L'ira di achille (73784)
URGENTE!! ho bisogno urgente del riassunto dell'ira di achille. AIUTOOOOO
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Cerchiamo di non prendere gli spunti da siti come answer e altri Forum simili al nostro, per cortesia...
Erano ormai nove giorni che la peste provocata nel campo acheo da Apollo faceva stragi di vite umane, soprattutto di eroi.
Al decimo giorno Achille, ispirato da Era braccio bianco, convocò un’assemblea durante la quale si presentarono tutti gli Achei facenti parte dell’esercito. In quell’occasione, Achille propose di interrogare un indovino o un sacerdote al fine di spiegare il motivo di così tanta rovina nel campo.
Si alzò Calcante, il più famoso tra gli indovini di quel tempo che, prima di spiegare la causa dell’ira di Apollo, volle chiedere ed assicurarsi la protezione di Achille, dato che il responso divino trattava alcune accuse contro Agamennone.
Secondo Calcante, quindi, tutto nacque dall’insulto di Agamennone a Crise, sacerdote di Apollo saettatore: infatti Crise si recò alle navi achee, dove Agamennone si trovava, per riscattare sua figlia Criseide, schiava di quest’ultimo. Si recò lì con un compenso molto “corposo”: portò con sé lo scettro e le bende del dio Apollo, simboli di autorità.
Ma di lì Crise fu cacciato malamente da Agamennone,il quale non aveva nessuna intenzione di liberare Criseide.
A questo punto Agamennone, furibondo, iniziò ad insultare Calcante e, data la situazione, si dichiarò pronto a rendere al padre Criseide, a cui egli stesso teneva molto più che a sua moglie Clitemnestra. Tutto ciò al fine di salvare il suo esercito ed evitare che perisca.
Achille propose come compenso la consegna ad Agamennone di un bottino maggiore quando ***** sarebbe stata completamente distrutta e rasa al suolo. A questo punto Agamennone sembrò non accettare la proposta conciliante di Achille e dichiarò dinanzi a tutta l’assemblea di volere un’altra schiava al posto di Criseide, esprimendo anche la possibilità di portarsela via dalla tenda o di Achille, o di Aiace, o di Odisseo.
Dunque, Achille, sentendosi ferito nel suo orgoglio dalle sue brusche parole, contraccambiò esprimendo l’irriconoscenza nei confronti di Agamennone. Inoltre, il Pelide affermò che la guerra che si stava combattendo contro i Troiani non aveva all’origine dei torti subiti, bensì era “nata” perché Menelao, Agamennone e tutti i Danai avessero soddisfazione per il rapimento di Elena, regina di Sparta.
Pertanto, in questi frangenti Achille annunciò il suo ritiro dai campi di battaglia: egli non avrebbe più procacciato benessere per Agamennone ed essere, allo stesso tempo, offeso ed umiliato.
Di conseguenza, l’Atride non fece altro che rispondere sarcasticamente alle dure affermazioni di Achille e continuò ad umiliarlo a riguardo della sua forza e del suo valore che, a suo parere, erano solo il frutto di un dono di un dio; inoltre egli manifestò esplicitamente le sue volontà, nel senso che di sicuro avrebbe reso Criseide al padre ma allo stesso tempo si sarebbe preso Briseide, la schiava di Achille.
Sentito ciò, Achille provò molto dolore e si trovò di fronte a una sorta di “bivio”: egli, infatti era incerto se estrarre la daga e uccidere una volta per tutte Agamennone o controllare i suoi istinti.
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080325072003AAPgiuu
Al decimo giorno Achille, ispirato da Era braccio bianco, convocò un’assemblea durante la quale si presentarono tutti gli Achei facenti parte dell’esercito. In quell’occasione, Achille propose di interrogare un indovino o un sacerdote al fine di spiegare il motivo di così tanta rovina nel campo.
Si alzò Calcante, il più famoso tra gli indovini di quel tempo che, prima di spiegare la causa dell’ira di Apollo, volle chiedere ed assicurarsi la protezione di Achille, dato che il responso divino trattava alcune accuse contro Agamennone.
Secondo Calcante, quindi, tutto nacque dall’insulto di Agamennone a Crise, sacerdote di Apollo saettatore: infatti Crise si recò alle navi achee, dove Agamennone si trovava, per riscattare sua figlia Criseide, schiava di quest’ultimo. Si recò lì con un compenso molto “corposo”: portò con sé lo scettro e le bende del dio Apollo, simboli di autorità.
