La capra
parafrasi la capra di umberto saba? urgente....
grazie in anticipo!!!
grazie in anticipo!!!
Risposte
Ho parlato con una capra. Era legata in un prato ed era sola. Aveva appena mangiato, era bagnata per la pioggia e belava.
Il suo belato mi sembrava fosse solidale con il mio dolore. E io ho risposto, prima per scherzo, poi perchè il dolore è eterno, ha una voce sola ed è uguale per tutte le creature.
Sentivo questa voce gemere nel verso di una capra solitaria.
In una capra dal viso dimile a quello degli ebrei (per via della barbetta forse) sentivo il lamento di tutti i mali, di tutte le vite.
spero vi basti la parafrasi..... queste note sono buone:
v. 1 "Ho parlato a una capra": inizio forzato ed insieme naturalissimo. In effetti parlare a una capra è un'azione a dir poco insolita; eppure la semplicità e l'immediatezza dell'enunciato fa sembrare il fatto del tutto ovvio. Per questo il lettore è, insieme, attratto e incuriosito, sorpreso e divertito.
v. 2 "uguale": sempre uguale a se stesso, cioè uniforme e monotono.
v. 3 "fraterno": simile, affine.
v. 4 "celia": scherzo.
v. 5 "il dolore... non varia": il dolore è uguale per tutte le creature (è indubbiamente l'affermazione centrale della poesia.
v. 6 "sentiva": sentivo (come al v. 12).
v. 7 "viso semita": il muso della capra, incorniciato dalla barbetta, ricorda al poeta i tratti tipici di un volto ebraico. La critica ritiene che qui Saba alluda alla condizione di sofferenza e persecuzione degli ebrei; ma il poeta ha negato questa allusione, sostenendo che si tratta di "un verso prevalentemente visivo... Un colpo di pollice impresso nella creta per modellare una figura".
v. 8 "querelarsi": lamentarsi.
v. 9 "ogni... vita": la ripresa anaforica serve ad accomunare i termini "male" e "vita" (nel senso di "essere vivente";), sottolineando la sconsolata visione dell'esistenza espressa dal poeta.
da http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20100212103008AA0RcdJ
Il suo belato mi sembrava fosse solidale con il mio dolore. E io ho risposto, prima per scherzo, poi perchè il dolore è eterno, ha una voce sola ed è uguale per tutte le creature.
Sentivo questa voce gemere nel verso di una capra solitaria.
In una capra dal viso dimile a quello degli ebrei (per via della barbetta forse) sentivo il lamento di tutti i mali, di tutte le vite.
spero vi basti la parafrasi..... queste note sono buone:
v. 1 "Ho parlato a una capra": inizio forzato ed insieme naturalissimo. In effetti parlare a una capra è un'azione a dir poco insolita; eppure la semplicità e l'immediatezza dell'enunciato fa sembrare il fatto del tutto ovvio. Per questo il lettore è, insieme, attratto e incuriosito, sorpreso e divertito.
v. 2 "uguale": sempre uguale a se stesso, cioè uniforme e monotono.
v. 3 "fraterno": simile, affine.
v. 4 "celia": scherzo.
v. 5 "il dolore... non varia": il dolore è uguale per tutte le creature (è indubbiamente l'affermazione centrale della poesia.
v. 6 "sentiva": sentivo (come al v. 12).
v. 7 "viso semita": il muso della capra, incorniciato dalla barbetta, ricorda al poeta i tratti tipici di un volto ebraico. La critica ritiene che qui Saba alluda alla condizione di sofferenza e persecuzione degli ebrei; ma il poeta ha negato questa allusione, sostenendo che si tratta di "un verso prevalentemente visivo... Un colpo di pollice impresso nella creta per modellare una figura".
v. 8 "querelarsi": lamentarsi.
v. 9 "ogni... vita": la ripresa anaforica serve ad accomunare i termini "male" e "vita" (nel senso di "essere vivente";), sottolineando la sconsolata visione dell'esistenza espressa dal poeta.
da http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20100212103008AA0RcdJ