Italiano:Leopardi

starlet06
Chi sa dirmi quali sono i temi fondamentali che leopardi tratta nella sua opera "canto notturno di un pastore errandte"? e quali di questi li ritroviamo anche in altri testi dello stesso autore?


Grazie

Risposte
ilvignettificio
Ti posso indicare un archivio di testi di autori classici della letteratura italiana:

http://illeopardi.interfree.it/index.html

Spero possa venirti utile.

Francy1982
Ho provato a fartelo io:
1. infelicità genere umano
2. Tutte le persone ricche povere letterate o meno si pongono le stesse domande sulla vita, interrogativi che pronunciati da un pastore assumono una forza primordiale e assoluta
3. Noia = male
4. qualsiasi forma della vita è un male = dapprima gli uccelli sembrano essere migliori dell'uomo ma poi capisce che nn è così
5. Leopardi parla di un paesaggio remoto che nn consoce diverso da quello a lui familiare di Recanati, il paesaggio della poesia è dominato dalla luna e caratterizzato dalle zone desertiche: " v.61 solinga, eterna peregrina ; v.72 tacito , infinito andar del tempo ; v.87 l’aria infinita ,e quel profondo infinito seren ; v.88 questa solitudine immensa. Questo moduli suggeriscono il senso di un “infinito” , in cui sembra dolce naufragare , anche se soggetto a quella legge di patimento e di morte dalla quale gli uomini sono oppressi. L’andamento del canto sembra voler riprodurre quello di una litania religiosa o di una antichissima nenia. Tra gli elementi che creano tale impressione si pone la sintassi volutamente semplice, che solo in due passi tesi verso una conclusione fortemente negativa colloca il verbo in fondo al periodo. Fitta è la trama di ripetizioni : v.1 che fai…che fai ; vv. 1,16,18 dimmi…Dimmi…dimmi ; vv. 1,16 luna…luna ; di rime : vv.1-3 fai/ vai ; vv. 5,7 paga/ vaga ; vv.. 6,8 calli / valli ; di assonanze : vv. 3,4 Sorgi / posi ; vv. 12,13 vede / erbe ; di allitterazioni : vv.16,19 vale…vita…vostra vita a voi…ove…vagar mio breve .
La rima costante in -ale che conclude in tutte le strofe l’allocuzione alla luna e nella quinta strofa al gregge , spesso sottolinea sentenze che suonano come proprie di una sapienza antica : vv. 37,38 tale / è la vita mortale ; v.104 a me la vita è male ([url=http://209.85.135.104/search?q=cache:60WMSGOE6F4J:spazioinwind.libero.it/solegemello/leopardi.html+canto+notturno+di+un+pastore+errante&hl=it&ct=clnk&cd=3&gl=it]cit[/url])"

Petrarca riprende l'immagine del vecchio

paraskeuazo
Spostato in altre materie

Questa discussione è stata chiusa