Potreste darmi qualche idea/spunto per almeno uno di questi 4 Temi?

Live_Live
Hey!
Ecco la mia prima discussione!
Voglio semplicemente chiedervi un'idea, una frase ad effetto, un "qualcosa" da mettere in questi temi (io li devo fare tutti e quattro per domani, ma se non ve la sentite di aiutarmi in tutti, fatelo almeno in uno):
1. Parla del tema "I giovani e la letteratura". Esponi una tesi e sostienila con adeguate argomentazioni.
2. Scrivi per il giornalino della tua scuola un articolo sulle "droghe" (parla delle cause, delle conseguenze, esponi qualche curiosità, qualche soluzione per ridurre questo fenomeno, il tutto giustificando con adeguate argomentazioni.
3. Il progresso scientifico-tecnologico ha raggiunto un notevole sviluppo. Ha permesso all'uomo di fare molte cose, ma allo stesso tempo ha creato un nuovo problema: l'inquinamento. Rifletti su questo.
4. A chi daresti il premio nobel per la pace (non devo dire una persona specifica, ma il tipo di persona che se lo meriterebbe).


+1 punto a chiunque mi aiuti facendomi ad esempio una lista delle cose di cui parlare in uno dei temi.
+20 punti (miglior risposta) a chi mi aiuta in tutti i temi non facendomeli, ma suggerendomi idee.

Miglior risposta
coltina
quello sull'inquinamento lo puoi ricavare d qui:
https://www.skuola.net/temi-saggi-svolti/temi/inquinamento-problemi.html
https://www.skuola.net/temi-saggi-svolti/temi/inquinamento-ambientale.html
Miglior risposta
Risposte
Live_Live
Finito tutto! Grazie a chi mi ha aiutato. Miglior risposta al moderatore che mi ha linkato quelle cose sull'inquinamento perchè sono le uniche di queste cose che ho messo in uno dei testi :\

Ot-Sofietta-Ot
“(...) è il caso del popolo Rom, quello che noi volgarmente chiamiamo “Zingari” prendendo a prestito il termine da Erodoto, che li chiamava “Zinganoi” - diceva che era un popolo che veniva dal sud-est asiatico, dall'India, che parlavano una strana lingua - che poi si è scoperto essere il Sanscrito - e che facevano un mestiere (se mestiere lo si può considerare): quello del mago e dell'indovino.
E’ quindi un popolo che gira il mondo da più di 2000 anni, afflitto o affetto - io non so come meglio dire, ma forse semplicemente affetto - da quella che gli psicologi chiamano “dromomania”, cioè la mania dello spostamento continuo, del viaggiare, del non fermarsi mai in un posto. E’ un popolo, secondo me, che meriterebbe - per il fatto, appunto, che gira il mondo da più di 2000 anni senza armi - meriterebbe il premio per la pace in quanto popolo.
Purtroppo i nostri storici - e non soltanto i nostri - preferiscono considerare i popoli non soltanto in quanto tali ma in quanto organizzati in nazioni, se non addirittura in stati, e si sa che i Rom - non possedendo territori - non possono considerarsi né una nazione né uno stato. Mi si dirà che gli zingari rubano; è vero, hanno rubato anche in casa mia. Si accontentano, però, dell'oro e delle palanche; l'argento non lo toccano perchè secondo loro porta male, lascia il nero - quindi vi accorgete subito se siete stati derubati da degli zingari. D'altra parte si difendono come possono; si sa bene che l'industria ha fatto chiudere diversi mercati artigianali. Buona parte dei Rom erano e sono ancora artigiani, lavoratori di metalli (in special modo del rame), addestratori di cavalli e giostrai - tutti mestieri che, purtroppo, sono caduti in disuso. Gli zingari rubano, è vero, però io non ho mai sentito dire - non l'ho mai visto scritto da nessuna parte - che gli zingari abbiano rubato tramite banca. Questo è un dato di fatto.”

L'emarginazione...
Della minoranza.
Di chi viaggia in direzione ostinata e contraria
Dei servi disobbedienti alle leggi del branco...
Perchè non del tutto giusto, non completamente giusto...

http://deandre.forumfree.it/?t=29354755

Aggiunto 2 minuti più tardi:

la droga

Droga e minori: «Ecco come si spaccia nella mia scuola»


