese di origini ebraiche e cresce in semisolitudine senza sentirsi amata. Al momento di terminare gli studi al liceo, il padre le nega la possibilità di frequentare l'università. Olga, spirito inquieto e intelligente, trascorre la sua giovinezza a casa con i genitori senza riuscire a trovare un fidanzato, immersa in un'idea romantica dell'amore, ma senza neanche fare nulla per cercarlo.
Ormai quasi trentenne, viene corteggiata da Augusto, un uomo abruzzese più grande di lei, rimasto vedovo, e in contatto per lavoro con il padre. Subito dopo il matrimonio, avvenuto dopo soli sei mesi di conoscenza, tuttavia, Augusto mostrerà poco interesse per Olga, preferendo invece dedicarsi alla sua passione per gli insetti. Il matrimonio di convenienza porta Olga a un chiaro scetticismo nei confronti delle decisioni puramente razionali. La donna, trasferitasi a L'Aquila, diventa sempre più inquieta e depressa mentre il mondo è sconvolto dalla seconda guerra mondiale: alla fine della guerra apprende della distruzione della sua casa paterna e con il marito ritorna frettolosamente a Trieste, dove acquistano una villetta alla periferia della città per accogliere i suoi genitori, ormai vecchi. La coppia si trasferisce definitivamente nel capoluogo giuliano.
Prendendo come pretesto il mancato arrivo di un figlio (praticamente, dato che fra Olga e Augusto non vi sono in genere rapporti sessuali), Olga si reca per due settimane alle terme di Porretta. Qui conosce un dottore di idee comuniste, Ernesto, con il quale inizia a intrattenere una relazione segreta. Olga inizia a sentire il sentimento amoroso che aveva cercato per tutta la vita.
Ritornata a Trieste, la donna scopre di essere incinta di Ernesto, ma decide comunque di tenere la bambina, che chiamerà Ilaria, facendo credere ad Augusto che il padre sia lui. Intanto prosegue la relazione segreta con Ernesto, con lettere e incontri clandestini, fin quando una notte il medico si schianta contro un albero con la sua automobile e muore. Olga scopre la morte dell'amante dopo qualche mese e cade in una profonda depressione, tanto da iniziare a trascurare la figlia Ilaria, che accusa il colpo e inizia a nutrire un profondo rancore verso la madre.
Con l'aiuto di padre Thomas, un gesuita tedesco, Olga inizia lentamente a riprendersi e avvia un percorso spirituale, ma deve scontrarsi con la sempre più crescente ostilità della figlia Ilaria. Quest'ultima, con il preciso intento di allontanarsi dalla famiglia, s'iscrive alla facoltà di filosofia dell'università di Padova, dove inizia a frequentare assiduamente gli ambienti del Sessantotto nonché i collettivi femminili, imbevendosi delle nuove idee politiche con un preoccupante fanatismo.
In questo periodo muore Augusto, malato da diversi anni. In punto di morte, Augusto lascia capire a Olga, con una mezza frase, di aver sempre saputo che Ilaria non era sua figlia, gettando la donna in un profondo sconforto. Dopo la morte del marito, Olga tenta di recuperare il suo rapporto con Ilaria, ma quest'ultima è sempre più ostile nei suoi confronti tanto che giunge ad allontanarla forzatamente dalla sua casa di Padova.
Ilaria lascia gli studi di filosofia, che peraltro aveva seguito malamente, e si affida alle cure di uno psicologo privo di studi regolari - in realtà una specie di santone, che rende ancora più instabile la già fragile psiche della ragazza. Ilaria rimane incinta e alla madre racconta di essere rimasta incinta durante un viaggio in Turchia.
Ilaria e la piccola bambina vivono in una specie di comune guidata dal santone. Ilaria è sempre più fragile, ha sperperato tutti i suoi soldi, fa uso di droghe e psicofarmaci. Sommersa dai debiti, si rivolge alla madre chiedendole un grosso prestito. Ma la madre per la prima volta in vita sua dice di no alla figlia: quest'ultima esplode in un pianto isterico, nasce una lite violenta e Olga si lascia sfuggire il segreto sulla vera paternità di Ilaria; quest'ultima fugge via disperata, schiantandosi contro una quercia in auto, e morendo qualche giorno dopo all'ospedale.
