Mi serve subito grazie
recensione libro orgoglio e pregiudizio
Risposte
Eh, che siamo al ristorante dove prendiamo le ordinazioni immediate? Questo non è un compitificio, è una community.
voto il benevolo aiuto di piccola princess. Poi chiudo il thread, visto che nemmeno ti sei degnata di chiedere un grazie o per favore.
Ah,dimenticavo princess: quando un thread prende la strada di un ordine perentorio, evita di dare risposte. Gente che non conosce l'educazione, non và aiutata.
voto il benevolo aiuto di piccola princess. Poi chiudo il thread, visto che nemmeno ti sei degnata di chiedere un grazie o per favore.
Ah,dimenticavo princess: quando un thread prende la strada di un ordine perentorio, evita di dare risposte. Gente che non conosce l'educazione, non và aiutata.
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
“Orgoglio e pregiudizio”di Jane Austen racconta la storia di cinque sorelle con caratteri e modi di reagire completamente diversi, e dei loro genitori, Mrs Bennet che viene descritta dall’autrice come una donna priva di delicatezza e di eleganza, che ha scarse qualità intellettive e che ha come unico scopo quello di trovare marito alle sue figlie; Mr Bennet, il marito, al contrario, è un gentiluomo intelligente e rispettato, una figura affascinante che non manca di ironia, e che ha un rapporto particolare con la figlia Elizabeth.
La vita dei protagonisti scorre normalmente tra lavori da svolgere in casa e passioni che si soddisfano, con i soliti problemi quotidiani e gli affanni per portare avanti la famiglia. Ma quando arriva a Netherfield il ricco e ancora scapolo Mr Bingley con le sorelle e un amico , le giornate di tutti gli attori di questo romanzo cambiano rapidamente e aumenta sempre di più il desiderio di Mrs Bennet di dare in moglie una delle sue figlie al nuovo arrivato.
E’ durante un ballo che Jane , la maggiore tra le sorelle e Mr Bingley si conoscono e si innamorano. Ma oltre questo amore a prima vista c’è un’altra storia che dal fondo acquista sempre maggiore valore diventando la scena principale di tutto il racconto, ed è l’incontro che mette in evidenza la contrapposizione mossa dal desiderio tra Darcy, amico di Mr Bingley ed Elizabeth. L’odio iniziale tra i due è la colonna portante del romanzo, poiché spiega la superficialità istintiva dell’uomo e la testardaggine nel credere che la prima impressione sia quella giusta. Darcy appare dalle prime battute come un ragazzo orgoglioso, distante, altezzoso, convinto che grazie alla sua estrazione sociale e alla sua fortuna economica non può ricevere nessun rifiuto, e non si esime dal fare commenti poco piacevoli sulla famiglia Bennet, in particolare su Elizabeth, mentre quest’ultima prendendo da subito in antipatia Darcy, basa tutta la sua conoscenza sul pregiudizio, quella d’impatto, che ti fa credere di poter sapere tutto di una persona attraverso i racconti e le dicerie sul suo conto, senza andare a fondo, senza scavare.
Una storia d’amore unica, che apre la visuale, che fa riflettere sui propri errori, visto che è un difetto umano quello di vivere tra l’orgoglio e il pregiudizio. Un amore romantico che va oltre la classe sociale da cui si proviene, che supera i propri limiti e trasporta con passione in un altro spazio.
La penna di Jane Austen appare ironica e pungente come sempre, non tralascia nessun particolare ed è sempre intenzionata ad affrontare tematiche importanti mettendo a nudo l’animo umano, che sia quello di un uomo ricco e facoltoso, quello di un contadino o di un artista, non fa differenza.
La scrittrice entra nella testa dei personaggi, descrivendoli anche in quello che non fanno, utilizzando molto l’impronta psicologica per meglio mostrare le caratteristiche e le peculiarità degli uomini, così come delle donne che popolano i suoi romanzi.
Fonte:
http://www.recensionelibro.it/orgoglio-e-pregiudizio-di-jane-austen.html
...Oppure ho trovato questa recensione:
Nell'Inghilterra rurale di fine '700 un giovane aristocratico a cui non difettano le ricchezze, Charles Bingley, affitta la tenuta vicina a quella dei Bennet, a cui non difettano invece le figlie da maritare. Una sera, durante una festa danzante, Bingley fa il suo ingresso nella sala scatenando lo scompiglio fra le fanciulle del paese che desiderano un giro di danza e un (buon) partito. Accompagnato dall'altezzosa sorella e dal bello quanto presuntuoso Signor Darcy, Bingley si innamora perdutamente della primogenita dei Bennet, la timida e placida Jane. Amore a prima vista sarebbe anche per Darcy e la secondogenita Bennet, Lizzie, se non fosse per quella loro indole indomita e poco incline al confronto. Troppo orgogliosa lei, troppo prevenuto lui. Dopo equivoci e incomprensioni il disprezzo diventerà sospiro e i due testardi amanti finiranno per cedere l'uno all'altra dentro un'alba che incendia la brughiera. Non si poteva pensare ad un epilogo meno romantico per un film tratto da un romanzo celebre di Jane Austen pubblicato nel 1813, ma la storia è ambientata ancora prima, nel periodo illuminato dall'Illuminismo, quando la borghesia era protagonista del progresso economico ma ancora priva del potere politico. Borghesia che come l'intraprendente quanto imbarazzante mamma Bennet comincerà presto ad insidiare il primato dell'aristocrazia sconvolgendo le rigide divisioni di classe. La trasposizione di questo classico della letteratura e di una delle sue più intense protagoniste femminili, Elizabeth Bennet, eroina della Ragione, pur con le migliori intenzioni soffre di una certa incongruenza cronologica. Meno anacronistica è probabilmente l'ingombrante signora Bennet, una strepitosa Brenda Blethyn, tanto, troppo simile a certe nostre mamme afflitte dall'ansia di accasarci.
