Riassunto l'uib e l'cv grazie
mi potreste riasumere questo testo in non molte righe grazie
L’UIB E L’UCV
(L’Uomo Invisibile al Barista e l’Uomo Col Vocione)
Di tutte le creature mai entrate in un bar, l’UIB (l’Uomo invisibile al Barista) è forse la più sfortunata, e il suo destino merita la nostra compassione e solidarietà. L’Uomo Invisibile (apparentemente visibile) entra nel bar all’ora di punta, fa lo scontrino e si mette in fila dietro a coloro che hanno già guadagnato il bancone. La sua postura classica è quella “a ballerino di flamengo”, detta anche “io lo so signora maestra”, vale a dire col braccio alzato che ostenta lo scontrino. Oppure può usare la posizione “struzzo”, infilando da dietro un braccio tra due cappotti, e contemporaneamente cercando di posare lo scontrino sul bancone.
Nel tentativo di essere notato, e servito, l’UIB emette dei piccoli sibili da crotalo, o rumorini quali schiocchi di labbra e timidi “scusi” accompagnati dal refrain “un caffè per favore”. Ma per quanti sforzi faccia, nessun barista lo vede, né lo scolta; e questa è la sua maledizione.
Il barista dà retta a tutti meno che a lui, serve alla sua destra e alla sua sinistra, sorride e scherza con gli altri clienti, le masse entrano ed escono e l’Uomo Invisibile è sempre lì, col suo scontrino stropicciato in mano, che emette suoni sempre più scomposti e grida rauche. Quando riesce ad aggrapparsi al bancone, la situazione sembrerebbe risolta. Con un sospiro di sollievo, sventolando lo scontrino e guardando il barista negli occhi dice con un fil di voce:
--Un caffè per favore.
Ma tutto è vano.
Il barista aggrotta la fronte e risponde bruscamente:
--Un momento, non vede che sto servendo la signora?
Dal nulla infatti si è materializzata una vecchiaccia impellicciata che guarda con odio l’Uomo Invisibile che, secondo lei, le è passato davanti. Non serve all’UIB scusarsi. Dovrà andarsene vergognandosi poiché tale è il suo immutabile destino. Ho visto Uomini invisibili sdraiarsi sul bancone e i baristi servire aperitivi sul loro corpo. Li ho visti languire ore e ore in fila, senza un lamento. Li ho visti entrare nel bar con un oboe e lanciare suoni struggenti nell’indifferenza generale. Li ho visti spogliarsi e ballare nudi il tip-tap. Li ho visti scavalcati nella fila da bambini di tre anni. Li ho visti esasperati, rubare il caffè di un altro e venire picchiati. Li ho visti ottenere finalmente il loro caffè per vederselo bere da un cieco sbucato dal nulla.
Ma ciò che veramente fa soffrire l’UIB, dandogli la certezza dell’ingiustizia cosmica, è l’apparizione dell’UCV (l’Uomo Col Vocione).
L’Uomo Col Vocione (UCV)
Mentre l’Uomo Invisibile è lì da ore, che regge lo scontrino mentre tutti lo urtano e lo scavalcano infastiditi, e il barista come sempre lo ignora, ecco entrare l’Uomo Col Vocione. Il quale, senza nemmeno guardare il bancone, tuona:
--Un caffè, per favore!
E tutti si voltano. Perché c’è nella sua voce un timbro, una possanza, un’autorità che non può passare inosservata. Quella è la voce di chi non può aspettare, di chi dirige aziende ed eserciti, e risuona nell’aria imperiosa, ineludibile, irrimandabile.
--Pronto il caffè, signore. --dice il barista sorridente, e in pochi secondii fa apparire piattino, tazza e zucchero.
A differenza dell’UIB, che è sempre per lo meno a tre metri dalla zuccheriera, l’UCV ottiene sempre, magicamente, la vicinanza del prezioso oggetto cromato. E non ha nemmeno bisogno di ppassarealla cassa: l’Uomo Col Vocione fa sempre lo scontrino “dopo” aver bevuto il caffè perché c’è qualcosa nel suo aspetto che ispira fiducia a ogni barista. Inoltre l’UCV lascia il suo scontrino immancabilmente vicino a quello dell’UIB, dimodoché il barista possa ritirarli tutti e due insieme e stracciarli mettendo l’UIB in ulteriori difficoltà.
Non proseguirò nell’elenco di tante sfortune. Se appartenete alla categoria degli Uomini Invisibili, posso solo darvi alcuni consigli su come guarire dal vostro destino:
1. Fattevi il caffè a casa.
2. Diventate barista.
3. Se siete un Uomo Invisibile, sposate una Donna Col Vocione; se siete una Donna Invisibile, sposate un Uomo Col Vocione. Avrete figli UIBUCV che oterrano una media attenzione e la succheriera a una distanza passabile.
Aggiunto 2 ore 3 minuti più tardi:
L’UIB entra in un bar per prendere un caffè, fa lo scontrino e si dirige alla cassa. Nel bar c’è molta gente e l’UIB cerca di avvicinarsi al bancone con lo scontrino per prendere il caffè, quando ci riesce viene disprezzato e ignorato dal barista e dalla gente che lo circonda. Mentre l’UIB è nel bar da ore entra l’UCV che con la sua voce tuonante chiede un caffè che gli viene subito servito dal barista. Dopo aver bevuto il caffè va a fare lo scontrino e lo lascia sul bancone accanto allo scontrino dell’UIB. Il barista li ritira tutti e due per poi stracciarli impedendo all’UIB di prendere il suo caffè.
