Io non ho paura (47560)

fioro97
scusate raga mi potreste fare il riassunto del capitolo 1 del libro di nicolò ammaniti io non ho paura??
grazie in anticipo
ciaoo :thx

Risposte
Bambolaaaa
RIASSUNTO: Siamo nella campagna italiana del Sud, in un piccolissimo paese, Acqua Traverse, composto da "quattro case in tutto". Quattro case tra i campi di grano, nell’estenuante estate del 1978; i ragazzini sono a casa: la scuola è chiusa per le vacanze estive. È una piccola banda di bambini quella che si aggira nei campi di Acqua Traverse, hanno età che varia dai 5 ai 12 anni. Michele è uno di questi ed è la voce narrante che ci racconta questa storia, di quando aveva nove anni. Suo padre, un camionista che vuole cambiare vita, sua madre casalinga molto bella e corteggiata e la sorellina Maria, la più piccola. Tra i giochi organizzati insieme per passare il tempo vi erano anche lunghe pedalate nella campagna, alla ricerca di forti emozioni. Una di queste "escursioni" porta Michele all'interno di una casa abbandonata e diroccata che la "banda" non aveva mai visto, lontana dal paese, dietro una gran collina. All'interno di questo edificio pericolante avverrà l'incontro con un personaggio decisivo della storia, un coetaneo che era stato rapito dai grandi del paese, compresi i genitori del protagonista, e seppellito vivo in un buco. Da quel giorno a seguire i due ragazzi iniziano a fare amicizia, incontrandosi di nascosto e parlando, a volte, di cose assurde. Tra i ragazzini del paese Michele aveva un grande amico: Salvatore. Michele scopre la tresca dei grandi e la confida a Salvatore... ma la sua fiducia viene tradita! Salvatore spiffera la storia al prepotente del paese, Felice, in cambio di un giro in macchina. Michele viene scoperto da Felice, durante una visita a Filippo, e deve giurare al padre che non l’avrebbe più rivisto. Per Michele non è facile cancellare così un’amicizia e quando i grandi decidono di uccidere Filippo, lui corre al rifugio per liberarlo, donando la libertà a Filippo anziché tenersi la sua… sarà poi il padre che, per sbaglio, gli sparerà. Anticipatamente Michele dichiara di avere compiuto diciannove anni e di raccontare quella storia di dieci anni prima, chiarendoci che non morirà a seguito dello sparo. Ammaniti ha descritto un momento non lontano, ma quasi senza tempo, con la capacità di sensazioni comuni: quelli dell'infanzia, delle estati con gli amici, dei giochi in compagnia, dei litigi, dei rapporti con i genitori. La normalità vista con gli occhi di un bambino
SISTEMA DEI PERSONAGGI: Il protagonista è Michele un bambino di nove anni. In questo piccolo paesino abbiamo quattro principali famiglie: la famiglia Amitrano formata da Pino, Teresa, Maria e Michele; la famiglia Scardaccione, la famiglia Mura e la famiglia Natale.

lino17
Questa storia è ambientata nell'estate del 1978 ad Acqua Traverse, una piccola frazione sperduta nella campagna, in cui i grandi restano dentro casa per il caldo e i bambini giocano nei campi di grano. Il protagonista della storia è Michele Amitrano, un ragazzino di nove anni che per caso, nei pressi di una casa abbandonata, viene a conoscenza di un buco nel terreno nascosto da una lastra di plastica e un materasso, in cui sembra vivere qualcuno. Michele non dice della sua scoperta ai compagni e ritorna a casa molto turbato.

A casa trova il padre, un camionista che ha deciso di prendersi un periodo di pausa per rimanere un po' di tempo con la moglie e i suoi due figli, Michele e Maria. Michele comincia a chiudersi in se stesso, e quasi ogni giorno ritorna alla casa abbandonata, e scopre che nel buco nel terreno si trova nascosto un bambino, Filippo, con il quale a poco a poco instaura un rapporto di amicizia. Filippo sembra dare segni di squilibrio: crede che lui e tutta la sua famiglia siano morti, e che Michele sia il suo angelo custode.

Un giorno a casa di Michele arriva il romano Sergio, un amico del padre. Quella stessa notte scopre che i suoi genitori insieme a Sergio ed ad altri adulti hanno rapito il bambino per estorcere denaro alla famiglia: lo intuisce guardando un messaggio ai rapitori fatto alla televisione dalla madre. Michele non riesce a tener nascosto il suo segreto, e si confida con il suo migliore amico, Salvatore. Quest'ultimo, in cambio di una lezione di guida, racconta tutto a Felice, un ragazzo più grande e molto violento che il giorno stesso trova Michele insieme a Filippo nel nascondiglio interrato. Convinto che Michele avesse intenzione di liberare Filippo, lo picchia e lo riporta a casa dalla madre. Riportato il ragazzino dalla madre, Felice tenta allora di usare violenza anche su di lei, ma viene fermato dal padre appena rientrato a casa.

Michele è sconvolto: gli è stato ordinato di non andare mai più a trovare Filippo, ma non riesce a far altro che pensare a lui. Un pomeriggio, insieme agli amici, torna alla casa abbandonata e grazie a Salvatore viene a conoscenza del fatto che Filippo è stato spostato in un altro nascondiglio. Quella notte, spinto dall'orribile notizia che i grandi hanno deciso di ucciderlo, decide di andare a liberarlo.

