Rissunto
riassunto in 20 righe del libro matilde
Risposte
zia.pappa, vorrei precisare due cose:
1- il regolamento impone di inserire il link di provenienza degli appunti sopra citati. Per questo motivo, ti chiedo cortesemente di provvedere quanto prima.Grazie
2- l'aiuto che si offre al forum è del tutto gratuito. L'utente non è obbligato a votare la risposta; lo farà solo se ne avrà voglia.
Spero di essere stata chiara ;)
1- il regolamento impone di inserire il link di provenienza degli appunti sopra citati. Per questo motivo, ti chiedo cortesemente di provvedere quanto prima.Grazie
2- l'aiuto che si offre al forum è del tutto gratuito. L'utente non è obbligato a votare la risposta; lo farà solo se ne avrà voglia.
Spero di essere stata chiara ;)
http://it.wikipedia.org/wiki/Matilde_(romanzo) il link
Matilde è una bambina di cinque anni, molto intelligente: a diciotto mesi sapeva parlare correttamente e conosceva la maggior parte delle parole degli adulti, a tre anni ha imparato a leggere da sola grazie alle riviste sparse per casa, a quattro anni sapeva leggere velocemente e a cinque aveva già letto quasi tutti i libri della biblioteca pubblica. I genitori, però, non si rendono conto delle capacità della figlia, perché sono troppo occupati a giocare a bingo (la madre), a truffare la gente (il padre) e a guardare la televisione (entrambi) anche durante i pasti. Essi odiano Matilde perché non è come loro e non perdono occasione per offenderla e insultarla. Così la piccola decide di punirli architettando degli scherzi: mette della super colla nel berretto del padre, mescola della tintura per capelli, biondo platino, nel suo gel, chiede in prestito un pappagallo parlante a un suo amico e fa in modo che i genitori credano che sia un fantasma. Quando Matilde inizia a frequentare la scuola elementare, la sua maestra, la signorina Dolcemiele, si accorge che la bimba è dotata di enormi capacità..e pensa che possa benissimo frequentare la classe quinta. Ma la direttrice, Spezzindue, glielo impedisce, anzi comincia a odiare Matilde, perché il padre le fa credere che sia una piccola teppista. Durante le visite in classe, la direttrice terrorizza gli alunni e Matilde scopre, addirittura, che è così feroce da punirli richiudendoli nello “STROZZATOIO”, un armadio stretto pieno di chiodi e vetri rotti, oppure afferrandoli per i capelli e lanciandoli lontano. Matilde, che non ama le ingiustizie e la violenza, si sente scoppiare di rabbia, soprattutto quando viene accusata di aver messo un tritone in un bicchiere d'acqua (cosa che non aveva fatto). Un giorno scopre di possedere uno strano potere: dai suoi occhi si sprigiona un calore immenso, un’energia fortissima, capace di spostare gli oggetti senza toccarli. Si vendica, così, del male subito da lei e dalla sua maestra, costringendo a fuggire la terribile Spezzindue. Fuggono anche i genitori, inseguiti dalla polizia, ed accettano ben volentieri di lasciare Matilde con la signorina Dolcemiele, che diventa così, la sua mamma adottiva, una mamma affettuosa e comprensiva: una vera mamma.
Matilde è una bambina di cinque anni, molto intelligente: a diciotto mesi sapeva parlare correttamente e conosceva la maggior parte delle parole degli adulti, a tre anni ha imparato a leggere da sola grazie alle riviste sparse per casa, a quattro anni sapeva leggere velocemente e a cinque aveva già letto quasi tutti i libri della biblioteca pubblica. I genitori, però, non si rendono conto delle capacità della figlia, perché sono troppo occupati a giocare a bingo (la madre), a truffare la gente (il padre) e a guardare la televisione (entrambi) anche durante i pasti. Essi odiano Matilde perché non è come loro e non perdono occasione per offenderla e insultarla. Così la piccola decide di punirli architettando degli scherzi: mette della super colla nel berretto del padre, mescola della tintura per capelli, biondo platino, nel suo gel, chiede in prestito un pappagallo parlante a un suo amico e fa in modo che i genitori credano che sia un fantasma. Quando Matilde inizia a frequentare la scuola elementare, la sua maestra, la signorina Dolcemiele, si accorge che la bimba è dotata di enormi capacità..e pensa che possa benissimo frequentare la classe quinta. Ma la direttrice, Spezzindue, glielo impedisce, anzi comincia a odiare Matilde, perché il padre le fa credere che sia una piccola teppista. Durante le visite in classe, la direttrice terrorizza gli alunni e Matilde scopre, addirittura, che è così feroce da punirli richiudendoli nello “STROZZATOIO”, un armadio stretto pieno di chiodi e vetri rotti, oppure afferrandoli per i capelli e lanciandoli lontano. Matilde, che non ama le ingiustizie e la violenza, si sente scoppiare di rabbia, soprattutto quando viene accusata di aver messo un tritone in un bicchiere d'acqua (cosa che non aveva fatto). Un giorno scopre di possedere uno strano potere: dai suoi occhi si sprigiona un calore immenso, un’energia fortissima, capace di spostare gli oggetti senza toccarli. Si vendica, così, del male subito da lei e dalla sua maestra, costringendo a fuggire la terribile Spezzindue. Fuggono anche i genitori, inseguiti dalla polizia, ed accettano ben volentieri di lasciare Matilde con la signorina Dolcemiele, che diventa così, la sua mamma adottiva, una mamma affettuosa e comprensiva: una vera mamma.