Riassunto il cane Argo
ciao... sono jacqueline, sono nuova e ancche straniera...quindi se scrivo un po male , scusatemi
Comuncue a me mi servirebbe un riassunto del racconto dell'odissea "IL CANE ARGO"... deve essere di 10 righe, non di più, anche di meno
grazie in anticipo ciao
Comuncue a me mi servirebbe un riassunto del racconto dell'odissea "IL CANE ARGO"... deve essere di 10 righe, non di più, anche di meno
grazie in anticipo ciao
Risposte
Dopo quasi cinque anni immagino che tu le sia stata molto d'aiuto.
Chiudo.
Chiudo.
ciao jacqueline, puoi fare:
Dopo essere sfuggito alle Sirene, a Scilla e a Cariddi Ulisse giunge all'isola del Sole.
In seguito, a causa di una tempesta,perde tutti i compagni.Solo lui si salva: il mare lo butta sull'isola di Calipso.
Dopo sette anni Calipso lo lascia libero. Ulisse approda all'isola dei Feaci che lo conducono ad Itaca. Qui Ulisse (Odisseo) ritrova il suo cane, Argo.Argo non vede il padrone da venti anni eppure lo riconosce.
Questo è l'inizio del riassunto che puoi mettere.
Spero che ti sono stata d'aiuto. :D
Dopo essere sfuggito alle Sirene, a Scilla e a Cariddi Ulisse giunge all'isola del Sole.
In seguito, a causa di una tempesta,perde tutti i compagni.Solo lui si salva: il mare lo butta sull'isola di Calipso.
Dopo sette anni Calipso lo lascia libero. Ulisse approda all'isola dei Feaci che lo conducono ad Itaca. Qui Ulisse (Odisseo) ritrova il suo cane, Argo.Argo non vede il padrone da venti anni eppure lo riconosce.
Questo è l'inizio del riassunto che puoi mettere.
Spero che ti sono stata d'aiuto. :D
1. eumeo negli ultimi versi di risposta ad odisseo parla della condizione dello schiavo e dice che "Zeusche vede ogni cosa, leva a un uomo metà del suo valore, se il giorno della schiavitù lo coglie ".
2. cito i versi che contengono riflessioni
"Bello è di forme;
ma non so se un giorno, oltre che bello, era anche veloce
nella corsa, o non era che un cane da convito,
di quelli che i padroni allevano solo per il fasto"
odisseo si riferisce all'inutile ed eccessivo fasto dei proci, che banchettano senza sosta
"Già contro i cervi e le lepri e le capre selvatiche
lo spingevano i giovani; ma ora, lontano dal padrone,
giaceva abbandonato sul letame di buoi e muli
che presso le porte della reggia era raccolto,
fin quando i servi lo portavano sui campi
a fecondare il vasto podere di Odisseo."
riferimento al passato regale di ulisse: la battuta di caccia col cane, il vasto podere sono segni ed anzi ormai ricordi del suo passato glorioso. Come ulisse è ora costretto ad entrare nella sua stessa reggia sotto le spoglie del mendicante, adesso il suo stesso cane è abbandonato sul letame (analogia tra le mutate condizioni dei due personaggi)
3. Come già anticipato nella seconda risposta, il riferimento al passato felice fa da contrappunto al presente di povertà sia per quanto riguarda ulisse sia nei riferimenti al cane Argo.
per indicare i versi ti conviene evidenziare in 2 colori diversi il testo, xke i riferimenti sono intrecciati...
2. cito i versi che contengono riflessioni
"Bello è di forme;
ma non so se un giorno, oltre che bello, era anche veloce
nella corsa, o non era che un cane da convito,
di quelli che i padroni allevano solo per il fasto"
odisseo si riferisce all'inutile ed eccessivo fasto dei proci, che banchettano senza sosta
"Già contro i cervi e le lepri e le capre selvatiche
lo spingevano i giovani; ma ora, lontano dal padrone,
giaceva abbandonato sul letame di buoi e muli
che presso le porte della reggia era raccolto,
fin quando i servi lo portavano sui campi
a fecondare il vasto podere di Odisseo."
riferimento al passato regale di ulisse: la battuta di caccia col cane, il vasto podere sono segni ed anzi ormai ricordi del suo passato glorioso. Come ulisse è ora costretto ad entrare nella sua stessa reggia sotto le spoglie del mendicante, adesso il suo stesso cane è abbandonato sul letame (analogia tra le mutate condizioni dei due personaggi)
3. Come già anticipato nella seconda risposta, il riferimento al passato felice fa da contrappunto al presente di povertà sia per quanto riguarda ulisse sia nei riferimenti al cane Argo.
per indicare i versi ti conviene evidenziare in 2 colori diversi il testo, xke i riferimenti sono intrecciati...
ok grazie..
devo rispondere anche ad altre domande...vi metto il mio testo uguale, perchè vi servirà per questi esercizi ... se mi pottete aiutarre grazie....:
3.QUAL'è,SECONDO EUMEO, LA CONDIZIONE DELLO SCHIAVO??
