L'infinito di leopardi

iva97Q
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare.









-Individua e scrivi i termini che appartengono al campo semantico della morta.

-Quali suggestioni produce la straordinaria immagine evocata dai due versi finali?

- Che effetto produce l'allitterazione della "a" nei vv. 4-8?

-Prova a fissare in poche righe ciò che sei in grado di immaginare mentre ti trovi in una situazione quotidiana regolata da vincoli rigidi.

Miglior risposta
{Zahra}
Domanda doppia, per la risposta vedi qui:
https://forum.skuola.net/italiano/l-infinito-di-leopardi-97833x-97832.html

Chiudo.
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