Saggio breve (189236)

demebi
Ciao come forse avete visto sto cercando di migliorare con i saggi brevi potreste correggermi questo. Che ne pensate di questa conclusione? Com’è come saggio breve?


La traccia è quella della maturità 2007
I luoghi dell’anima nella tradizione artistico-letteraria

Quel paesaggio meraviglioso, quello di quei luoghi che sono propri dell’anima, le cui pietre sono levigate dallo scorrere irrefrenabile del fiume dell’amore, quei luoghi dai quali “l’esilio è un esilio dal mondo e l’esilio dal modo è la morte: l’esilio è dunque una morte sotto falso nome”.
Quell’esilio di cui parlarono molti poeti, come Dante che anche lontano dalla sua amata Firenze , la rimpiangeva. Egli,infatti, si paragona ad “una nave senza vela e senza timone, spinta a diversi porti, foci e spiagge dal vento secco che la dolorosa povertà fa soffiare”.
Quel luogo che “tanto caro ci fu” quelle stesse “chiare e fresche dolci acque” nelle quali Petrarca si immergeva con la sua amata, in cui era tranquillo e a cui ripensa anche ad un passo dalla morte.
Quel mare inquieto e agitato che porta i cavalloni ad infrangersi contro le barriere e poi contro la spiaggia, quei cavalloni che portavano con se avanti e dietro i segreti di ogni anime quei messaggi in bottiglia, che ogni uomo nasconde.
Quella collina vestita dei raggi del sole che si staglia al centro dell’opera più famosa di Dante, dove vengono puniti color che son contenti nel foco. Quel tetto sul quale un musicista costantemente in bilico suona la sua musica sfregando con forza le corde del violino.
D’altrocanto altri scrittori come Ovadia ritengono che “l’esilio sia un dono, non una punizione”, perché la terra è di Dio e gli uomini sono solo degli ospiti su di essa e l’amore esagerato per quegli stessi luoghi dell’anima che fungono da intermediari per la salvezza dantesca, ha causato il fenomeno del nazionalismo.
Eppur come non amare quei luoghi, quei luoghi in cui si è caduti da bambini sbucciandosi le ginocchia, come non desiderare di tornare a quei luoghi dove tornare per “riposare l’animo stanco”.
Quei luoghi dell’anima, che anche per noi uomini attuali sono difficili da abbandonare, a noi cari a tal punto che l’esilio è usato tutt’ora come forma di punizione.

Miglior risposta
.anonimus.
Se devo darti un mio parere personale mi piace, mi piace anche la conclusione.
Buono anche come strutturato e il linguaggio usato è,a mio avviso, ottimo :)
Continua cosi ;)
ciao Laura!
Miglior risposta
Risposte
demebi
Grazie mille ;)
il tuo aiuto mi sta facendo fare molti progressi :)

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