Ma di lì Crise fu cacciato malamente da Agamennone,il quale non aveva nessuna intenzione di liberare Criseide.
A questo punto Agamennone, furibondo, iniziò ad insultare Calcante e, data la situazione, si dichiarò pronto a rendere al padre Criseide, a cui egli stesso teneva molto più che a sua moglie Clitemnestra. Tutto ciò al fine di salvare il suo esercito ed evitare che perisca.
Achille propose come compenso la consegna ad Agamennone di un bottino maggiore quando ***** sarebbe stata completamente distrutta e rasa al suolo. A questo punto Agamennone sembrò non accettare la proposta conciliante di Achille e dichiarò dinanzi a tutta l’assemblea di volere un’altra schiava al posto di Criseide, esprimendo anche la possibilità di portarsela via dalla tenda o di Achille, o di Aiace, o di Odisseo.
Dunque, Achille, sentendosi ferito nel suo orgoglio dalle sue brusche parole, contraccambiò esprimendo l’irriconoscenza nei confronti di Agamennone. Inoltre, il Pelide affermò che la guerra che si stava combattendo contro i Troiani non aveva all’origine dei torti subiti, bensì era “nata” perché Menelao, Agamennone e tutti i Danai avessero soddisfazione per il rapimento di Elena, regina di Sparta.
Pertanto, in questi frangenti Achille annunciò il suo ritiro dai campi di battaglia: egli non avrebbe più procacciato benessere per Agamennone ed essere, allo stesso tempo, offeso ed umiliato.
Di conseguenza, l’Atride non fece altro che rispondere sarcasticamente alle dure affermazioni di Achille e continuò ad umiliarlo a riguardo della sua forza e del suo valore che, a suo parere, erano solo il frutto di un dono di un dio; inoltre egli manifestò esplicitamente le sue volontà, nel senso che di sicuro avrebbe reso Criseide al padre ma allo stesso tempo si sarebbe preso Briseide, la schiava di Achille.
Sentito ciò, Achille provò molto dolore e si trovò di fronte a una sorta di “bivio”: egli, infatti era incerto se estrarre la daga e uccidere una volta per tutte Agamennone o controllare i suoi istinti.
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080325072003AAPgiuu
Premetto che non conosco questo brano però posso aiutarti linkandoti qualche appunto
https://forum.skuola.net/italiano/mi-serve-assolutamente-il-riassunto-de-l-ira-di-achille-19974.html
ciao ciao :hi :hi
https://forum.skuola.net/italiano/mi-serve-assolutamente-il-riassunto-de-l-ira-di-achille-19974.html
ciao ciao :hi :hi
prova a guardare qua:
-https://www.skuola.net/mitologia-epica/iliade-omero/la-lite-tra-achille-e-agamennone.html
-https://www.skuola.net/mitologia-epica/iliade-omero/iliade-riassunto.html
-http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20110216092037AAhlXkV
-http://geniv.blogfree.net/?t=1076362
ciaoooo
Aggiunto 1 minuti più tardi:
ah ma il riassunto o la parafrasi????
-https://www.skuola.net/mitologia-epica/iliade-omero/la-lite-tra-achille-e-agamennone.html
-https://www.skuola.net/mitologia-epica/iliade-omero/iliade-riassunto.html
-http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20110216092037AAhlXkV
-http://geniv.blogfree.net/?t=1076362
ciaoooo
Aggiunto 1 minuti più tardi:
ah ma il riassunto o la parafrasi????
O Calliope canta l'ira dell' impetuoso e valoroso guerriero Achille che agli Achei inflisse punizioni infinite, le gloriose vite getto nel regno dei morti e ne fece il bottino dei cani e di tutti gli uccelli.
La decisione di Zeus si stava realizzando da cui si divisero scontrandosi il signore degli eroi Agamennone e il glorioso Achille
Chi degli Dei li fece entrare in conflitto?
Apollo, infuriato con il re, fece crescere sul campo una micidiale pestilenza, e la gente moriva perché Agamennone trattò malamente il sacerdote di Apollo.
Per liberare la figlia, Crise venne alle veloci navi degli Achei, avendo tra le mani bende e le saette d'oro per riscattare sua figlia, e pregava tutti gli Achei, ma soprattutto i due comandanti dell'esercito:
"Agamennone e Menelao, e voi tutti, Achei con armature robuste difendenti lo stinco, a voi diano gli dei che abitano il Monte Olimpo, il potere di abbattere la città di Priamo, tornando vivi in patria; e voi accettando il riscatto, liberate mia figlia venerando Apollo, figlio di Zeus. "
Allora tutti gli altri Achei manifestarono il loro consenso, onorando il sacerdote per il ricco riscatto.
