Poesia veglia !!!
Mi serve la divisione in sillabe,l analisi metrica,le allitterazioni,le figure retoriche di suono e l assonanza di questa poesia
Perfavore è urgente !!
Un'intera nottata
Buttato vicino
A un compagno
Massacrato
Con la sua bocca
Digrignata
Volta al plenilunio
Con la congestione
Delle sue mani
Penetrata
Nel mio silenzio
Ho scritto
Lettere piene d'amore
Non sono mai stato
Tanto
Attaccato alla vita.
Grazie
Perfavore è urgente !!
Un'intera nottata
Buttato vicino
A un compagno
Massacrato
Con la sua bocca
Digrignata
Volta al plenilunio
Con la congestione
Delle sue mani
Penetrata
Nel mio silenzio
Ho scritto
Lettere piene d'amore
Non sono mai stato
Tanto
Attaccato alla vita.
Grazie
Risposte
Sofietta, mi pare che ti è stato già detto che devi attenerti alle regole del sito.
Se copi, devi mettere la fonte, e giustificarsi con ''se non la metto è perchè non la metto'' è indice di bassa educazione.
Sei gia stata ripresa più volte, è il momento di porre fine a questo comportamento insolente.
Se copi, devi mettere la fonte, e giustificarsi con ''se non la metto è perchè non la metto'' è indice di bassa educazione.
Sei gia stata ripresa più volte, è il momento di porre fine a questo comportamento insolente.
Allora, ora basta...se non metto la fonte è xk nn la metto, se la metto dite che è concorrente! Basta, diverse volte non l ho messa per questo motivo e mi avete rimproverato...ora nooo! Veramente....fate brutta figura voi...e poi si Sa che skuola.net è migliore! ;)
Non postare contenuti copiati da answer dato che è un sito concorrente a skuola x favore :)
Aggiunto 11 minuti più tardi:
Inoltre anche la divisione delle sillabe fatta da Sofietta è errata xk non ha tenuto conto delle dieresi e delle sinalefe presenti nella poesia!!
La divisione in sillabe nelle poesie è diversa rispetto alla divisione in sillabe che facciamo nella lingua italiana moderna.
Ecco qui la divisione in sillabe corretta:
Un'in/te/ra/ not/ta/ta/
But/ta/to/ vi/ci/no/
A/ un/ com/pa/gno/
Mas/sa/cra/to
Con/ la/ sua/ boc/ca/
Di/gri/gna/ta/
Vol/ta al/ ple/ni/lu/nio/
Con/ la/ con/ge/stio/ne
Del/le/ sue/ ma/ni
Pe/ne/tra/ta/
Nel/ mio/ si/len/zio/
Ho/ scrit/to/
Let/te/re/ pie/ne/ d'a/mo/re
Non/ so/no/ mai/ sta/to
Tan/to/
At/tac/ca/to al/la/ vi/ta./
Evelyn
Aggiunto 11 minuti più tardi:
Inoltre anche la divisione delle sillabe fatta da Sofietta è errata xk non ha tenuto conto delle dieresi e delle sinalefe presenti nella poesia!!
La divisione in sillabe nelle poesie è diversa rispetto alla divisione in sillabe che facciamo nella lingua italiana moderna.
Ecco qui la divisione in sillabe corretta:
Un'in/te/ra/ not/ta/ta/
But/ta/to/ vi/ci/no/
A/ un/ com/pa/gno/
Mas/sa/cra/to
Con/ la/ sua/ boc/ca/
Di/gri/gna/ta/
Vol/ta al/ ple/ni/lu/nio/
Con/ la/ con/ge/stio/ne
Del/le/ sue/ ma/ni
Pe/ne/tra/ta/
Nel/ mio/ si/len/zio/
Ho/ scrit/to/
Let/te/re/ pie/ne/ d'a/mo/re
Non/ so/no/ mai/ sta/to
Tan/to/
At/tac/ca/to al/la/ vi/ta./
Evelyn
Un'/in/te/ra/ not/ta/ta/
but/ta/to/ vi/ci/no/
a/ un/ com/pa/gno
mas/sa/cra/to/
con/ la/ sua/ boc/ca/
di/gri/gna/ta/
vol/ta/ al/ ple/ni/lu/ni/o/
con/ la/ con/ge/sti/o/ne/
del/le/ su/e/ ma/ni/
pe/ne/tra/ta/
nel/ mi/o si/len/zio/
ho/ scrit/to/
let/te/re/ pi/e/ne/ d'a/mo/re/
Non/ so/no/ ma/i/ sta/to/
tan/to/
at/tac/ca/to/ al/la/ vi/ta/
in "VEGLIA" si parla della
congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
è anche questa una "metafora"
il poeta ha davanti a sè l'immagine orribile del compagno morto, con la bocca contorta nel ghigno della morte, ben visibile perchè c'è la luna piena ("con la sua bocca digrignata volta al plenilunio"), e le mani rattrappite e contorte dal "rigor mortis".
il poeta dice la "congestione delle sue mani" e non "le sue mani congestionate" e questa, direi, che è una "metonimia"
quelle mani spettrali gli sembra che "entrino" nel suo silenzio atterrito ("penetrata nel mio silenzio", "penetrare" da un'idea di violenza, di violazione), quasi per afferrarlo come fossero le mani scheletriche di un fantasma che vuole trascinarlo con sè nell'aldilà.
allora il poeta, per salvarsi, si attacca ferocemente alla vita ("non sono mai stato tanto attaccato alla vita") e cerca di "pensare a cose belle" (io dicevo così ai miei figli quando faticavano ad addormentarsi: "pensa a una cosa bella!") e mentalmente, freneticamente, scrive lettere d'amore, come quando ci tappiamo gli occhi e le orecchie e gridiamo quella specie di litania: "lalalalalala!!!"
