Iliade (54675)
qual'era il motivo dell'ira di achille
Risposte
Achille compare molto presto nell'opera, all'interno del primo canto. Crise, padre di Criseide e sacerdote di Apollo, dopo essersi recato da Agamennone per implorare la restituzione della figlia, venne insultato e cacciato in malo modo; in questo modo Agamennone scatenò l'ira di Apollo che, per punirlo, provocò una grande pestilenza a discapito dei greci, colpendo prima gli animali e poi gli uomini. L'indovino Calcante dunque rivelò ad Agamennone che la pestilenza avrebbe avuto termine solo con la restituzione di Criseide; di malavoglia Agamennone accettò, ma esigette in cambio Briseide, la prigioniera di Achille e - benché furente - Achille accettò di donargli la schiava, ma si ritirò nella sua tenda rifiutandosi da quel momento di combattere. In sua assenza i Troiani sembrarono prevalere: nel corso di una grande battaglia, essi giunsero ad attaccare il campo greco e minacciavano di dare fuoco alle navi. A questo punto la situazione per i Greci precipitò ma Achille sembrava non curarsene; Patroclo, suo scudiero e caro amico, riuscì però a convincerlo a lasciare ai Mirmidoni la possibilità di battersi. Non solo: Achille permise a Patroclo di indossare le sue armi e la sua corazza, avvertendolo di non avvicinarsi troppo alle mura di Troia. Patroclo però, dopo aver respinto l'assalto, tentò più volte di scalare le mura di Troia, ma venne affrontato e ucciso da Ettore. L'ira di Achille contro Agamennone si placò ed egli decise di tornare a combattere: Teti gli fece costruire da Efesto una nuova armatura, poiché la sua originale era stata presa prima da Patroclo e poi da Ettore. Achille rientrò in battaglia, cercando tra le schiere nemiche il principe troiano, deciso ad ucciderlo. Quando lo vide lo invitò a duellare con lui e a questo punto intervenne Apollo, che salvò Ettore da sicura morte. Questo provocò l'aumento della collera dell'eroe che, non sapendo dove cercarlo, iniziò rabbiosamente ad uccidere sfrenatamente qualunque troiano gli capitasse a tiro, compiendo così un massacro indiscriminato. Infine, affrontò Ettore in duello e lo uccise, nonostante la madre gli avesse predetto che alla morte di Ettore sarebbe seguita ben presto la sua. Per vendicarsi dell'amico ucciso, trascinò dietro il suo carro il cadavere di Ettore, facendone scempio; quando però Priamo si recò nottetempo al campo greco per implorargli di restituire il corpo Achille, pur contrariato, si lasciò convincere dalla madre Teti e restituì il corpo di Ettore al padre. (tratto da wikipedia)