Aggiunto più tardi:
grazie a me! XD
L’UIB E L’UCV
(L’Uomo Invisibile al Barista e l’Uomo Col Vocione)
Di tutte le creature mai entrate in un bar, l’UIB (l’Uomo invisibile al Barista) è forse la più sfortunata, e il suo destino merita la nostra compassione e solidarietà. L’Uomo Invisibile (apparentemente visibile) entra nel bar all’ora di punta, fa lo scontrino e si mette in fila dietro a coloro che hanno già guadagnato il bancone. La sua postura classica è quella “a ballerino di flamengo”, detta anche “io lo so signora maestra”, vale a dire col braccio alzato che ostenta lo scontrino. Oppure può usare la posizione “struzzo”, infilando da dietro un braccio tra due cappotti, e contemporaneamente cercando di posare lo scontrino sul bancone.
Nel tentativo di essere notato, e servito, l’UIB emette dei piccoli sibili da crotalo, o rumorini quali schiocchi di labbra e timidi “scusi” accompagnati dal refrain “un caffè per favore”. Ma per quanti sforzi faccia, nessun barista lo vede, né lo scolta; e questa è la sua maledizione.
Il barista dà retta a tutti meno che a lui, serve alla sua destra e alla sua sinistra, sorride e scherza con gli altri clienti, le masse entrano ed escono e l’Uomo Invisibile è sempre lì, col suo scontrino stropicciato in mano, che emette suoni sempre più scomposti e grida rauche. Quando riesce ad aggrapparsi al bancone, la situazione sembrerebbe risolta. Con un sospiro di sollievo, sventolando lo scontrino e guardando il barista negli occhi dice con un fil di voce:
--Un caffè per favore.
Ma tutto è vano.
Il barista aggrotta la fronte e risponde bruscamente:
--Un momento, non vede che sto servendo la signora?
Dal nulla infatti si è materializzata una vecchiaccia impellicciata che guarda con odio l’Uomo Invisibile che, secondo lei, le è passato davanti. Non serve all’UIB scusarsi. Dovrà andarsene vergognandosi poiché tale è il suo immutabile destino. Ho visto Uomini invisibili sdraiarsi sul bancone e i baristi servire aperitivi sul loro corpo. Li ho visti languire ore e ore in fila, senza un lamento. Li ho visti entrare nel bar con un oboe e lanciare suoni struggenti nell’indifferenza generale. Li ho visti spogliarsi e ballare nudi il tip-tap. Li ho visti scavalcati nella fila da bambini di tre anni. Li ho visti esasperati, rubare il caffè di un altro e venire picchiati. Li ho visti ottenere finalmente il loro caffè per vederselo bere da un cieco sbucato dal nulla.
Ma ciò che veramente fa soffrire l’UIB, dandogli la certezza dell’ingiustizia cosmica, è l’apparizione dell’UCV (l’Uomo Col Vocione).
L’Uomo Col Vocione (UCV)
Mentre l’Uomo Invisibile è lì da ore, che regge lo scontrino mentre tutti lo urtano e lo scavalcano infastiditi, e il barista come sempre lo ignora, ecco entrare l’Uomo Col Vocione. Il quale, senza nemmeno guardare il bancone, tuona:
--Un caffè, per favore!
E tutti si voltano. Perché c’è nella sua voce un timbro, una possanza, un’autorità che non può passare inosservata. Quella è la voce di chi non può aspettare, di chi dirige aziende ed eserciti, e risuona nell’aria imperiosa, ineludibile, irrimandabile.
--Pronto il caffè, signore. --dice il barista sorridente, e in pochi secondii fa apparire piattino, tazza e zucchero.
A differenza dell’UIB, che è sempre per lo meno a tre metri dalla zuccheriera, l’UCV ottiene sempre, magicamente, la vicinanza del prezioso oggetto cromato. E non ha nemmeno bisogno di ppassarealla cassa: l’Uomo Col Vocione fa sempre lo scontrino “dopo” aver bevuto il caffè perché c’è qualcosa nel suo aspetto che ispira fiducia a ogni barista. Inoltre l’UCV lascia il suo scontrino immancabilmente vicino a quello dell’UIB, dimodoché il barista possa ritirarli tutti e due insieme e stracciarli mettendo l’UIB in ulteriori difficoltà.
Non proseguirò nell’elenco di tante sfortune. Se appartenete alla categoria degli Uomini Invisibili, posso solo darvi alcuni consigli su come guarire dal vostro destino:
1. Fattevi il caffè a casa.
2. Diventate barista.
3. Se siete un Uomo Invisibile, sposate una Donna Col Vocione; se siete una Donna Invisibile, sposate un Uomo Col Vocione. Avrete figli UIBUCV che oterrano una media attenzione e la succheriera a una distanza passabile.
Aggiunto 2 ore 3 minuti più tardi:
L’UIB entra in un bar per prendere un caffè, fa lo scontrino e si dirige alla cassa. Nel bar c’è molta gente e l’UIB cerca di avvicinarsi al bancone con lo scontrino per prendere il caffè, quando ci riesce viene disprezzato e ignorato dal barista e dalla gente che lo circonda. Mentre l’UIB è nel bar da ore entra l’UCV che con la sua voce tuonante chiede un caffè che gli viene subito servito dal barista. Dopo aver bevuto il caffè va a fare lo scontrino e lo lascia sul bancone accanto allo scontrino dell’UIB. Il barista li ritira tutti e due per poi stracciarli impedendo all’UIB di prendere il suo caffè.
Aggiunto più tardi:
grazie a me! XD
Risposte
:lol
Hai fatto tutto da solo!!