Saggio breve sulla pena di morte (41364)
Ciao a tuttiiii!!!!Devo fare un saggio breve sulla pena di morte per domaniii...e non riesco mai a farne uno per bene..chi è bravo e conosce bene lo schema da seguire per fare un saggio breve e che gentilmente mi potrebbe dare una mano?!?Grazie mille in anticipo...un bacione
Miglior risposta
Il bisogno dell’uomo di ricevere riparazioni,in misura equivalente al torto subito,è antichissimo e istintivo. Non è casuale che la Bibbia,una tra le più antiche scritture tramandate,propugni la legge del taglione. Occhio per occhio,dente per dente,è la risposta istintiva e convinta ad un’offesa o un crimine. Le più antiche civiltà applicavano la pena di morte senza porsi alcun dubbio etico o religioso. Gli dei adorati nell’antichità erano,spesso,feroci,vendicativi e pronti all’offesa,così come li avevano creati gli uomini di quei tempi. Tagliare la mano ad un ladro,la lingua allo spergiuro e giustiziare l’assassino erano pratiche quotidiane che non venivano discusse o criticate. Dovette arrivare il Cristianesimo con la pace,la bontà,la fratellanza ed il perdono predicati da Gesù perché cominciasse a diffondersi il dubbio sulla bontà della pena di morte. La stessa Chiesa prese posizione in materia sposando essa stessa pratiche abominevoli quali le torture e le esecuzioni nel periodo della Santa Inquisizione. Solo in epoche relativamente recenti la pena capitale è stata messa in discussione e,nei Paesi più civili e maturi,abolita. Tuttavia,nel mondo almeno tre quarti delle nazioni prevedono la pena di morte e,infatti,una mozione proposta in tempi recenti all’ONU dall’Italia,per l’universale abolizione della pena di morte,è stata bocciata dai delegati delle Nazioni. Ma,se è comprensibile che alcuni popoli in cui il trialismo è ancora forte non vogliano rinunciare alla pena di morte,non è assolutamente giustificabile che venga ancora praticata in paesi civili ed avanzati come alcuni Stati degli USA o in Nazioni europee. Comunque la dove si applichi,la morte non può far parte delle prerogative dell’uomo e non deve appartenere alla sfera delle competenze terrene. Se ogni individuo è anche il prodotto della società che l’ha generato,ogni condanna a morte è una sconfitta ed un rimprovero al sistemiche non ha saputo prevenire o curare le devianze. Una società sana prevede la giusta pena e la rieduca. Dare la morte sottolinea l’incapacità ed il fallimento della giustizia umana. Purtroppo,nonostante le battaglie condotte da quanti avversano la pena di morte,l’azione capillare di associazioni come Amnesty International,la recente,netta posizione della Chiesa Cattolica con l?enciclica Humanae Vitae,l’opinione pubblica è ancora molto divisa in materia. I periodici sondaggi che vengono compiuti rivelano che ancora un gran numero di persone è favorevole all’esecuzione capitale per crimini gravi. Ma una società in cui si applichi la pena di morte non può definirsi una civiltà completa. L’uomo è riuscito ad arrivare al cielo,a scendere sulla luna,a penetrare molti misteri dell’universo,ma non può e non deve appropriarsi dell’atto supremo che non gli appartiene:la vita.
Aggiunto 2 minuti più tardi:
Spero di averti aiutato! prego!! alla prox!
Aggiunto 2 minuti più tardi:
Spero di averti aiutato! prego!! alla prox!
Miglior risposta
Risposte
siii....ancora mille graziee..ciaoo :)