Ma il sacerdote fu malamente cacciato, per volontà del figlio di Agamennone, Atreo, che non contento dell'offerta che gli era stata posta, rispose brutalmente:
mai ti incontrerò sulle tue navi a indugiare se tornare in futuro e spero che tu sia colto dalla morte.
Io non la libererò, diventerà vecchia lontano dalla patria, nella mia casa nell'Argòlide, lavorando al telaio e accorrendomi nel letto.
Ma vattene, non mi faccia infuriare, se vuole partire sano e salvo.
Il vecchio tremò e obbedì al comando, avviandosi in silenzio lungo la riva del mare;
ma poi in disparte, molto autorevolmente prego il sovrano Apollo, che partorì la bella chioma Latona:
"Ascoltami uccisore di Delfi e proteggi Crisa, località sacre al Dio, qualche volta ti ho fatto costruire un tempio e vi ho bruciato delle cosce grasse di capre e topi, ma compimi questo voto:
paghino gli Achei le mie lacrime con le tue frecce."
Pregando disse così: l'Apollo udì, e venne giù dalla cime del monte Olimpo, con il cuore pieno d'ira; egli scendeva come la notte.
Si collocò lontano dalle navi, e lanciò una freccia, creando un pauroso ronzio con il proprio arco d'argento.
Mirò prima sugli asini, poi sui cani più veloci, mirando e lanciando poi sugli uomini l'acuta freccia, e di continuo i roghi funebri ardevano fitti.
Aggiunto 14 secondi più tardi:
https://www.skuola.net/mitologia-epica/iliade-omero/parafrasi-proemio-iliade.html
La decisione di Zeus si stava realizzando da cui si divisero scontrandosi il signore degli eroi Agamennone e il glorioso Achille
Chi degli Dei li fece entrare in conflitto?
Apollo, infuriato con il re, fece crescere sul campo una micidiale pestilenza, e la gente moriva perché Agamennone trattò malamente il sacerdote di Apollo.
Per liberare la figlia, Crise venne alle veloci navi degli Achei, avendo tra le mani bende e le saette d'oro per riscattare sua figlia, e pregava tutti gli Achei, ma soprattutto i due comandanti dell'esercito:
"Agamennone e Menelao, e voi tutti, Achei con armature robuste difendenti lo stinco, a voi diano gli dei che abitano il Monte Olimpo, il potere di abbattere la città di Priamo, tornando vivi in patria; e voi accettando il riscatto, liberate mia figlia venerando Apollo, figlio di Zeus. "
Allora tutti gli altri Achei manifestarono il loro consenso, onorando il sacerdote per il ricco riscatto.
Ma il sacerdote fu malamente cacciato, per volontà del figlio di Agamennone, Atreo, che non contento dell'offerta che gli era stata posta, rispose brutalmente:
mai ti incontrerò sulle tue navi a indugiare se tornare in futuro e spero che tu sia colto dalla morte.
Io non la libererò, diventerà vecchia lontano dalla patria, nella mia casa nell'Argòlide, lavorando al telaio e accorrendomi nel letto.
Ma vattene, non mi faccia infuriare, se vuole partire sano e salvo.
Il vecchio tremò e obbedì al comando, avviandosi in silenzio lungo la riva del mare;
ma poi in disparte, molto autorevolmente prego il sovrano Apollo, che partorì la bella chioma Latona:
"Ascoltami uccisore di Delfi e proteggi Crisa, località sacre al Dio, qualche volta ti ho fatto costruire un tempio e vi ho bruciato delle cosce grasse di capre e topi, ma compimi questo voto:
paghino gli Achei le mie lacrime con le tue frecce."
Pregando disse così: l'Apollo udì, e venne giù dalla cime del monte Olimpo, con il cuore pieno d'ira; egli scendeva come la notte.
Si collocò lontano dalle navi, e lanciò una freccia, creando un pauroso ronzio con il proprio arco d'argento.
Mirò prima sugli asini, poi sui cani più veloci, mirando e lanciando poi sugli uomini l'acuta freccia, e di continuo i roghi funebri ardevano fitti.
Aggiunto 14 secondi più tardi:
https://www.skuola.net/mitologia-epica/iliade-omero/parafrasi-proemio-iliade.html