2.NEL TESTO, PREVALENTEMENTE NARRATIVO, FIGURANO ALCUNI VERSI CHE CONTENGONO QUALCHE RIFLESSIONE; SOTTOLINEALI.
3.NEL TEMPO NARRATIVO IN CU è COLLOCATO QUESTO EPISODIO, SI POSSONO DISTINGUERE 2 MOMENTI DISTANTI FRA LORO:INDIVIDUALI E INDICA I VERSI CHE SI RIFERISCONO A CIASCUNO DEI 2 DISTINTI MOMENTI.
IL CANE ARGo
Mentre questo dicevano tra loro, un cane
che stava lì disteso, alzò il capo e le orecchie.
Era Argo, il cane di Odisseo, che un tempo
egli stesso allevò e mai poté godere nelle cacce,
perchè assai presto partì l'eroe per la sacra Ilio.
Già contro i cervi e le lepri e le capre selvatiche
lo spingevano i giovani; ma ora, lontano dal padrone,
giaceva abbandonato sul letame di buoi e muli
che presso le porte della reggia era raccolto,
fin quando i servi lo portavano sui campi
a fecondare il vasto podere di Odisseo.
E là Argo giaceva tutto pieno di zecche.
E quando Odisseo gli fu vicino, ecco agitò la coda
e lasciò ricadere la orecchie; ma ora non poteva
accostarsi di più al suo padrone. E Odisseo
volse altrove lo sguardo e s'asciugò una lacrima
senza farsi vedere da Euméo; e poi così diceva:
" Certo è strano , Euméo, che un cane come questo
si lasci abbandonato sul letame. Bello è di forme;
ma non so se un giorno, oltre che bello, era anche veloce
nella corsa, o non era che un cane da convito,
di quelli che i padroni allevano solo per il fasto ".
E a lui, così rispondevi, Euméo, guardiano di porci:
" Questo è il cane d'un uomo che morì lontano.
Se ora fosse di forme e di bravura
come, partendo per Troia, lo lasciò Odisseo,
lo vedresti con meraviglia così veloce e forte.
Mai una fiera sfuggiva nel folto della selva
quando la cacciava, seguendone abile le orme.
Ma ora infelice patisce. Lontano dalla patria
è morto il suo Odisseo; e le ancelle, indolenti,
non si curano di lui. Di malavoglia lavorano i servi
senza il comando dei padroni, poi che Zeus
che vede ogni cosa, leva a un uomo metà del suo valore,
se il giorno della schiavitù lo coglie ".
Così disse, ed entrò nella reggia incontro ai proci.
E Argo, che aveva visto Odisseo dopo vent'anni,
ecco, fu preso dal Fato della nera morte.
devo rispondere anche ad altre domande...vi metto il mio testo uguale, perchè vi servirà per questi esercizi ... se mi pottete aiutarre grazie....:
3.QUAL'è,SECONDO EUMEO, LA CONDIZIONE DELLO SCHIAVO??
2.NEL TESTO, PREVALENTEMENTE NARRATIVO, FIGURANO ALCUNI VERSI CHE CONTENGONO QUALCHE RIFLESSIONE; SOTTOLINEALI.
3.NEL TEMPO NARRATIVO IN CU è COLLOCATO QUESTO EPISODIO, SI POSSONO DISTINGUERE 2 MOMENTI DISTANTI FRA LORO:INDIVIDUALI E INDICA I VERSI CHE SI RIFERISCONO A CIASCUNO DEI 2 DISTINTI MOMENTI.
IL CANE ARGo
Mentre questo dicevano tra loro, un cane
che stava lì disteso, alzò il capo e le orecchie.
Era Argo, il cane di Odisseo, che un tempo
egli stesso allevò e mai poté godere nelle cacce,
perchè assai presto partì l'eroe per la sacra Ilio.
