La quadratura del cerchio di a.k.dewdney
qualcuno riesce a trovare delle informazioni su questo libro, riassunto,commenti,qualsiasi cosa.. è un libro davvero difficile e un piccolo aiuto per la relazione mi farebbe molto comodo.
Risposte
Ci sono -in Matematica e in Fisica- problemi che non ammettono una soluzione: non si può produrre il moto perpetuo, non si può viaggiare a velocità superiore a quella della luce, così come non si può costruire con riga e compasso un quadrato che abbia area esattamente uguale a quella di un cerchio dato.
Questi "limiti" della scienza non sono peraltro "smacchi" per la nostra ragione, ma piuttosto sono come "i no che aiutano a crescere". Sono ostacoli non sormontabili e non aggirabili che, in realtà, ci dicono molto di come è fatto il mondo e di come funzionano il nostro linguaggio, i nostri sistemi simbolici di rappresentazione.
Ovunque ci sono limiti, alcuni naturali, altri convenzionali: gli esseri umani non possono volare con i loro soli mezzi, nel gioco della briscola il due non può battere l'asso.
Questo libro riguarda i limiti che si ergono come pareti granitiche attorno alle nostre imprese scientifiche e tecnologiche.
Sono i problemi, nella matematica e nella fisica, che non ammettono una soluzione: non si può produrre il moto perpetuo, non si può viaggiare a velocità superiore a quella della luce, così come non si può costruire con riga e compasso un quadrato che abbia area esattamente uguale a quella di un cerchio dato, e, in tutte le teorie matematiche abbastanza potenti, esistono teoremi (cioè affermazioni vere) non dimostrabili.
Questi "limiti" della scienza non sono peraltro "smacchi" per la nostra ragione, ma piuttosto sono come "i no che aiutano a crescere", ostacoli non sormontabili e non aggirabili che, in realtà, ci dicono molto di come è fatto il mondo, di come siamo fatti noi esseri umani e di come funzionano il nostro linguaggio, i nostri sistemi simbolici di rappresentazione, l'impresa scientifica.
Gli autori
A. K. Dewdney ce lo racconta con arguzia, con quel piglio che ne ha fatto uno dei "columnist" più apprezzati della rivista "Scientific American" (la rubrica, che ha tenuto per otto anni, nella versione italiana su "Le Scienze" si chiamava "(Ri)creazioni al computer").
Autore di vari libri di successo su argomenti matematici e scientifici, tra cui Il planiverso (tradotto in italiano da Bollati Boringhieri, 2003), Dewdney ha insegnato per trent'anni al Dipartimento di computer science della University of Western Ontario e alla University of Waterloo, dove nel 1996 è diventato "professore aggiunto" di biologia.
Ho trovato solo questo mi dispiace...
buon lavoro
:hi
Questi "limiti" della scienza non sono peraltro "smacchi" per la nostra ragione, ma piuttosto sono come "i no che aiutano a crescere". Sono ostacoli non sormontabili e non aggirabili che, in realtà, ci dicono molto di come è fatto il mondo e di come funzionano il nostro linguaggio, i nostri sistemi simbolici di rappresentazione.
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Ovunque ci sono limiti, alcuni naturali, altri convenzionali: gli esseri umani non possono volare con i loro soli mezzi, nel gioco della briscola il due non può battere l'asso.
Questo libro riguarda i limiti che si ergono come pareti granitiche attorno alle nostre imprese scientifiche e tecnologiche.
Sono i problemi, nella matematica e nella fisica, che non ammettono una soluzione: non si può produrre il moto perpetuo, non si può viaggiare a velocità superiore a quella della luce, così come non si può costruire con riga e compasso un quadrato che abbia area esattamente uguale a quella di un cerchio dato, e, in tutte le teorie matematiche abbastanza potenti, esistono teoremi (cioè affermazioni vere) non dimostrabili.
Questi "limiti" della scienza non sono peraltro "smacchi" per la nostra ragione, ma piuttosto sono come "i no che aiutano a crescere", ostacoli non sormontabili e non aggirabili che, in realtà, ci dicono molto di come è fatto il mondo, di come siamo fatti noi esseri umani e di come funzionano il nostro linguaggio, i nostri sistemi simbolici di rappresentazione, l'impresa scientifica.
Gli autori
A. K. Dewdney ce lo racconta con arguzia, con quel piglio che ne ha fatto uno dei "columnist" più apprezzati della rivista "Scientific American" (la rubrica, che ha tenuto per otto anni, nella versione italiana su "Le Scienze" si chiamava "(Ri)creazioni al computer").
Autore di vari libri di successo su argomenti matematici e scientifici, tra cui Il planiverso (tradotto in italiano da Bollati Boringhieri, 2003), Dewdney ha insegnato per trent'anni al Dipartimento di computer science della University of Western Ontario e alla University of Waterloo, dove nel 1996 è diventato "professore aggiunto" di biologia.
Ho trovato solo questo mi dispiace...
buon lavoro
:hi
Docente di spicco alla Western Ontario University, dove ha insegnato computer science per oltre trent’anni, prolifico autore di libri e articoli che spaziano dall’informatica alla matematica, ma anche biologo conservazionista per vocazione e sentimento, in ogni suo libro Dewdney riesce sempre a fornire stimoli e spunti di riflessione. Con La quadratura del cerchio aggiunge un altro importante tassello alla sua opera di alta divulgazione, mostrando che ci sono cose che non riusciremo mai a fare o a conoscere. Qui Dewdney esamina a fondo otto esempi presi da scienze induttive, come la fisica e l’astronomia, e da una deduttiva, la matematica. Partendo da aneddoti ed esempi pratici ci dimostra perché la quadratura del cerchio è un’utopia, viaggiare più veloce della luce un sogno irrealizzabile, costruire macchine dotate di moto perpetuo un’assurdità, prevedere il comportamento di sistemi caotici o calcolare determinate funzioni una sfida insuperabile. E persino perché non possiamo dimostrare teoremi che pure sembrano funzionare o perché prevedere la posizione o la velocità di una particella elementare è impossibile. Si tratta di questioni su cui si sono arrovellati fior di scienziati e dilettanti entusiasti restii ad ammettere che queste impossibilità sono intrinseche del mondo in cui viviamo e del ragionamento che intorno a esso l’uomo ha costruito.
già.. il mio prof è un genio nel trovare libri introvabili.. ok,non importa francy, grazie lo stesso x il tentativo!
guarda on line nn si trova nulla, ho trovato solo il testo integrale e il riassuntino che sta dietro alla copertina. ma nn credo possa servirti a qualcosa!