PROMESSI SPOSI 8 CAPITOLO!

louise
Ciao mi aiutate a risp a qst domande sull'8 capitolo dei promessi sposi?????

1 Omnia munda mundis, dice fra Cristoforo a fra Fazio. Spiega che cosa significhi la frase latina e quale effetto produca, quindi richiama alla mente un passo appartenente a un capitolo precedente, in cui don Abbondio feceva uso del latino: a quale scopo? il latino di fra Cristoforo è in qualke modo assimilabile a quello di don Abbondio?

2 Fra Cristoforo dice ai suoi protetti: Dio vuol cosi. E' una prova, figliuoli: sopportatela con pazienza, con fiducia, senza odio, e siate sicuri che verrà un tempo in cui vi troverete contenti di ciò che ora accade. Nell'Addio monti lo stesso concetto trova una formulazione assai simile. Individua le righe in questione.

3 All'interno del capitolo si trova una felice sintesi dei contenuti dello stesso: la notte degli imbrogli e de' sotterfugi. Da' questo titolo a un riassunto del capitolo.

Vi prego aiutatemiiiiiiiiiiiiiii anke solo unaaaaaaaaaaa!!!! vi supplicooooooo!!!!!!!

Risposte
Francy1982
prego chiudo!

louise
grazie mille raga.. :)

Francy1982
Credo sia questo il passo: "Alla fantasia di quello stesso che se ne parte volontariamente tratto dalla speranza di fare altrove fortuna si disabbelliscono in quel momento i sogni della ricchezza egli si maraviglia d'essersi potuto risolvere e tornerebbe allora indietro se non pensasse che, un giorno- tornerà dovizioso". (la similitudine penso si al fatto di sperare nel futuro loro un domani capiranno e qui colui che parla tornerà dovizioso)...o altrimenti forse ancora più adiacente alla frase da te scritta è la parte conclusiva dell'addio ai monti rileggilo e scegli tu quella più appropriata

riassunto capitolo: (tratto dagli appunti di Skuola, sezione Manzoni, riassunti promessi sposi per cpaitoli: https://www.skuola.net/manzoni/riassunti-promessi-sposi/promessi-sposi-8x.html)

la notte degli imbrogli e de' sotterfugi
Quella sera don Abbondio stava gustando un po' di tranquillità dopo le agitazioni dei due giorni precedenti, era immerso nella lettura di un libro e aveva incespicato nel nome di un filosofo greco di cui nulla sapeva. A questo punto Perpetua annuncia la visita di Tonio e Gervasio: Tonio voleva pagare il debito che aveva col curato e ottenere il pegno da togli. L'ora era tarda, ma era bene profittare dell'occasione: Tonio quei soldi poteva sciuparli nell'osteria. Da questo pensiero indotto don Abbondio, nonostante la diffidenza, lo lascia entrare ed ammette nello studio. Dietro, ma lui non se ne avvede, ci sono Renzo e Lucia: Agnese si è portata via Perpetua attirandola con l'argomento, per Perpetua sempre molto sensibile, del mancato matrimonio con uno dei tanti pretendenti. Quando don Abbondio alza la testa per consegnare la Polizza a Tonio, si vede davanti Renzo e Lucia: Renzo riesce a pronunciare la formula: non vi riesce Lucia travolta dal tappeto del tavolino che il curato le scaglia addosso. La confusione ora è generale: la candela è caduta per terra e s'è spenta: tutto è nel buio e nel buio i due promessi cercano di guadagnare la porta, Tonio di riprendersi la ricevuta, e Gervasio di uscire dal marasma creandone altro. Dalla stanza attigua dove s'è barricato il curato invoca l'aiuto del campana io Ambrogio, il quale improvvisamente destato suona a martello le campane svegliando il paese e sollecitandone l'aiuto contro il misterioso nemico. Intanto Menico torna a casa dal convento e quando si avvicina alla casa di Agnese è bloccato dai bravi di don Rodrigo, che erano penetrati nella casa ma l'avevano trovata vuota. A questo punto comincia il suono delle campane: ritenendosi scoperti i bravi fuggono. Scappano anche Renzo e Lucia: scappa verso il curato Perpetua e dietro le è Agnese. Il paese è in preda ad una grande agitazione: don Abbondio invita tutti a tornare a casa: il pericolo è finito. Menico sfuggito ai bravi informa Agnese, Lucia e Renzo che in casa ci sono i bravi: seguano il consiglio di padre Cristoforo che li attende nella chiesa del convento. Lucia ed Agnese si recheranno con una sua lettera di raccomandazione a Monza: saranno ospitate in un convento; Renzo con altra lettera si recherà a Milano presso il convento dei cappuccini. Comincia così il viaggio di dispersione dei tre.

orrfeos
per la prima domanda trovi risposta quì
http://it.wikipedia.org/wiki/Omnia_munda_mundis

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