La piccola figlia di Ilaria, rimasta orfana, viene affidata alla nonna Olga. Olga, anche se anziana, cresce la nipote sviluppando con lei un rapporto affettuoso, favorita anche da una certa affinità di carattere.
Durante l'adolescenza però la nipote, travagliata da una dura inquietudine, si scontra sempre più violentemente con la nonna, giungendo spesso a provocazioni arroganti e volgari.
Superata la maturità, indecisa sul suo futuro, sceglie di partire per l'America. Olga è colpita da un ictus e ormai, comprendendo di essere alla fine della sua vita, scrive una lunga lettera-diario alla nipote con lo scopo di svelarle tutti i segreti della sua vita ed esortandola sempre ad andare dove la porta il cuore.( http://it.wikipedia.org/wiki/Va'_dove_ti_porta_il_cuore#Trama )
Commento: Questo libro è molto interessante. Credo che il tema del romanzo, cioè il legame tra nonni e nipoti, sia analizzato molto bene, in maniera da fare emergere tutte le gioie, ma anche i dispiaceri di un rapporto di questo tipo.
Lo consiglierei a tutti quelli che hanno un bel ricordo, a chi ha un terribile rimpianto e a quelli che hanno il presente e, quindi, possono permettersi di non sbagliare...
(E' stupendo: "Quando la strada alle tue spalle è più lunga di quella che hai davanti, vedi una cosa che non avevi mai visto prima: la via che hai percorso non era dritta ma piena di bivi, ad ogni passo c'era una freccia che indicava una direzione diversa; da lì si dipartiva un viottolo, da là una stradina erbosa che si perdeva nei boschi. Qualcuna di queste deviazioni l'hai imboccata senza accorgertene, qualcun'altra non l'avevi neanche vista; quelle che hai trascurato non sai dove ti avrebbero condotto, se in un posto migliore o peggiore; non lo sai ma ugualmente provi rimpianto. Potevi fare una cosa e non l'hai fatta, sei tornato indietro invece di andare avanti. Il gioco dell'oca, te lo ricordi? La vita procede pressappoco allo stesso modo. Lungo i bivi della tua strada incontri le altre vite, conoscerle o non conoscerle, viverle o non viverle a fondo o lasciarle perdere dipende soltanto dalla scelta che fai in un attimo; anche se non lo sai, tra proseguire dritto o deviare spesso si gioca la tua esistenza, quella di chi ti sta vicino.")
Spero di esserti stata d'aiuto... Ciaooo! :hi
La prof è furba, copiata da Wikipedia e da Yahoo! Answers non ci passa -.-"
Ci provo... :!!!
Titolo: Và dove ti porta il cuore
Edizione: Baldini & Castoldi
Autore: Susanna Tamaro
Anno di pubblicazione: 1994
Personaggi: Olga (la protagonista), sua nipote (alla quale è indirizzato il diario), sua figlia Ilaria (morta schiantandosi contro una quercia), Ernesto (l'amante di Olga e padre di Ilaria morto anche lui in un incidente d'auto), Augusto (marito di Olga).
Trama: Figlia di genitori rigidi, Olga nasce a Trieste, in una famiglia borghese di origini ebraiche e cresce in semisolitudine senza sentirsi amata. Al momento di terminare gli studi al liceo, il padre le nega la possibilità di frequentare l'università. Olga, spirito inquieto e intelligente, trascorre la sua giovinezza a casa con i genitori senza riuscire a trovare un fidanzato, immersa in un'idea romantica dell'amore, ma senza neanche fare nulla per cercarlo.
Ormai quasi trentenne, viene corteggiata da Augusto, un uomo abruzzese più grande di lei, rimasto vedovo, e in contatto per lavoro con il padre. Subito dopo il matrimonio, avvenuto dopo soli sei mesi di conoscenza, tuttavia, Augusto mostrerà poco interesse per Olga, preferendo invece dedicarsi alla sua passione per gli insetti. Il matrimonio di convenienza porta Olga a un chiaro scetticismo nei confronti delle decisioni puramente razionali. La donna, trasferitasi a L'Aquila, diventa sempre più inquieta e depressa mentre il mondo è sconvolto dalla seconda guerra mondiale: alla fine della guerra apprende della distruzione della sua casa paterna e con il marito ritorna frettolosamente a Trieste, dove acquistano una villetta alla periferia della città per accogliere i suoi genitori, ormai vecchi. La coppia si trasferisce definitivamente nel capoluogo giuliano.
