Riassunto "ragazzi di camorra"

roberta1998
ciao ^_^ mi potreste aiutare a trovare un riassunto dettagliato del libro "ragazzi di camorra" di Pina Varriale...grazie mille in anticipo =o)

Risposte
ALFONSO1995
# roberta1998 :
certo...grazie mille ^_^


Prego ;)

roberta1998
certo...grazie mille ^_^

ALFONSO1995
Ecco a te:
Antonio è un ragazzo di tredici anni che vive a Napoli con sua madre. La sua famiglia non gode di una buona situazione economica, per questo i Servizi Sociali hanno portato in un istituto i suoi due ...
Altro fratelli, Giorgio e Giovanni, in attesa di affidarli ad un’altra famiglia. Ha perso il papà, vendeva accendini vicino alla metropolitana. Durante il matrimonio di sua sorella, la mamma lo informa che dovrà andare a vivere con a Scampia con la sorella Letizia e il cognato, senza dare spiegazioni. Lui la prende male perché è molto legato al suo quartiere, dove ha i suoi amici, la sua casa e la sua mamma. Alla fine si arrende e accetta. Arriva a Scampia e trova ad accoglierlo un paesaggio molto diverso da quello di casa sua: la casa è piccola, umida e “sembra fatta di cartone”. Dopo qualche giorno comincia ad andare a scuola, ma non per imparare, bensì per guadagnare. Infatti il cognato, Bruno, è un importante collaboratore di un boss, Michele l’Inglese, e lo costringe a vendere stecche di hashish ai ragazzi delle medie. Lui vorrebbe rifiutare ma non può perché se lo facesse non arriverebbe alla fine dei suoi giorni. Intanto si ambienta e si fa degli amici: Genni, Filippo, Pietro e Salvo. Con loro passo quel poco tempo libero che ha a disposizione. Così la vita di Antonio procede in modo monotono: va a scuola, vende le stecche, riporta i soldi a Bruno che, se ci sono non fa una piega, ma se non riporta a casa neanche un centesimo, lo picchia senza alcuna pietà davanti agli occhi lacrimanti di sua sorella. Un giorno, Antonio si accorge di essere seguito. L’uomo che lo segue è Michele l’Inglese. Fanno una chiacchierata e Michele dice ad Antonio di proporre ai suoi amici di entrare a far parte dell’organizzazione, cercando di arraffare negli autobus qualche portafogli o oggetto di valore. Così si crea un “organizzazione a delinquere” di ragazzini con a capo Antonio. Ogni settimana si ritrovano per fare il resoconto dei furti, e proprio in uno di questi incontri Antonio viene piantato da tutti perché alla riunione non si presenta nessuno. Il giorno dopo chiede il perché e, un po’ malavoglia gli amici gli dicono che sono andati al Rifugio. Chiede che cosa sia questo “Rifugio”, ed essi gli rispondono che è un luogo in cui si ritrovano e si divertono giocando con la ceramica, leggendo libri, e che è gestito da Arturo, un insegnante che tenta di diffondere la cultura nell’illegalità del quartiere. Subito constata che “è roba da femminucce” e li invita a pensare a cose più serie. Sentendone parlare sempre più spesso, decide di fare un visita al Rifugio. All’inizio è un po’ restio, ma presto comincia a trascorrerci sempre più tempo, trascurando il “lavoro”. Questo non fa piacere al boss, che così decide di dare fuoco al Rifugio. Tutti i ragazzi vedono i loro sogni infranti, dopo la morte di Genni in un incidente in motorino. Arturo parte per Milano, spaventato dalla camorra che lo teneva sott’occhio. Così Antonio, essendo stufo di tutta quella vita, decide di ritornare dalla madre a Napoli, tornando a trascorrere la vita di un tempo, quella che ogni bambino dovrebbe fare.

[Fonti: http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20110809065142AAoIpBm ]

Oppure c'e questo:
Antonio, il giovane protagonista di Ragazzi di camorra ha dodici anni e a Scampia, il quartiere dove vive, sono già molti: è il momento di darsi da fare per cominciare la carriera di moschillo, di giovane camorrista. Inizia così una carriera fatta di spaccio, furti, estorsioni, rapine, violenza…
Per Antonio sembrano non esserci alternative, senza più un padre ed una madre, che non è in grado di occuparsi di lui tanto che lo obbliga ad andare a vivere con la sorella che si è appena sposata con un piccolo boss. Appena arrivato nella nuova casa subito viene messo davanti all’evidenza: lì non si ospita nessuno per niente. Se vuole rimanere in quella casa Antonio deve darsi da fare, collaborare anche lui a guadagnare. Come? Ad esempio facendo l‘alba imbustando le merce da spacciare poi nella sua scuola. Ma questo è solo l’inizio.
Tuttavia Antonio nel suo cuore spera ancora in un’altra vita. E, proprio quando si sta guadagnando la fiducia del boss, conosce Arturo, un insegnante che tenta di diffondere nel quartiere la cultura della legalità. Iniziando a frequentare il suo “rifugio”, Antonio scopre quell’infanzia che gli era stata rubata. Ma per la camorra questa è una scelta sbagliata e il clan interviene per troncare sul nascere ogni sogno di vita diversa da quella che impone con la forza e la costrizione e decide di dare fuoco al rifugio. Una storia che si apre però alla speranza, che fa capire che i sogni possono essere inseguiti e raggiunti, se i ragazzi non rinunciano a al proprio futuro e gli adulti sono presenti per offrire loro una possibilità. Anche se il padre è stato arrestato per spaccio di droga e furto, Antonio non andrà in un Istituto. Andrà a vivere dalla sorella Letizia e dal marito Bruno, a Scampia. Tra un palazzo e l’altro cè un mare di asfalto, ma Antonio rimpiange il grigio e la sporcizia del suo vecchio quartiere. A casa di Letizia ci sono le minacce, le percosse di Bruno, il lavoro. La scuola di Antonio è la vita di strada; le materie sono gli scippi, lo spaccio, il furto; i compagni sono ragazzi come lui. Cè Genni, il moschillo più veloce di tutti; Filippo che agisce sugli autobus; Alfonso e il suo amico invisibile che lo protegge dai pericoli. Ci sono anche quei ragazzi troppo educati e per bene, che inspiegabilmente affascinano Antonio. Chi vive qui non può avere segreti, le case hanno occhi e orecchie, e se vuoi vivere tranquillo non devi impicciarti degli affari degli altri. Antonio è più grande dei suoi dodici anni, sa già che vuole diventare il capo. Deve solo scegliere se entrare al servizio di Michele l’Inglese, il boss più potente di Scampia, oppure se allenare la squadra di calcio di Arturo, quel professore di ginnastica pieno di colori, di allegria, di sogni. Al “Rifugio” di Arturo si disegna, si lavora la ceramica, si gioca, si attende, invano, il sussidio del Comune per costruire una palestra. Al “Rifugio” la fantasia trasforma tutto, ma non può fermare quella minaccia perenne che si chiama Camorra.

[Fonti: http://domanderisposte.tuttogratis.it/scuola/11133/mi-potreste-dare-il-riassunto-di-ragazzi-di-camorra/663651/ ]

Ciaooo :) spero di averti aiutato ;)

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