"Prima del viaggio" di E. Montale (65269)

lucillepietrobon
Poesia: "prima del viaggio" di Eugenio Montale.
Chiedo aiuto per un commento su questa poesia
Lucille

Risposte
ale92t
Alexander-Alessandro oltre a non aver citato la fonte(cosa obbligatoria: http://www.atuttascuola.it/siti/miriam/italiano/prima_del_viaggio.htm , non hai fatto altro che ripetere la risposta di inter219. :mad

Alexander-Alessandro
L’autore con questa poesia ci sta avvertendo di non fare il suo stesso errore: vivere con l’idea di pianificare tutto, anche perché non è possibile, il destino ci è sconosciuto. Ci dice di cogliere l’istante, cioè di non perdere le occasioni della vita per paura di ciò che non conosci.

Il futuro verrà da sé, anche se lo aspettiamo e lo incitiamo lui verrà al tempo giusto, mentre noi, ossessionati da esso, finiamo per sprecare un’occasione dopo l’altra.


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Questa poesia è divisa in tre strofe: la prima finisce alla parola “prima” che è stata isolata, quindi è un enjembement ; in questa strofa descrive meticolosamente la preparazione del viaggio.

La seconda parte è divisa dalla terza da uno spazio vuoto: qui l’autore incomincia a descrivere le emozioni, le riflessioni sul viaggio in generale, cioè sulla vita che la maggior parte della gente sta vivendo. La terza parte è la riflessione dell’autore sulla propria vita, su quello che ne sarà di lui e su quello che è già stato.

A prima vista questa poesia sembra quasi un racconto perché priva di rime, allitterazioni e di tutte quelle particolarità che di solito si trovano nelle poesie. Infatti questa poesia è scritta in stile prosastico, se guardiamo bene possiamo notare che le strofe sono endecasillabi, che c’è una metafora che paragona la vita al viaggio e che ci sono enjembement, notiamo anche come la parola “mio” è stato evidenziato in corsivo pechè l’autore voleva dare più importanza a questa parola, voleva sottolineare che il viaggio era suo: la sua vita.

Si può vedere che c’è anche un’assonanza: “prenotazioni e pernottazioni”, ci sono giochi di parole: “testamento e supplemento” e infine una consonanza: “pernottazioni, consultano, dividono”. Questa, dunque, è certamente una poesia.

Nella frase “...e tutto è Ok e tutto è per il meglio e inutile.” L’autore con la ripetizione della parola “tutto” vuole sottolineare che ogni cosa, dalle persone agli avvenimenti, dai gesti quotidiani, a quando ti addormenti è inutile, cioè non utile a sé stessi poiché non c’è novità.

Nella vita dell’autore c’è stata più preparazione al viaggio che il viaggio stesso, e poiché neanche lui è pronto a buttarsi nell’esperienza del viaggio, la sua vita è noiosa, uguale, non ha ancora trovato il suo viaggio e spera in una novità; ecco perché dice: “un imprevisto è la sola speranza”, quando sai già quello che succede porta via il gusto di vivere. Scoprire cose nuove è sempre emozionante, l’imprevisto ti mette in gioco.

peduz91
Prova a vede qui:

http://www.istoreto.it/didattica/2701_viaggiareinformati_Cremaschi.pdf


http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=187&id_n=5336


Spero di esserti stato d'aiuto.

inter219
Ciao Lucille!! Prova a vedere qui: Prima del viaggio
(Miglior risposta? :P) Spero ti sia d'aiuto, ciaoo

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