Prendendo come pretesto il mancato arrivo di un figlio (praticamente, dato che fra Olga e Augusto non vi sono in genere rapporti sessuali), Olga si reca per due settimane alle terme di Porretta. Qui conosce un dottore di idee comuniste, Ernesto, con il quale inizia a intrattenere una relazione segreta. Olga inizia a sentire il sentimento amoroso che aveva cercato per tutta la vita.
Ritornata a Trieste, la donna scopre di essere incinta di Ernesto, ma decide comunque di tenere la bambina, che chiamerà Ilaria, facendo credere ad Augusto che il padre sia lui. Intanto prosegue la relazione segreta con Ernesto, con lettere e incontri clandestini, fin quando una notte il medico si schianta contro un albero con la sua automobile e muore. Olga scopre la morte dell'amante dopo qualche mese e cade in una profonda depressione, tanto da iniziare a trascurare la figlia Ilaria, che accusa il colpo e inizia a nutrire un profondo rancore verso la madre.
Con l'aiuto di padre Thomas, un gesuita tedesco, Olga inizia lentamente a riprendersi e avvia un percorso spirituale, ma deve scontrarsi con la sempre più crescente ostilità della figlia Ilaria. Quest'ultima, con il preciso intento di allontanarsi dalla famiglia, s'iscrive alla facoltà di filosofia dell'università di Padova, dove inizia a frequentare assiduamente gli ambienti del Sessantotto nonché i collettivi femminili, imbevendosi delle nuove idee politiche con un preoccupante fanatismo.
In questo periodo muore Augusto, malato da diversi anni. In punto di morte, Augusto lascia capire a Olga, con una mezza frase, di aver sempre saputo che Ilaria non era sua figlia, gettando la donna in un profondo sconforto. Dopo la morte del marito, Olga tenta di recuperare il suo rapporto con Ilaria, ma quest'ultima è sempre più ostile nei suoi confronti tanto che giunge ad allontanarla forzatamente dalla sua casa di Padova.
Ilaria lascia gli studi di filosofia, che peraltro aveva seguito malamente, e si affida alle cure di uno psicologo privo di studi regolari - in realtà una specie di santone, che rende ancora più instabile la già fragile psiche della ragazza. Ilaria rimane incinta e alla madre racconta di essere rimasta incinta durante un viaggio in Turchia.
Ilaria e la piccola bambina vivono in una specie di comune guidata dal santone. Ilaria è sempre più fragile, ha sperperato tutti i suoi soldi, fa uso di droghe e psicofarmaci. Sommersa dai debiti, si rivolge alla madre chiedendole un grosso prestito. Ma la madre per la prima volta in vita sua dice di no alla figlia: quest'ultima esplode in un pianto isterico, nasce una lite violenta e Olga si lascia sfuggire il segreto sulla vera paternità di Ilaria; quest'ultima fugge via disperata, schiantandosi contro una quercia in auto, e morendo qualche giorno dopo all'ospedale.
La piccola figlia di Ilaria, rimasta orfana, viene affidata alla nonna Olga. Olga, anche se anziana, cresce la nipote sviluppando con lei un rapporto affettuoso, favorita anche da una certa affinità di carattere.
Durante l'adolescenza però la nipote, travagliata da una dura inquietudine, si scontra sempre più violentemente con la nonna, giungendo spesso a provocazioni arroganti e volgari.
Superata la maturità, indecisa sul suo futuro, sceglie di partire per l'America. Olga è colpita da un ictus e ormai, comprendendo di essere alla fine della sua vita, scrive una lunga lettera-diario alla nipote con lo scopo di svelarle tutti i segreti della sua vita ed esortandola sempre ad andare dove la porta il cuore.( http://it.wikipedia.org/wiki/Va'_dove_ti_porta_il_cuore#Trama )
Commento: Questo libro è molto interessante. Credo che il tema del romanzo, cioè il legame tra nonni e nipoti, sia analizzato molto bene, in maniera da fare emergere tutte le gioie, ma anche i dispiaceri di un rapporto di questo tipo.
Lo consiglierei a tutti quelli che hanno un bel ricordo, a chi ha un terribile rimpianto e a quelli che hanno il presente e, quindi, possono permettersi di non sbagliare...
