Italo Calvino, le città invisibili

CelticHarp
Ciao domani devo esporre alla classe le città invisibili di calvino ma non ci ho capito molto...
potreste illuminarmi su
-perchè Calvino scrive qst libro
-temi principali
-metafore
-parti importanti
Grazie mille!!!

Risposte
inter219
Ciao!! Allora cercando ho trovato un po' di spunti:
Il perché
I temi e le parti importanti
Le metafore sono tratte da: Qui
E sono --->


Vota come migliore risposta se ti è stata d'aiuto!!
Ciaoo!

raga99
Vedi cosa trovi qui:

Pubblicato nel 1972, Le città invisibili è un romanzo di Italo Calvino in cui l'autore ricorre alla tecnica della letteratura combinatoria.

Trama e personaggi
Protagonista è Marco Polo che, alla corte di Kublai Khan, fornisce attraverso i suoi dispacci al Sovrano, le descrizioni delle città che vengono toccate dai suoi viaggi all'interno dello sterminato Impero: in queste narrazioni parla degli uomini che le hanno costruite, della forma della città, delle relazioni tra la gente che le popola e la forma architettonica delle città stesse. Queste città però esistono solo nella mente del viaggiatore veneziano: Marco Polo infatti le descrive ora nei più minuziosi dettagli, ora valutando l'insieme, ma sempre guardando dove tutti gli altri non guardano, verso dettagli che ad altri paiono invisibili. Le città di cui Marco Polo racconta sono intese come mondi conchiusi: le città invisibili infatti non entrano in relazione tra loro. Grazie al racconto è Marco Polo stesso che le "crea" mentre le racconta, così come per Calvino lo scrittore "crea" i mondi di cui tratta. Le città invisibili è infatti un romanzo metanarrativo, in quanto porta il lettore a riflettere sui meccanismi stessi della scrittura.

Temi
Numerosissimi gli spunti che il romanzo offre; anzitutto il rapporto che corre tra lo Straniero e la terra straniera in cui si trova. Altro tema interessante è quello, doppio, della comunicazione e del linguaggio: Marco Polo ha infatti difficoltà, inizialmente, a parlare la lingua del Monarca e così si esprime a gesti e versi per descrivere le città visitate. Successivamente Marco Polo, imparata la lingua, si esprime in maniera più fluida, eppure sentirà la maggior difficoltà di esprimersi in un modo in qualche modo mediato e non più diretto. Altro punto di riflessione è il rapporto tra il Sovrano e l'idea di ordine che egli stesso cerca di realizzare sulle terre dei suoi domini: il Khan ora è terrorizzato dalla vastità del suo impero e dalla impossibilità di poter dettare un ordine, ora è rassicurato dall'equilibrio degli opposti che in esso si muovono. Altro tema costante nel testo, è il rapporto tra Marco Polo e il Gran Khan, che sottintende la dialettica contemporanea tra media e fruitore: il Khan ascoltando i racconti di Marco, pur amando il modo col quale Marco Polo racconta, non sa se credere o meno alle sue parole, e non sa fino a che punto la sottigliezza del suo Messo sfoci nella pura invenzione. Si può anche notare che, seppur ambientato all'epoca di Marco Polo, nel romanzo sono presenti numerosi riferimenti ad elementi del mondo contemporaneo, come città (Los Angeles, per dirne una) e strutture (ad esempio aeroporti) che all'epoca non esistevano.

Struttura
Il gioco combinatorio risulta dalla struttura del romanzo: Ogni capitolo è introdotto e chiuso da un dialogo tra Marco Polo e Kublai Khan, che ne forma la cornice. All'interno dei nove capitoli, i soggetti si ripetono in un gioco combinatorio. Le 55 città hanno tutte un nome di donna di derivazione classicheggiante.

http://it.wikipedia.org/wiki/Le_citt%C3%A0_invisibili

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