Machiavelli domande

jgalloo
Mi servirebbe aiuto su Machiavelli. Ho cinque domande da svolgere. 1: Quale obiettivo si pose Machiavelli con la stesura del Principe? 2: In quale metodo Machiavelli utilizza rispettivamente il metodo induttivo e il metodo deduttivo? 3: Spiega in che senso si può affermare che Machiavelli fonda la politica come " scienza autonoma"? 4: Ilustra che cosa intende Machiavelli quando sostiene l'importanza di tener presente anzitutto la "realtà effettuale" . 4: Qual è secondo Machiavelli il ruolo della fortuna nelle azioni umane? come può essere contrastato dagli uomini?

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maryanp86
1) Machiavelli si pone come obiettivo di indicare i mezzi che possono consentire al principe di conquistare e mantenere lo Stato;
2)Machiavelli proprio perché vuole agire sulla realtà, sostiene che bisogna partire da essa per ogni costruzione teorica, eppure ne Il Principe ma anche ne I Discorsi, l'autore ricorre spesso a massime universali, pronunciate con apodittica sicurezza, come se fossero indiscutibili. Eppure il metodo di Machiavelli non è propriamente deduttivo, cioè ricavato da principi primi e universali, ma dietro ad ognuna di queste massime è accumulata una massa enorme di dari ricavati dall'esperienza. Proprio il partire dall'osservazione diretta della realtà, da dati empirici offerti dall'esperienza, è l'aspetto che caratterizza il metodo scientifico moderno, che Machiavelli applica alle scienze dell'uomo.
3)Machiavelli ritiene che l'azione politica abbia leggi proprie, specifiche e l'agire degli uomini di Stato va studiato e valutato in base a queste leggi. occorre, dunque, nell'analisi dell'operato di un principe, valutare esclusivamente se esso ha saputo raggiungere i fini che devono essere propri della politica, rafforzare e mantenere lo Stato, garantire il bene dei cittadini. Ogni altro criterio non è pertinente alla valutazione politica.
4)Machiavelli è convinto che l'esperienza e l'osservazione diretta della realtà siano fondamentali, in quanto l'uomo è un fenomeno di natura pari agli altri, e che quindi i suoi comportamenti non variino nel tempo. Per questo ha fiducia nel fatto che, studiando il comportamento umano attraverso le fonti storiche o l'esperienza diretta, si possa arrivare a formulare delle vere e proprie leggi di validità universale, applicabili ad ogni situazione in modo infallibile. Da questa visione ne deriva la fiducia di Machiavelli in una teoria razionale dell'agire politico, che sappia individuare le leggi a cui i fatti politici rispondono necessariamente, e quindi sappia suggerire le sicure linee di condotta allo statista.
5)Dalla tradizione umanistica Machiavelli eredita la convinzione che l'uomo può fronteggiare vittoriosamente la fortuna. egli ritiene che essa sia arbitra solo della metà delle cose umane, e lasci regolare l'altra metà agli uomini. Vi sono vari modi in cui l'uomo può contrapporsi con felice esito alla fortuna: questa può essere l'occasione per il suo agire; la materia su cui l'uomo può imprimere la forma che vuole.
FONTE: "Dal testo alla storia dalla storia al testo"

per approfondimenti e modifiche puoi leggere qui: http://www.filosofico.net/index007.htm#n33
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melody_gio
Ciao,
prova a rispondere tu alle domande e riporta le risposte qua sul topic, in modo tale da aiutarti con la correzione.

Ciao,
Giorgia.

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