(E' stupendo: "Quando la strada alle tue spalle è più lunga di quella che hai davanti, vedi una cosa che non avevi mai visto prima: la via che hai percorso non era dritta ma piena di bivi, ad ogni passo c'era una freccia che indicava una direzione diversa; da lì si dipartiva un viottolo, da là una stradina erbosa che si perdeva nei boschi. Qualcuna di queste deviazioni l'hai imboccata senza accorgertene, qualcun'altra non l'avevi neanche vista; quelle che hai trascurato non sai dove ti avrebbero condotto, se in un posto migliore o peggiore; non lo sai ma ugualmente provi rimpianto. Potevi fare una cosa e non l'hai fatta, sei tornato indietro invece di andare avanti. Il gioco dell'oca, te lo ricordi? La vita procede pressappoco allo stesso modo. Lungo i bivi della tua strada incontri le altre vite, conoscerle o non conoscerle, viverle o non viverle a fondo o lasciarle perdere dipende soltanto dalla scelta che fai in un attimo; anche se non lo sai, tra proseguire dritto o deviare spesso si gioca la tua esistenza, quella di chi ti sta vicino.")
Spero di esserti stata d'aiuto... Ciaooo! :hi
Titolo: Và dove ti porta il cuore
Edizione: Baldini & Castoldi
Autore: Susanna Tamaro
Anno di pubblicazione: 1994
Personaggi: Olga (la protagonista), sua nipote (alla quale è indirizzato il diario), sua figlia Ilaria (morta schiantandosi contro una quercia), Ernesto (l'amante di Olga e padre di Ilaria morto anche lui in un incidente d'auto), Augusto (marito di Olga).
Trama: Figlia di genitori rigidi, Olga nasce a Trieste, in una famiglia borghese di origini ebraiche e cresce in semisolitudine senza sentirsi amata. Al momento di terminare gli studi al liceo, il padre le nega la possibilità di frequentare l'università. Olga, spirito inquieto e intelligente, trascorre la sua giovinezza a casa con i genitori senza riuscire a trovare un fidanzato, immersa in un'idea romantica dell'amore, ma senza neanche fare nulla per cercarlo.
Ormai quasi trentenne, viene corteggiata da Augusto, un uomo abruzzese più grande di lei, rimasto vedovo, e in contatto per lavoro con il padre. Subito dopo il matrimonio, avvenuto dopo soli sei mesi di conoscenza, tuttavia, Augusto mostrerà poco interesse per Olga, preferendo invece dedicarsi alla sua passione per gli insetti. Il matrimonio di convenienza porta Olga a un chiaro scetticismo nei confronti delle decisioni puramente razionali. La donna, trasferitasi a L'Aquila, diventa sempre più inquieta e depressa mentre il mondo è sconvolto dalla seconda guerra mondiale: alla fine della guerra apprende della distruzione della sua casa paterna e con il marito ritorna frettolosamente a Trieste, dove acquistano una villetta alla periferia della città per accogliere i suoi genitori, ormai vecchi. La coppia si trasferisce definitivamente nel capoluogo giuliano.
Prendendo come pretesto il mancato arrivo di un figlio (praticamente, dato che fra Olga e Augusto non vi sono in genere rapporti sessuali), Olga si reca per due settimane alle terme di Porretta. Qui conosce un dottore di idee comuniste, Ernesto, con il quale inizia a intrattenere una relazione segreta. Olga inizia a sentire il sentimento amoroso che aveva cercato per tutta la vita.
Ritornata a Trieste, la donna scopre di essere incinta di Ernesto, ma decide comunque di tenere la bambina, che chiamerà Ilaria, facendo credere ad Augusto che il padre sia lui. Intanto prosegue la relazione segreta con Ernesto, con lettere e incontri clandestini, fin quando una notte il medico si schianta contro un albero con la sua automobile e muore. Olga scopre la morte dell'amante dopo qualche mese e cade in una profonda depressione, tanto da iniziare a trascurare la figlia Ilaria, che accusa il colpo e inizia a nutrire un profondo rancore verso la madre.
