La malaria di verga-analisi del testo
ciao a tutti. non riesco a rispondere a questa domanda relativa al brano la malaria di verga:
spiega la funzione delle descrizioni nella novella e il loro rapporto con le vcende narrate.
grazie
spiega la funzione delle descrizioni nella novella e il loro rapporto con le vcende narrate.
grazie
Risposte
mmm...questa non è la novella che dicevo io...quella che dici tu è "la roba"
mmm. mi dispiace posso dirti solo che Verga in questa novella rivive la vicenda di Bronte dopo la rivolta della povera gente che voleva dividere le terre dei ricchi, alcuni sventolavano un fazzoletto rosso dal campanile e altri gridavano nella piazza più grande la parola "Libertà". Don Antonio fu ucciso mentre cercava di fuggire e mentre passava a miglior vita si chiedeva perché lo stessero facendo. Anche il reverendo anche supplicava di non essere ucciso. Don Paolo fu ucciso davanti casa, sotto gli occhi della moglie che aspettava un po' di minestra da suo marito per sfamare i cinque figli. Neddu, il figlio del notaio, fu ucciso nel modo più terribile possibile, infatti era ancora cosciente quando gli fu vibrato il colpo finale. Egli era già ferito quando ...Un viandante, che andava lungo il biviere di Lentini, per ingannare la noia del viaggio chiese ad un uomo: "Di chi è qui?", "Di Mazzarò!".
Proseguendo per quella strada vide una fattoria con depositi grandi come chiese, uliveti dove il raccolto dura fino a marzo e poi vigneti, aratri, mandrie: tutta roba di Mazzarò. Pareva che Mazzarò fosse il padrone di tutto il mondo. Mazzarò era un uomo molto piccolo che di grosso aveva solo la pancia, era ricchissimo ma mangiava solo due soldi di pane al giorno; l’unico suo vanto era...Il narratore guardando un focolare si rammenta un altro focolare visto. Davanti a questo caminetto ci sono delle ragazze che si asciugavano i vestiti bagnati dalla raccolta di olive avvenuta sotto la pioggia. Una delle ragazze è particolarmente triste, Nedda, perché la madre è molto ammalata. I soldi guadagnati dalla raccolta vengono portati alla madre..
Proseguendo per quella strada vide una fattoria con depositi grandi come chiese, uliveti dove il raccolto dura fino a marzo e poi vigneti, aratri, mandrie: tutta roba di Mazzarò. Pareva che Mazzarò fosse il padrone di tutto il mondo. Mazzarò era un uomo molto piccolo che di grosso aveva solo la pancia, era ricchissimo ma mangiava solo due soldi di pane al giorno; l’unico suo vanto era...Il narratore guardando un focolare si rammenta un altro focolare visto. Davanti a questo caminetto ci sono delle ragazze che si asciugavano i vestiti bagnati dalla raccolta di olive avvenuta sotto la pioggia. Una delle ragazze è particolarmente triste, Nedda, perché la madre è molto ammalata. I soldi guadagnati dalla raccolta vengono portati alla madre..
mmm...questo lo avevo visto anche io. è il riassunto della novella...non hai idea neanche tu per come rispondere?
Leggi un po' questo se puoi prendere qualcosa che ti possa aiutare...
La malaria entra nelle ossa, camminando lungo le strade polverose di Lentini, Francofonte e PaternÚ. Alla sera, in questi paesi, si vedono persone sedute davanti la porta di casa, con il fazzoletto in testa o delle donne che allattano bambini che non si sa ancora se cresceranno e come cresceranno. Se qualcuno muore lo si carica nel carretto del fieno oppure su un asino e lo si porta nella chiesetta solitaria, come nel caso di Massaro Croce che da trentíanni inghiottiva solfato e decotto di eucalipto per curarsi. Compare Carmine aveva perso cosÏ i suoi cinque figli: tre maschi in et‡ da lavoro e due femmine. Dopo che i figli si erano ammalati Carmine non spendeva pi˘ soldi per le medicine ma andava a pesca e preparava i suoi piatti migliori per stimolare líappetito del malato. Fra i figli di Carmine líultimo a morire aveva una forte paura della morte che una notte si buttÚ nel lago. Cíera chi della malaria era guarito senza prendere le medicine, come Cirino lo scimunito. Cirino non aveva una casa ma sostava sempre davanti a Valsavoia perchÈ la strada era trafficata e molta gente gli dava due centesimi. Líunico nemico di Cirino fu la ferrovia perchÈ la gente ormai non percorreva pi˘ la strada. La ferrovia portÚ la rovina anche allíoste. Gli affari andavano bene, tanto che egli aveva avuto quattro mogli, tutte morte per malaria, fatto che gli aveva procurato il soprannome di "Ammazzamogli", ma con la costruzione della linea ferroviaria nessuno si fermava pi˘ allíosteria: líunico cliente era il cantoniere. Alla sera, quando líoste vedeva passare il treno carico di gente pensava: "Per certa gente non esiste la malaria". Quando non potÈ pagare líaffitto il padrone lo mandÚ via e líoste trovÚ lavoro nella ferrovia. Stanco ormai di correre su e gi˘ per le rotaie vedeva il treno passare con le sue luci e i sedili imbottiti, e lui, seduto su una panchina, pensava: "Per questi qui non cíË proprio la malaria!".
La malaria entra nelle ossa, camminando lungo le strade polverose di Lentini, Francofonte e PaternÚ. Alla sera, in questi paesi, si vedono persone sedute davanti la porta di casa, con il fazzoletto in testa o delle donne che allattano bambini che non si sa ancora se cresceranno e come cresceranno. Se qualcuno muore lo si carica nel carretto del fieno oppure su un asino e lo si porta nella chiesetta solitaria, come nel caso di Massaro Croce che da trentíanni inghiottiva solfato e decotto di eucalipto per curarsi. Compare Carmine aveva perso cosÏ i suoi cinque figli: tre maschi in et‡ da lavoro e due femmine. Dopo che i figli si erano ammalati Carmine non spendeva pi˘ soldi per le medicine ma andava a pesca e preparava i suoi piatti migliori per stimolare líappetito del malato. Fra i figli di Carmine líultimo a morire aveva una forte paura della morte che una notte si buttÚ nel lago. Cíera chi della malaria era guarito senza prendere le medicine, come Cirino lo scimunito. Cirino non aveva una casa ma sostava sempre davanti a Valsavoia perchÈ la strada era trafficata e molta gente gli dava due centesimi. Líunico nemico di Cirino fu la ferrovia perchÈ la gente ormai non percorreva pi˘ la strada. La ferrovia portÚ la rovina anche allíoste. Gli affari andavano bene, tanto che egli aveva avuto quattro mogli, tutte morte per malaria, fatto che gli aveva procurato il soprannome di "Ammazzamogli", ma con la costruzione della linea ferroviaria nessuno si fermava pi˘ allíosteria: líunico cliente era il cantoniere. Alla sera, quando líoste vedeva passare il treno carico di gente pensava: "Per certa gente non esiste la malaria". Quando non potÈ pagare líaffitto il padrone lo mandÚ via e líoste trovÚ lavoro nella ferrovia. Stanco ormai di correre su e gi˘ per le rotaie vedeva il treno passare con le sue luci e i sedili imbottiti, e lui, seduto su una panchina, pensava: "Per questi qui non cíË proprio la malaria!".