La poetica del manzoni

Vanessa <3

La poetica del manzoni riassunta in questa frase : L'utile per iscopo, il vero per soggetto, l'interessante per mezzo


Risposte
Francy1982
Questa frase appare nella lettera del Manzoni a Cesare d'Azeglio quando parla del Romanticismo. Manzoni sottolinea come nel sistema romantico si possono distinguere due parti
1. la negativa = che esclude la mitologia e la servile imitazione dei classici.
2. la positiva = è quella che si riferisce alla frase che hai messo ovvero è quella che si propone "l'utile per iscopo, il vero per soggetto, l'interessante per mezzo".
Cosa significa questa frase:
- l'utile per iscopo = significa che la poesia romantica deve aiutare a migliorare lo spirito e farlo crescere sempre di più, rappresentando le passioni mediante un processo psicologico dal quale poi ne deriva un insegnamento di tipo morale.
- il vero per soggetto = significa che il diletto più nobile trova origine dalla verità, e per verità Manzoni intende dare una rappresentazione, vera e reale dell'uomo
- l'interessante per mezzo = significa che per rendere la poesia romantica interessante si devono scegliere argomenti che possano piacere a tutte le classi sociali in modo che possa avere una funzione educatrice su una larga scale di persone

coltina
http://www.digila.it/public/iisbenini/transfert/Bernazzani/4B%20Mercurio/Materiale/CD_158Utile,vero,dilettevole.pdf
da:http://www.ntacalabria.it/immagini/cultura/alessandro_manzoni.htm

La poetica di Manzoni si può in definitiva riassumere con la formula:”l’utile per iscopo, il vero per soggetto, l’interessante per mezzo”. L’arte insomma deve avere per fine l’utilità morale e pratica degli uomini; deve fondarsi sul vero storico e sulla realtà; deve servirsi di una materia e di argomenti che interessi il maggior numero possibile di persone. Adesione psicologica e morale alla realtà e riflessione critica su di essa, sono i principi fondamentali dell’ etica morale e letteraria di Manzoni: solo un uomo dal “forte sentire” è capace di farlo. Infatti,ogni grande opera sia in versi che in prosa è il frutto dell’unione tra meditazione e sentimento, tra ragione e istinto. Manzoni pone quindi i termini della propria poetica e della propria vita morale ai quali resterà sempre fedele: “…il santo Vero \ mai non tradir: né proferir mai verbo, \ che plauda al vizio, o la virtù derida”.
Compare inoltre il rifiuto delle regole letterarie: le tradizioni e le norme (per esempio quelle delle unità teatrali) creano situazioni convenzionali e personaggi fittizi, cioè un mondo più povero e limitato. La realtà è, secondo il Manzoni, infinitamente più ricca di ogni formula; per cui la rappresentazione della vita, se obiettiva ed integrale, è insieme, in sommo grado, poetica ed educativa


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