La droga entra nelle aule con una facilità disarmante e tra le mura degli istituti viene anche spacciata e consumata.
«Nella mia scuola se vuoi del fumo si sa chi avvicinare, come farlo e dove vedersi per lo scambio». A raccontarci l’esperienza diretta di chi vive la realtà scolastica è un alunno di una scuola professionale genovese. È un ragazzo di 17 anni che chiameremo Roberto con nome di fantasia. Ha scelto di spiegare cosa avviene nelle ore di lezione, durante la ricreazione, nei bagni come negli spazi aperti. «Nella mia scuola girano marijuana e cocaina, si fuma e c’è chi striscia (chi assume cocaina, ndr). Lo fanno in tanti e averla è molto semplice - racconta Roberto -. Noi abbiamo un giardino ed è quello il luogo prediletto per scambiare la merce con i soldi e per poi consumarla». Un giardino, luogo aperto e meno controllato dai bidelli che, invece, sui piani girano e vigilano nelle ore di lezione. Così come durante la ricreazione quando un minimo di sorveglianza viene garantito anche dai professori che girano nei corridoi: «Ho amici di altri istituti che mi raccontano che sniffano cocaina in classe durante le ore di lezione - continua lo studente -. Ma nella mia classe non succede e non l’ho mai sentito da altri della mia scuola. Però consumarla sì: lo fanno e si vantano di farlo. Poi ci sono quelli che durante la ricreazione si spostano negli angoli più nascosti della scuola e si fanno le canne».
La droga viene consumata. Ma come entra e, soprattutto chi è che riesce a farla entrare? Sono gli stessi studenti. Alcuni di loro, infatti, sono veri e propri spacciatori, lavorano per conto di pusher di «professione». Da questi ultimi comprano la merce che rivendono ai loro compagni di classe: «Non è necessario che i venditori si avvicinino alla scuola, usano altri ragazzi a cui garantiscono una percentuale su quello che riescono a piazzare e marijuana o coca gratis - racconta ancora Roberto -. Di “giro” se ne vede di più verso il fine settimana perché tanti comprano la “roba” da consumare al sabato sera per fare serata: fumare tutti assieme, prendere qualche acido in discoteca». Roberto ci spiega di non aver mai fatto uso di sostanze stupefacenti e che nessuno è però mai andato a proporgliene l’acquisto: «È ovvio che alla fine tra di noi si sappia chi sono quelli che vendono droga, ma è anche vero che se non sei tui ad andarli a cercare quelli si fanno i fatti loro. Non propongono anche perché sanno che qualcuno potrebbe raccontare ai professori».
Ma qual è l’identikit del giovane spacciatore scolastico? «Sono ragazzi più grandi, qui da noi sono maggiorenni che hanno voglia di farsi soldi in maniera facile e magari si comprano il cellulare nuovo o i jeans di marca. Se sono ragazzi con difficoltà in famiglia? Ci sono extracomunitari e giovani di famiglie normali: non conta l’estrazione».

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coltina
1. giovani e letteratura
qual è la tua tesi?
la mia è che i giovani pensano che la letteratura sia sorpassata perchè non è hig-tech, ma potrebbero riscoprire un mondo nuovo dove l'immaginazione ha potere assoluto.

premessa:
-mondo tecnologico
- film 3D, rete, videogiochi futuristici, realtà virtuale sempre più coinvolgente....questi sono i mezzi che i giovani amano di più
- la carta stampata sa di vecchio, di scuola, di noia, di roba da nonni.
- eppure è un mondo meravigliosamente più libero e affascinante di qualsiasi film o immagine perchè.....il film te lo fai tu.
- le parole hanno un potere arcano che ti risucchia in mondi, tempie sensazioni che ognuno può vivere a modo suo.
- la vera letteratura parla a tutti, rimane semrpe valida perchè parla dell'uomo in generale
- non è il mezzo a farne la grandezza, ma il contenuto. Basta darsi il tempo di leggere.
- basta non volere il tutto e subito, basta lasciarsi parlare dalla prola scritta.
- il risultato? qualcosa che nessuno ci potrà mai togliere perchè ognuno lo vivrà in modo diverso.

