Letteratura ......10 pnt

io+te
spiegazione e parafrasi dell' capitolo di paolo e francesca

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Anthrax606
O animal grazïoso e benigno
che visitando vai per l'aere perso
noi che tignemmo il mondo di sanguigno,

Si rivolge a Dante "Animale ovvero essere grazioso e benigno che visiti l'inferno "aere perso" perché le anime che lo popolano sono quelle dei dannati, dei perduti, e noi dannati che abbiamo versato sangue ovvero peccato durante la nostra vita

se fosse amico il re de l'universo,
noi pregheremmo lui de la tua pace,
93 poi c'hai pietà del nostro mal perverso.

Se godessimo della grazia di Dio noi pregheremmo lui per te, visto che hai pietà di noi

Di quel che udire e che parlar vi piace,
noi udiremo e parleremo a voi,
96 mentre che 'l vento, come fa, ci tace.

Noi (ovverio Paolo, che però non parla, ed io) di diremo ciò che vuoi sapere mentre il vento dal quale siamo eternamente trasportati, ha temporaneamente smesso di tormentarci
Siede la terra dove nata fui
su la marina dove 'l Po discende
99 per aver pace co' seguaci sui.

Qui francesca si presenta: La costa lungo la quale sono nata è in qulla zona in cui il Po giunge al termine del suo corso (i seguaci sui sono gli affluenti)
Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui de la bella persona
102 che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.

L'amore che infiamma velocemente i cuori gentili (nel senso che gli stilnovisti davano al termine), infiammo Paolo (costui) appena mi vide, cioè quando vide il mio corpo che mi fu sottratto (perché venne uccisa) in un modo che ancora oggi mi addolora

Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
105 che, come vedi, ancor non m'abbandona.

L'amore per il quale nessuno che sia amato può non riamare a sua volta (ovvero, visto che lui mi amava io non potevo che amarlo a mia volta), fece sì cge mi innamorassi talmente di lui che come vedi continuo ad amarlo anche adesso.
Amor condusse noi ad una morte:
Caina attende chi a vita ci spense».
108 Queste parole da lor ci fuor porte.

Amore fu la causa della nostra morte (una è latino unus: una sola, comune...) Caina (il cerchio più profondo dell'inferno) attende chi ci uccise. Queste furono le parole che Francesca e Paolo ci indirizzarono

Quand'io intesi quell'anime offense,
china' il viso e tanto il tenni basso,
111 fin che 'l poeta mi disse: «Che pense?»

Qui mi pare inutile... è così facile!
Quando rispuosi, cominciai: «Oh lasso,
quanti dolci pensier, quanto disio
114 menò costoro al doloroso passo!»

Quando cominciai a parlare io dissi (a virgilio)i: Quanti dolci pensieri, quanto desiderio condusse costoro all'inferno

Poi mi rivolsi a loro e parla' io,
e cominciai: «Francesca, i tuoi martìri
117 a lagrimar mi fanno tristo e pio.

Poi mi rivolsi ai due amanti e dissi "Francesca (il poeta ha capito che gli aveva parlatoperchéè la vicenda era nota), le tue sofferenze mi fanno intristire e piangere

Ma dimmi: al tempo d'i dolci sospiri,
a che e come concedette Amore
120 che conosceste i dubbiosi disiri?»

ma dimmi quando eravate in vita e innamorati, come accadde che l'uno dicesse all'altro dei sentimenti che provavate (dubbiosiperchéè non ancora detti)
E quella a me: «Nessun maggior dolore
che ricordarsi del tempo felice
123 ne la miseria; e ciò sa 'l tuo dottore.

Francesca risponde: non c'è nulla di peggio che ricordarsi dei tempi felici quando si è nel dolore. E virgilio capisce bene questo fatto

Ma s'a conoscer la prima radice
del nostro amor tu hai cotanto affetto,
126 dirò come colui che piange e dice.

Ma se vuoi sapere con tanta forza l'origine del nostro amore, io piangerò ma ti racconterò tutto

Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse:
129 soli eravamo e sanza alcun sospetto.

Per diletto un giorno leggevamo insieme la storia di Lancillotto e Ginevra e di come Lancillotto si fosse innamorato di lei, moglie del suo re. Eravamo soli e non sospettavamo i sentimenti reciproci
Per più fïate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
132 ma solo un punto fu quel che ci vinse.

Più volte quella lettura ci spinse a guardaci e ci fece impallidire, ma solo un punto fu quello che ci vinse
Quando leggemmo il disïato riso
esser basciato da cotanto amante,
135 questi, che mai da me non fia diviso,

Quando leggemmo del bacio di lancillotto alla bocca di ginevra, Paolo, che eternamente sarà legato a me, mi baciò tremando

Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse:
138 quel giorno più non vi leggemmo avante».

Galeotto fu il libro e chi lo scrisse da quel giorno non leggemmo più oltre (ovviamenteperchéè facevano altro !!!) : ) Ops Galeotto è il personaggio che nel ciclo bretone favorisce l'amore tra La

fonte: yahoo

ciaooo :hi
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