La droga

simona 96
la droga

Risposte
carlotta sara
http://www.interruzioni.com/droga.htm

ami!
https://www.skuola.net/temi-saggi-svolti/temi/droga.html vedi qua :hi

MarcoMelissa
Droga è un termine che indica in senso generale sostanze di origine naturale o sintetizzate in laboratorio aventi proprietà non comuni, normalmente intese in relazione all'organismo umano. Nel linguaggio comune sono dette droghe:
sostanze utilizzate nella preparazione di cibi per dare un sapore particolare (spezie);
sostanze che provocano alterazioni della percezione della realtà e/o dello stato di coscienza (stupefacenti), o in grado di incidere sulle prestazioni e/o capacità psico-fisiche, e che spesso inducono forme di dipendenza fisica o psicologica. Nel linguaggio scientifico per droga si intende una parte di vegetali, animali o minerali contenente sostanze dotate di attività farmacologica insieme ad altre inerti. Le sostanze capaci di produrre effetti farmacologici sono dette principi attivi. Le droghe si dicono organizzate quando costituite da una struttura funzionale cellulare di un vegetale o di un animale; non organizzate quando formate da un succo o un secreto emesso spontaneamente o ottenuto attraverso varie tecniche. Esempi di droghe organizzate sono: radici, cortecce, foglie, fiori, frutti, semi, sangue; esempi di droghe non organizzate sono i succhi, i secreti, le resine, i lattici, gli oli, le essenze. Ciaooo =)

dolce_salentina94
Nella società attuale ci sono vari tipi di tossicodipendenza, tra cui il tabagismo, l’alcolismo e le sostanze stupefacenti. Le prime due sono ormai legalizzate e di esse, pensando erroneamente che non facciano male alla salute, se ne parla poco o quasi per niente. Ma la forma di tossicodipendenza più pericolosa è quella dalla droga di cui il mondo dei giovani fa grande uso.
La droga è una sostanza altamente pericolosa che può provocare danni irreparabili all’organismo (in particolare al sistema nervoso) o addirittura il decesso. Le droghe si dividono in due categorie: droghe leggere e droghe pesanti.
Si comincia dal gradino più basso, quello delle droghe leggere, che comprende la marijuana e l’hashish. Entrambe sono assunte attraverso il fumo (in gergo giovanile “spinello”), molti sono quelli che cominciano per "scherzo" e che poi si ritrovano nell'interminabile tunnel della droga da cui è difficilissimo uscire.

Dalla marjijuana all'hashish si passa poi man mano alle droghe pesanti e più costose come l'eroina, la cocaina e l'ecstasy, ancor più pericolose perché unite ad altre sostanze chimiche, cancerogene e nocive per la salute. Le droghe pesanti possono essere assunte per inalazione o per via orale: alcune di esse si trovano anche in pasticche, ecco perchè un cocktail preso in discoteca il sabato sera può diventare micidiale. Non è molto difficile, infatti, sciogliere una pasticca e farla bere ad un amico. Molto spesso i ragazzi che vengono sorpresi a fumare una sigaretta di marijuana o hashish non vengono puniti come si dovrebbe dalle autorità perché si pensa che un semplice spinello non possa fare nulla. A mio parere credo, invece, che sia sbagliato dare il titolo di “leggere” a questo tipo di droghe perché sono proprio esse il trampolino di lancio verso il mondo della tossicodipendenza. Molteplici sono i motivi che inducono i giovani a drogarsi: innanzitutto colpevole può essere lo stesso gruppo. Infatti, per non perdere le “false amicizie” un ragazzo si fa trascinare dai compagni facendo le cose che gli chiedono. Spesso si accetta per non restare fuori dal gruppo o per non far pensare agli altri di essere più debole. Un altro motivo che attrae i giovani verso queste sostanze è la voglia di provare nuove esperienze e nuove emozioni.
Le droghe, in generale, provocano sensi di euforia e fanno vedere un mondo senza problemi, perciò parecchi giovani ne fanno un uso quasi sistematico. Nell’adolescenza, in particolare, spesso si ha paura di crescere e di entrare nel “mondo degli adulti” considerato pauroso e tanto pieno di problematiche e responsabilità; per questo alcuni ragazzi vedono nelle sostanze stupefacenti un rifugio sicuro dalla veloce crescita. Anche la mancanza di dialogo con i propri genitori, familiari, amici e il conseguente isolarsi dalla società circostante può portare il ragazzo ad avvicinarsi sempre più alla realtà della droga credendo che essa possa essere l’unico punto di riferimento e l'unica fonte di aiuto.
Il tossicodipendente o più volgarmente il “drogato”, che considero a tutti gli effetti un malato, può essere curato in tanti modi. Oltre alle comunità di riabilitazione, dove si distrae con attività ricreative, il ragazzo tossicodipendente può risolvere il suo problema innanzitutto allontanandosi dal gruppo che lo ha indotto a fare uso di quelle sostanze e ripristinando il dialogo con i familiari che possono dare una grande mano ad uscire dalla tossicodipendenza. Per combattere questo fenomeno svolgono un ruolo molto importante l’informazione e la prevenzione. I mass-media, infatti, dovrebbero divulgare non solo notizie di cronaca, ma anche fornire informazioni sulle conseguenze e sugli effetti negativi degli stupefacenti. Anche la scuola, nel suo piccolo, dovrebbe discutere di più su questi argomenti, facendo riflettere i ragazzi su ciò che provoca la droga. E infine, dovrebbe essere il governo con le proprie leggi ad esercitare il mezzo di combattimento più efficace: bisognerebbe costituire punizioni e pene più pesanti, non tanto verso i tossicodipendenti, ma verso gli spacciatori che, ogni anno sempre più, distruggono famiglie intere.

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