Ecco qua

Roberto69
ROMANZO
Il protagonista è Michele Amitrano, un bambino che vive con i genitori, Teresa e Pino, e con la sorella minore, Maria, ad Acqua Traverse, un piccolo paese costituito da quattro case sperdute nel grano. Nel villaggio, Michele ama giocare con Salvatore, Remo, Barbara e Antonio, detto il Teschio. Tutti i giorni i cinque amici giocano in sella alle loro biciclette. Michele è un ragazzino istintivo e molto disponibile. Quando scopre il buco scavato nel terreno in cui si trova Filippo, decide di aiutare quel bambino che sembra molto simile a lui. Da allora ogni notte si sveglia perché sogna morti che risorgono. Michele si mostra quindi molto coraggioso e alla fine a causa del troppo altruismo da lui dimostrato sarà accidentalmente ferito dal padre. Nonostante ciò Michele riuscirà a raggiungere il suo obiettivo: salvare Filippo.


e dato ke oggi sn gentile ti faccio una descrizione dei personaggi:

MICHELE AMITRANO
E’un bambino di nove anni che si “trascina”la sorellina nei giochi con gli amici aiutandola e proteggendola.Non viene descritto fisicamente,ma sin dall’inizio del romanzo risaltano i sui pregi:altruismo,generosità,disponibilità… Successivamente aiuta il piccolo rapito senza riserve,senza pensare alle possibili conseguenze,certo ha paura,tanta paura nel casolare diroccato,ma agisce come una persona responsabile,matura.

Non ha il minimo dubbio su ciò che è bene e su come agire.Si preoccupa ,infatti di comunicare al bambino quello che la madre ha detto in televisione:”tua madre dice che ti vuole bene”.

Nel corso del romanzo assistiamo alla sua maturazione,o meglio alla consapevolezza della vita adulta:le streghe,i lupi mannari,l’uomo nero non sono altro che le stesse persone che ti stanno accanto,trasformati dal denaro.



LA MAMMA:Teresa, come dice l’autore” al tempo della storia aveva trent’anni”,era bella con lunghi capelli neri che teneva sciolti,occhi scuri e grandi come mandorle,una bocca larga,denti forti e bianchi e un mento a punta.”sembrava araba”.

Alta, formosa,richiamava l’attenzione e la voglia di toccarla.Le attenzioni morbose del fruttivendolo “le sbirciate nella v del vestito “non la interessavano .Non era una smorfiosa.E’ una figura importante per la sua famiglia,infatti viene descritto il lavoro costante che svolge nella casa”non sedeva mai a tavola con noi”.

Ma è anche una vittima ,ha subito le decisioni del marito e dei complici,non può dire la verità ma spesso piange,ed è di cattivo umore Severa,ma pronta . a difendere il figlio quando Felice(un complice) lo picchia.All’inizio è gioiosa,scherza e ride con i figli,successivamente prevale in lei l’angoscia,il peso della cattiva azione,il rimorso per un reato e quindi cambia diventatando una persona violenta,colpisce infatti con un calcio ,con una padella Felice,ingaggiando con lui una vera lotta.



IL PADRE:un uomo piccolo e magro,nervoso.Aveva i capelli neri,tirati con la brillantina,la barba ruvida e bianca sul mento.

Odorava di sigarette e acqua di colonia.Ha un lavoro non ben definito al Nord,ma poi nel corso del romanzo capiamo che non è vero,e che avrebbe guadagnato tanti soldi in modo disonesto. E’un padre distaccato,severo anche se in alcuni momenti scherza con i figli”mi deve battere a braccio di ferro .

Sennò a letto senza cena.”Non ho trovato grandi cambiamenti di personalità,però nel finale è un padre preoccupato e in ansia per il figlio piuttosto che per la sua incolumità.

Piange e accarezza il figlio.



IL BAMBINO RAPITO:si chiama Filippo Carducci nove anni.

E’ presentato come un mucchio di stracci””.un animale,un cane”non si muove neanche dopo che gli viene tirato un sasso.impietrito dalla paura,dal buio,viene tenuto in condizioni disumane tra sporco e rifiuti,la faccia è nera e sudicia,i capelli biondi e sottili impastati con la terra.Non riesce ad aprire le palpebre per lo sporco.

Le narici otturate dal moccio e dalle croste.

Diffida di Michele ma solo per poco tempo,infatti dopo le iniziali parole sconnesse parla con Michele come un qualsiasi bambino,lo aspetta con il suo cibo,e con le caramelle.



FELICE NATALE:fratello maggiore di Teschio un amico di Michele.

Cattivo e al tempo della storia ha vent’anni.

Picchiava i più deboli e bucava il pallone dei giochi.Viene definito un “povero diavolo”,e paragonato ad una tigre in gabbia,in quanto si aggirava infuriato,nervoso.Anche nel vestirsi era originale e strano,non passava inosservato(pantaloni mimetici,giacche militari).

E’ l’esecutore materiale del sequestro.

Non mostra nessun sentimento di pietà,ne di pentimento.

Oggi lo chiameremmo “bullo”.

Persona estremamente sola: senza un amico,senza una donna.



AMICO DEL PADRE:faceva un sacco di rumori:tossiva,soffiava…fumava molto.

Sappiamo solo alcuni particolari fisici(la pelle flaccida,osse lunghe) ma l’autore ci

racconta di un dolore ancora vivo,riguarda suo figlio morto suicida da un burrone.

SPERO DI ESSERTI STATO DI AIUTO... :hi

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