Già contro i cervi e le lepri e le capre selvatiche
lo spingevano i giovani; ma ora, lontano dal padrone,
giaceva abbandonato sul letame di buoi e muli
che presso le porte della reggia era raccolto,
fin quando i servi lo portavano sui campi
a fecondare il vasto podere di Odisseo.
E là Argo giaceva tutto pieno di zecche.
E quando Odisseo gli fu vicino, ecco agitò la coda
e lasciò ricadere la orecchie; ma ora non poteva
accostarsi di più al suo padrone. E Odisseo
volse altrove lo sguardo e s'asciugò una lacrima
senza farsi vedere da Euméo; e poi così diceva:
" Certo è strano , Euméo, che un cane come questo
si lasci abbandonato sul letame. Bello è di forme;
ma non so se un giorno, oltre che bello, era anche veloce
nella corsa, o non era che un cane da convito,
di quelli che i padroni allevano solo per il fasto ".
E a lui, così rispondevi, Euméo, guardiano di porci:
" Questo è il cane d'un uomo che morì lontano.
Se ora fosse di forme e di bravura
come, partendo per Troia, lo lasciò Odisseo,
lo vedresti con meraviglia così veloce e forte.
Mai una fiera sfuggiva nel folto della selva
quando la cacciava, seguendone abile le orme.
Ma ora infelice patisce. Lontano dalla patria
è morto il suo Odisseo; e le ancelle, indolenti,
non si curano di lui. Di malavoglia lavorano i servi
senza il comando dei padroni, poi che Zeus
che vede ogni cosa, leva a un uomo metà del suo valore,
se il giorno della schiavitù lo coglie ".
Così disse, ed entrò nella reggia incontro ai proci.
E Argo, che aveva visto Odisseo dopo vent'anni,
ecco, fu preso dal Fato della nera morte.
ciao jacque! :)
dunque puoi aggiungere che Eumeo, fedele pastore del re ulisse, ha già riconosciuto il suo re, ma quando lo accompagna alla sua reggia ulisse è sotto le spoglie di un mendicante... Alle porte del palazzo, Ulisse vede il suo vecchio cane Argo su un cumulo di letame, e ciò lo intristisce in quanto ricorda i tempi in cui egli era re: Argo era trattato benissimo, gli veniva riservato il pasto migliore, e non veniva gettato nel letame all'ingresso del palazzo. Argo, nonostante il travestimento del padrone, lo riconosce subito e si può dire proprio che muore di crepacuore, come avesse aspettato fedele il ritorno del suo re.
purtroppo non ricordo il ruolo di eumeo. Mi sembra che avesse urlato contro i Proci per rimproverarli delle cattive condizioni del cane... ah e poi mi ricordo che argo muore sotto gli occhi di ulisse, ma egli non può neppure abbracciarlo perché deve continuare a "recitare la sua parte"...
scusami, non ricordo benissimo ed è tardi per controllare...
spero vada abbastanza bene!
dunque puoi aggiungere che Eumeo, fedele pastore del re ulisse, ha già riconosciuto il suo re, ma quando lo accompagna alla sua reggia ulisse è sotto le spoglie di un mendicante... Alle porte del palazzo, Ulisse vede il suo vecchio cane Argo su un cumulo di letame, e ciò lo intristisce in quanto ricorda i tempi in cui egli era re: Argo era trattato benissimo, gli veniva riservato il pasto migliore, e non veniva gettato nel letame all'ingresso del palazzo. Argo, nonostante il travestimento del padrone, lo riconosce subito e si può dire proprio che muore di crepacuore, come avesse aspettato fedele il ritorno del suo re.
purtroppo non ricordo il ruolo di eumeo. Mi sembra che avesse urlato contro i Proci per rimproverarli delle cattive condizioni del cane... ah e poi mi ricordo che argo muore sotto gli occhi di ulisse, ma egli non può neppure abbracciarlo perché deve continuare a "recitare la sua parte"...
scusami, non ricordo benissimo ed è tardi per controllare...
spero vada abbastanza bene!
un poco più lungo è possibile???? magari se si può parlare di EUMEO...???
odisseo vestito da mendicante ad itaca vede il suo cane su del letame semi morente..anke se in condizioni ormai pessime il padrone(odisseo) lo vede bello come prima...subito il cane riconosce il padrone e gli si avvicina scondinzolando e muovendo le orekkie...allora odisseo rimane col suo cane finkè dopo la grande gioia di aver rivisto il suo padrone il cane muore.
ti va bene??
ti va bene??
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