Con l'aiuto di padre Thomas, un gesuita tedesco, Olga inizia lentamente a riprendersi e avvia un percorso spirituale, ma deve scontrarsi con la sempre più crescente ostilità della figlia Ilaria. Quest'ultima, con il preciso intento di allontanarsi dalla famiglia, s'iscrive alla facoltà di filosofia dell'università di Padova, dove inizia a frequentare assiduamente gli ambienti del Sessantotto nonché i collettivi femminili, imbevendosi delle nuove idee politiche con un preoccupante fanatismo.
In questo periodo muore Augusto, malato da diversi anni. In punto di morte, Augusto lascia capire a Olga, con una mezza frase, di aver sempre saputo che Ilaria non era sua figlia, gettando la donna in un profondo sconforto. Dopo la morte del marito, Olga tenta di recuperare il suo rapporto con Ilaria, ma quest'ultima è sempre più ostile nei suoi confronti tanto che giunge ad allontanarla forzatamente dalla sua casa di Padova.
Ilaria lascia gli studi di filosofia, che peraltro aveva seguito malamente, e si affida alle cure di uno psicologo privo di studi regolari - in realtà una specie di santone, che rende ancora più instabile la già fragile psiche della ragazza. Ilaria rimane incinta e alla madre racconta di essere rimasta incinta durante un viaggio in Turchia.
Ilaria e la piccola bambina vivono in una specie di comune guidata dal santone. Ilaria è sempre più fragile, ha sperperato tutti i suoi soldi, fa uso di droghe e psicofarmaci. Sommersa dai debiti, si rivolge alla madre chiedendole un grosso prestito. Ma la madre per la prima volta in vita sua dice di no alla figlia: quest'ultima esplode in un pianto isterico, nasce una lite violenta e Olga si lascia sfuggire il segreto sulla vera paternità di Ilaria; quest'ultima fugge via disperata, schiantandosi contro una quercia in auto, e morendo qualche giorno dopo all'ospedale.
La piccola figlia di Ilaria, rimasta orfana, viene affidata alla nonna Olga. Olga, anche se anziana, cresce la nipote sviluppando con lei un rapporto affettuoso, favorita anche da una certa affinità di carattere.
Durante l'adolescenza però la nipote, travagliata da una dura inquietudine, si scontra sempre più violentemente con la nonna, giungendo spesso a provocazioni arroganti e volgari.
Superata la maturità, indecisa sul suo futuro, sceglie di partire per l'America. Olga è colpita da un ictus e ormai, comprendendo di essere alla fine della sua vita, scrive una lunga lettera-diario alla nipote con lo scopo di svelarle tutti i segreti della sua vita ed esortandola sempre ad andare dove la porta il cuore.( http://it.wikipedia.org/wiki/Va'_dove_ti_porta_il_cuore#Trama )
Commento: Questo libro è molto interessante. Credo che il tema del romanzo, cioè il legame tra nonni e nipoti, sia analizzato molto bene, in maniera da fare emergere tutte le gioie, ma anche i dispiaceri di un rapporto di questo tipo.
Lo consiglierei a tutti quelli che hanno un bel ricordo, a chi ha un terribile rimpianto e a quelli che hanno il presente e, quindi, possono permettersi di non sbagliare...
(E' stupendo: "Quando la strada alle tue spalle è più lunga di quella che hai davanti, vedi una cosa che non avevi mai visto prima: la via che hai percorso non era dritta ma piena di bivi, ad ogni passo c'era una freccia che indicava una direzione diversa; da lì si dipartiva un viottolo, da là una stradina erbosa che si perdeva nei boschi. Qualcuna di queste deviazioni l'hai imboccata senza accorgertene, qualcun'altra non l'avevi neanche vista; quelle che hai trascurato non sai dove ti avrebbero condotto, se in un posto migliore o peggiore; non lo sai ma ugualmente provi rimpianto. Potevi fare una cosa e non l'hai fatta, sei tornato indietro invece di andare avanti. Il gioco dell'oca, te lo ricordi? La vita procede pressappoco allo stesso modo. Lungo i bivi della tua strada incontri le altre vite, conoscerle o non conoscerle, viverle o non viverle a fondo o lasciarle perdere dipende soltanto dalla scelta che fai in un attimo; anche se non lo sai, tra proseguire dritto o deviare spesso si gioca la tua esistenza, quella di chi ti sta vicino.")
Spero di esserti stata d'aiuto... Ciaooo! :hi