Ragazzi,mi date pr favore la parafrasi di questi 2 versi? qui sotto vi scrivo i versi grazie
ragazzi,mi date pr favore la parafrasi di questi 2 versi? qui sotto vi scrivo i versi grazie:
Cosí se ’l corpo libertà riebbe,
fu l’alma sempre in servitute astretta.
Ben molto a lei d’abbandonar increbbe
il signor caro e la prigion diletta;
ma l’onestà regal, che mai non debbe
da magnanima donna esser negletta,
la costrinse a partirsi, e con l’antica
madre a ricoverarsi in terra amica.
Venne a Gierusalemme, e quivi accolta
fu dal tiranno del paese ebreo;
ma tosto pianse in nere spoglie avolta
de la sua genitrice il fato reo.
Pur né ’l duol che le sia per morte tolta,
né l’essiglio infelice, unqua poteo
l’amoroso desio sveller dal core,
né favilla ammorzar di tanto ardore.
Cosí se ’l corpo libertà riebbe,
fu l’alma sempre in servitute astretta.
Ben molto a lei d’abbandonar increbbe
il signor caro e la prigion diletta;
ma l’onestà regal, che mai non debbe
da magnanima donna esser negletta,
la costrinse a partirsi, e con l’antica
madre a ricoverarsi in terra amica.
Venne a Gierusalemme, e quivi accolta
fu dal tiranno del paese ebreo;
ma tosto pianse in nere spoglie avolta
de la sua genitrice il fato reo.
Pur né ’l duol che le sia per morte tolta,
né l’essiglio infelice, unqua poteo
l’amoroso desio sveller dal core,
né favilla ammorzar di tanto ardore.
Miglior risposta
Così anche se il corpo riacquistò la sua libertà,
l'anima fu sempre costretta alla servitù
a lei dispiacque molto di lasciare il suo caro signore
e la prigione diletta;
MA la regale onestà che non dovrebbe mai essere
lontana da una donna magnanima,
la costrinse a partire insieme alla madre
e a trovare rifugio in una terra alleata.
Giunse fino a Gerusalemme dove fu accolta dal tiranno
del paese ebreo;
ma iniziò a piangere avvolta in vestiti di lutto
il fato era colpevole della morte di sua madre
ma pur nel dolore della perdita
neanche l'0infelice esilio poteva
toglierle dal cuore il profondo desiderio amoroso
ne la favilla di simile ardore poteva smorzarsi
l'anima fu sempre costretta alla servitù
a lei dispiacque molto di lasciare il suo caro signore
e la prigione diletta;
MA la regale onestà che non dovrebbe mai essere
lontana da una donna magnanima,
la costrinse a partire insieme alla madre
e a trovare rifugio in una terra alleata.
Giunse fino a Gerusalemme dove fu accolta dal tiranno
del paese ebreo;
ma iniziò a piangere avvolta in vestiti di lutto
il fato era colpevole della morte di sua madre
ma pur nel dolore della perdita
neanche l'0infelice esilio poteva
toglierle dal cuore il profondo desiderio amoroso
ne la favilla di simile ardore poteva smorzarsi
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