Fonte http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20100620065403AAwsrW3
Aggiunto 2 minuti più tardi:
Analisi
Un'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d'amore
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita
Parafrasi
Mancano due giorni a Natale e trascorro questa notte in trincea, accanto al mio compagno morto la sua bocca è aperta in un ghigno di sofferenza e il suo ultimo sguardo è rivolto alla luna. La rigidità e il gonfiore delle dita lasciano un profondo segno di sgomento in me, che,ammutolito, non posso che restare accanto a lui. Allora sento la forza della paura che urge con prepotenza nel mio cuore e nella mia mente e scrivo lettere piene d’amore ai miei cari. Qui,di fronte alla tragedia della morte,avverto di non essere mai stato così attaccato alla vita.
Commento
I versi di questa poesia descrivono una notte passata dal poeta al fronte accanto al corpo di un compagno ucciso, con il viso sfigurato dal dolore, le mani irrigidite nella morte. La reazione del poeta è una ribellione disperata al destino di morte, un prorompente sentimento di attaccamento alla vita: non solo alla propria vita personale, ma a quella che è un bene comune, un diritto fondamentale di tutti gli uomini."Con le labbra ritratte in modo da mostrare i denti in una sorta di smorfia feroce","Il gonfiore e il colore violaceo delle mani, provocati dalla morte", sono immagini sconvolgenti, penetrate profondamente nell'animo del poeta.
può bastare o serve altro? Fammi sapere! :D
Aggiunto più tardi:
Fonte :http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090301083117AAo0hMU
but/ta/to/ vi/ci/no/
a/ un/ com/pa/gno
mas/sa/cra/to/
con/ la/ sua/ boc/ca/
di/gri/gna/ta/
vol/ta/ al/ ple/ni/lu/ni/o/
con/ la/ con/ge/sti/o/ne/
del/le/ su/e/ ma/ni/
pe/ne/tra/ta/
nel/ mi/o si/len/zio/
ho/ scrit/to/
let/te/re/ pi/e/ne/ d'a/mo/re/
Non/ so/no/ ma/i/ sta/to/
tan/to/
at/tac/ca/to/ al/la/ vi/ta/
in "VEGLIA" si parla della
congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
è anche questa una "metafora"
il poeta ha davanti a sè l'immagine orribile del compagno morto, con la bocca contorta nel ghigno della morte, ben visibile perchè c'è la luna piena ("con la sua bocca digrignata volta al plenilunio"), e le mani rattrappite e contorte dal "rigor mortis".
il poeta dice la "congestione delle sue mani" e non "le sue mani congestionate" e questa, direi, che è una "metonimia"
quelle mani spettrali gli sembra che "entrino" nel suo silenzio atterrito ("penetrata nel mio silenzio", "penetrare" da un'idea di violenza, di violazione), quasi per afferrarlo come fossero le mani scheletriche di un fantasma che vuole trascinarlo con sè nell'aldilà.
allora il poeta, per salvarsi, si attacca ferocemente alla vita ("non sono mai stato tanto attaccato alla vita") e cerca di "pensare a cose belle" (io dicevo così ai miei figli quando faticavano ad addormentarsi: "pensa a una cosa bella!") e mentalmente, freneticamente, scrive lettere d'amore, come quando ci tappiamo gli occhi e le orecchie e gridiamo quella specie di litania: "lalalalalala!!!"
Fonte http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20100620065403AAwsrW3
Aggiunto 2 minuti più tardi:
Analisi
Un'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d'amore
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita
Parafrasi
Mancano due giorni a Natale e trascorro questa notte in trincea, accanto al mio compagno morto la sua bocca è aperta in un ghigno di sofferenza e il suo ultimo sguardo è rivolto alla luna. La rigidità e il gonfiore delle dita lasciano un profondo segno di sgomento in me, che,ammutolito, non posso che restare accanto a lui. Allora sento la forza della paura che urge con prepotenza nel mio cuore e nella mia mente e scrivo lettere piene d’amore ai miei cari. Qui,di fronte alla tragedia della morte,avverto di non essere mai stato così attaccato alla vita.
Commento
I versi di questa poesia descrivono una notte passata dal poeta al fronte accanto al corpo di un compagno ucciso, con il viso sfigurato dal dolore, le mani irrigidite nella morte. La reazione del poeta è una ribellione disperata al destino di morte, un prorompente sentimento di attaccamento alla vita: non solo alla propria vita personale, ma a quella che è un bene comune, un diritto fondamentale di tutti gli uomini."Con le labbra ritratte in modo da mostrare i denti in una sorta di smorfia feroce","Il gonfiore e il colore violaceo delle mani, provocati dalla morte", sono immagini sconvolgenti, penetrate profondamente nell'animo del poeta.
può bastare o serve altro? Fammi sapere! :D
Aggiunto più tardi:
Fonte :http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090301083117AAo0hMU