Ot-Sofietta-Ot
Il rapporto giovani e cultura è un tema che mi sta particolarmente a cuore. Ne ho già scritto nel breve pamphlet “I giovani e la letteratura” e non perdo mai occasione di tornare sul tema parlandone a presentazioni, eventi o scrivendone toccando sempre nuove problematiche e proponendo spunti meritevoli di essere discussi con la dovuta attenzione.
Durante il grande evento organizzato dal quotidiano La voce di Romagna a Cesena sono stato promotore di una proposta al sindaco Paolo Lucchi di organizzare una fiera del libro a Cesena.
A metà luglio incontrerò il sindaco al fine di presentare un progetto per la realizzazione di una grande fiera del libro romagnola.
Avremo sicuramente occasione di tornare su questo argomento, peraltro già affrontato nella pagina Romagna Cult quasi un anno fa. Per il momento mi limito a lanciare qualche spunto e riflessione.
L'occasione di organizzare una fiera del libro, è un momento importante per creare un evento in grado di essere un incubatore di idee e iniziative che trascendono la semplice vendita ed esposizioni di libri.
Sono sempre alla ricerca, insieme ai collaboratori di Historica edizioni e del sito Scrivendo Volo, di iniziative e progetti per cercare di avvicinare i giovani ai libri e alla lettura.
Leggere è rock, un ciclo di incontri che stiamo organizzando in tutta Italia è un'occasione per “svecchiare la cultura” e diffondere un'idea giovane della lettura.
Ascoltando tanti miei coetanei ventenni le principali lamentele legate alla scarsa lettura di libri sono tre: il poco tempo libero da dedicare alla lettura, il costo elevato dei libri e la noia derivata dalla lettura di alcuni libri.
Il consiglio che mi sento di dare in questo caso è: leggete poco ma leggete bene.
La lettura, deve essere un piacere non un obbligo o una costrizione. Meglio iniziare con cautela, magari leggendo un solo libro al mese per poi avvicinarsi in modo graduale alla lettura di più libri, spaziando tra diversi generi letterari e avventurandosi nella conoscenza di nuovi autori e correnti letterarie.
Una prerogativa tipica di molti non lettori è quella di scegliere i libri sbagliati. Sono tante le persone poco avvezze alla lettura che, in un improvviso impeto di entusiasmo o ritrovata passione letteraria, decidono di recarsi in libreria (a onor del vero, occorre dirlo, talvolta mosse anche da un velato senso di colpa per aver abbandonato la lettura) e decidono di acquistare un libro magari dopo averne letto un'entusiastica recensione o averne sentito parlare in televisione.
La scelta del libro che si intende leggere è fondamentale.
Daniel Pennac nel suo celebre decalogo sui “Diritti imprescindibili del lettore”, al terzo punto inserisce “il diritto di non finire il libro”.
Non terminare un libro non è per forza di cose una scelta negativa. A chiunque può capitare di scegliere un libro sbagliato oppure non affine ai propri gusti e rendersene conto solo a lettura inoltrata.
I tranelli da cui purtroppo si lasciano attrarre molti lettori poco abituali, nascono in realtà da precise strategie di marketing delle grandi case editrici.
L'utilizzo di fascette editoriali per richiamare l'attenzione dell'acquirente all'interno delle librerie attraverso l'uso di colori accesi (per esempio il giallo) e le recensioni/marchette solo due esempi sintomatici.
Consiglio a tutti la lettura sul portale di letteratura Satisfiction.me della rubrica Fascetta nera dove:
“ogni settimana lo scrittore e giornalista Alberto Forni segnala le fascette editoriali più esilaranti. In tempi in cui la dittatura delle fascette segna l’ultimo passo verso il tracollo della cultura contemporanea, gli editori non mancano di sbizzarrirsi nelle frasi più incredibili.”
Diffidate dalle fascette che recitano “quattro edizioni in una settimana” o “200.000 copie vendute in tre giorni”, si tratta nella stragrande maggioranza di casi di vere e proprie invenzioni degli uffici stampa.
Occorre anche prestare particolare attenzione alle recensioni/marchette sempre più presenti nei grandi quotidiani italiani. Come riconoscerle? Un buon consiglio può essere quello di conoscere l'editore del libro e confrontarlo con l'editore del giornale in cui è pubblicato l'articolo. Diffidate dalla recensione entusiastica di un libro Rizzoli sulle pagine del Corriere della Sera (stesso editore), oppure di un testo Mondadori sul settimanale Panorama.
Piccole accortezza che possono evitare di farci incappare nella lettura di un libro di scarso valore, anche se possono non essere sufficienti, la trappola letteraria è sempre dietro lo scaffale.

Francesco

non ho capito se lettura o letteratura! :D
http://www.linkiesta.it/blogs/leggererock/qualche-consiglio-avvicinare-i-giovani-alla-lettura

Live_Live
Devo fare tutti e 4 per domani.
Quello sulla droga l'ho appena finito.
Se mi puoi fare (non tutto, ma a grandi linee o solo l'inizio) uno (o due o tutti e tre) degli altri 3 ti metterò miglior risposta :)

Ot-Sofietta-Ot
Puoi parlare della molteplicità di ragazzia cui nn piace la letteratura, e quelli a cui piace.

droga, fai una bella ricerca!

ecco qui, clicca lo...ininquinamento a una persona audace e che nn fa didifferenze

se vuoi te li scrivo...

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