Fonte:
http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=35949
Spero di essserti stata d'aiuto... :hi
“Orgoglio e pregiudizio”di Jane Austen racconta la storia di cinque sorelle con caratteri e modi di reagire completamente diversi, e dei loro genitori, Mrs Bennet che viene descritta dall’autrice come una donna priva di delicatezza e di eleganza, che ha scarse qualità intellettive e che ha come unico scopo quello di trovare marito alle sue figlie; Mr Bennet, il marito, al contrario, è un gentiluomo intelligente e rispettato, una figura affascinante che non manca di ironia, e che ha un rapporto particolare con la figlia Elizabeth.
La vita dei protagonisti scorre normalmente tra lavori da svolgere in casa e passioni che si soddisfano, con i soliti problemi quotidiani e gli affanni per portare avanti la famiglia. Ma quando arriva a Netherfield il ricco e ancora scapolo Mr Bingley con le sorelle e un amico , le giornate di tutti gli attori di questo romanzo cambiano rapidamente e aumenta sempre di più il desiderio di Mrs Bennet di dare in moglie una delle sue figlie al nuovo arrivato.
E’ durante un ballo che Jane , la maggiore tra le sorelle e Mr Bingley si conoscono e si innamorano. Ma oltre questo amore a prima vista c’è un’altra storia che dal fondo acquista sempre maggiore valore diventando la scena principale di tutto il racconto, ed è l’incontro che mette in evidenza la contrapposizione mossa dal desiderio tra Darcy, amico di Mr Bingley ed Elizabeth. L’odio iniziale tra i due è la colonna portante del romanzo, poiché spiega la superficialità istintiva dell’uomo e la testardaggine nel credere che la prima impressione sia quella giusta. Darcy appare dalle prime battute come un ragazzo orgoglioso, distante, altezzoso, convinto che grazie alla sua estrazione sociale e alla sua fortuna economica non può ricevere nessun rifiuto, e non si esime dal fare commenti poco piacevoli sulla famiglia Bennet, in particolare su Elizabeth, mentre quest’ultima prendendo da subito in antipatia Darcy, basa tutta la sua conoscenza sul pregiudizio, quella d’impatto, che ti fa credere di poter sapere tutto di una persona attraverso i racconti e le dicerie sul suo conto, senza andare a fondo, senza scavare.
Una storia d’amore unica, che apre la visuale, che fa riflettere sui propri errori, visto che è un difetto umano quello di vivere tra l’orgoglio e il pregiudizio. Un amore romantico che va oltre la classe sociale da cui si proviene, che supera i propri limiti e trasporta con passione in un altro spazio.
La penna di Jane Austen appare ironica e pungente come sempre, non tralascia nessun particolare ed è sempre intenzionata ad affrontare tematiche importanti mettendo a nudo l’animo umano, che sia quello di un uomo ricco e facoltoso, quello di un contadino o di un artista, non fa differenza.
La scrittrice entra nella testa dei personaggi, descrivendoli anche in quello che non fanno, utilizzando molto l’impronta psicologica per meglio mostrare le caratteristiche e le peculiarità degli uomini, così come delle donne che popolano i suoi romanzi.
Fonte:
http://www.recensionelibro.it/orgoglio-e-pregiudizio-di-jane-austen.html
...Oppure ho trovato questa recensione:
Nell'Inghilterra rurale di fine '700 un giovane aristocratico a cui non difettano le ricchezze, Charles Bingley, affitta la tenuta vicina a quella dei Bennet, a cui non difettano invece le figlie da maritare. Una sera, durante una festa danzante, Bingley fa il suo ingresso nella sala scatenando lo scompiglio fra le fanciulle del paese che desiderano un giro di danza e un (buon) partito. Accompagnato dall'altezzosa sorella e dal bello quanto presuntuoso Signor Darcy, Bingley si innamora perdutamente della primogenita dei Bennet, la timida e placida Jane. Amore a prima vista sarebbe anche per Darcy e la secondogenita Bennet, Lizzie, se non fosse per quella loro indole indomita e poco incline al confronto. Troppo orgogliosa lei, troppo prevenuto lui. Dopo equivoci e incomprensioni il disprezzo diventerà sospiro e i due testardi amanti finiranno per cedere l'uno all'altra dentro un'alba che incendia la brughiera. Non si poteva pensare ad un epilogo meno romantico per un film tratto da un romanzo celebre di Jane Austen pubblicato nel 1813, ma la storia è ambientata ancora prima, nel periodo illuminato dall'Illuminismo, quando la borghesia era protagonista del progresso economico ma ancora priva del potere politico. Borghesia che come l'intraprendente quanto imbarazzante mamma Bennet comincerà presto ad insidiare il primato dell'aristocrazia sconvolgendo le rigide divisioni di classe. La trasposizione di questo classico della letteratura e di una delle sue più intense protagoniste femminili, Elizabeth Bennet, eroina della Ragione, pur con le migliori intenzioni soffre di una certa incongruenza cronologica. Meno anacronistica è probabilmente l'ingombrante signora Bennet, una strepitosa Brenda Blethyn, tanto, troppo simile a certe nostre mamme afflitte dall'ansia di accasarci.
Fonte:
http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=35949
Spero di essserti stata d'aiuto... :hi
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