Raga mi servirebbe un commento di una poesia!!

cami_98
Ciao a tutti, scusate dovrei fare il commenti della poesia "Apritemi sono io" di N.Hikmet.Potete farmelo o almeno potete aiutarmi a farlo? Non troppo lungo ma ricco di espressioni e commenti personali. Grazie mille in anticipo. Ciaoo :)

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sampei171
In questa poesia, scritta per sostenere una sorta di referendum contro il disarmo nucleare, la piccola protagonista, ormai morta, di Hiroshima chiede a gran voce che nn si verifichi mai più un evento come quello della seconda guerra mondiale e che la bomba che l’ha uccisa non uccida mai più altri bambini, potendo così vivere in un mondo senza odio guerre, un mondo in cui i bambini vivono felici.
Aggiungici che purtroppo troppo spesso vediamo che come allora nulla è cambiato e che basta guardarsi attorno x vedere che ancora tanti bambini muoiono per delle guerre fatte dai grandi per delle cose futili come il petrolio o per una semplice linea di terre
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cami_98
Grazie mille a tutti e 2!! Mi avete aiutato molto!! Graziee :D

coltina
In entrambe le poesie il protagonista è un bimbo congelato nella sua infanzia. A parlare infatti sono due piccole vittime della follia degli adulti che hanno pensato di trovare nei campi di steminio e nella bomba atomica lo strumento di pulizia e di eliminazione dei "diversi".
Nel componimento di Lussu il propietario delle scarpette rosse numero 24 è scomparso, svanito nel nulla, senza voce e il suo ricordo è affidato ad una macchia di colore, quello delle sue calzature, che rimangono come unico segno tangibile della sua esistenza.
Nel secondo testo invece Hikmet dà direttamente la parola alla vittima che, come ogni bimbo di 7 anni, chiede di non essere lasciato da solo sul pianerottolo, ma di essere accolto in casa. La giovane vittima di Hiroshima rassicura sul fatto che non ha bisogno di nulla, non è un molesto mendicante, necessita solo di attenzione e memoria, quella che rischia di venir meno col tempo.
Entrambi i bambini sono simboli di una storia che non si puà dimenticare e che li usa proprio per smuovere le coscienze anche di coloro che none rano presenti alla vicenda in prima persona.
Nella poesia di Joyce Lussu sono evidenti le riprese di Hikmet, di cui la donna tradusse molte opere, in particolare l'espressione "perché i bambini morti ...".

sampei171
La poesia C'è un paio di scarpette rosse parla appunto di un paio di scarpe rosse numero ventiquattro e queste scarpette vengono talmente descritte bene che viene citata anche la marca che si può leggere al loro interno->"Schulze Monaco". Queste scarpette erano indossate all'interno di un campo di concentramento da parte di un bambino di circa 3 anni e queste scarpette erano appartenute e quindi erano state trovate su un gran mucchio di scarpe appartenente ai bambini che erano stati uccisi. Da sottolineare la parte in cui l'autrice fa notare un mucchietto di riccili biondi e di ciocche nere appartenute a persone che erano state fatte spogliare e rasare prima di entrare nelle camere a gas e allo stesso tempo lei invita a rifletterci quando parla dei forni crematori usati alla fine anzichè le camere a gas, dicendoci che non riusciremo mai ad immaginare come siano stati gli occhi di quel bambino morto nei forni.
Anche se sembra che questa poesia sia dedicata solo ad 1 bambino, alla fine è sicuramente una denuncia della crudeltà di quel tempo, e naturalmente una sorta di elogio e commemorazione a tutti i bambini morti per mano dei nazisti, commemorazione poichè nella poesia non si legge mai una riga di condanna o odio e questo incredibilmente riesce a far aumentare il senso di orrore compiuto da quei soldati manovrati per futili motivi da Hitler


Spero di esserti stato utile

cami_98
Ok grazie mille!! :) Poi la prof ci ha chiesto Anke di fare un commento in parallelo di questa poesia con "C'è un paio di scarpette rosse", tipo un confronto. Cosa potrei scrivere?

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