Lettera di manzoni a cesare d'azeglio

sintesi della lettera a cesare d'azeglio

Risposte
Jessica93
Lettera Sul romanticismo al Marchese Cesare D'Azeglio
Si divide in due parti: in una polemizza apertamente contro i classicisti ("Per i romantici è impossibile parlare del falso riconosciuto per la sola ragione che altri l'hanno stimato per vero; i classicisti oppongono che levando la mitologia si spogli la poesia di immagini [...]"); nella seconda parte Manzoni propone idee sul romanticismo, esamina criticamente le nuove teorie e le difende con una formula sintetica che pone "L'utile per scopo, il vero per soggetto e l'interessante per mezzo."

In questo discorso Manzoni rovescia le concezioni che sorreggevano la Lettre à monsieur Chauvet sur l'unité de temps et de lieu dans la tragédie. Giudica negative tutte le opere non fondate esclusivamente sul vero (compreso quindi il suo romanzo) e riconosce legittimità morale solo alla storiografia.

Dialogo nel quale Manzoni afferma che lo scrittore non deve "creare" né "inventare" nulla, ma limitarsi a cercare di rappresentare in modo veritiero la realtà creata da Dio.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.