Hei

mimmacardi
sapete come fare un saggio breve?

Risposte
ch95
LE DIECI REGOLE D’ORO DA
TENERE PRESENTI
PER IL SAGGIO BREVE E PER
L’ARTICOLO DI GIORNALE
1. La prima cosa da fare
è capire
fin d’ora – per non correre ri
schi il giorno dell’esame –
se si
può dare il meglio di sé in un
saggio breve o in un articolo di giornale
. Sarà bene prepararsi
per tempo a svolgere entrambe le prove. I risulta
ti ottenuti diranno per quale
delle due si è più
versati.
2. Premessa indispensabile in entrambi i casi è la
comprensione dell’argomento proposto
:
occorre leggerlo e rileggerlo attentamente, per
evitare l’errore
più comune, più diffuso e più
rischioso: quello
di andare fuori tema o di girare
attorno all’argomento ripetendolo
all’infinito con parole diverse
senza mai impostare un ragionamento serio,
organico e
personale su di esso.
3. Subito dopo, sarà bene leggere con attenzione le
consegne
e considerare
le caratteristiche che
il saggio breve ha in comune con l’articolo:
entrambi richiedono la capacità di affrontare
l’argomento
proposto dal Ministero
partendo da una
tesi
che si considera valida, tenendo
presente che
la tesi
consiste appunto nell’
interpretazione che si desidera fornire
sull’argomento scelto
.
4. Questa
interpretazione
va
esposta e dimostrata
con argomentazioni
, cioè con
prove
che
possano apparire
valide e convincenti
a chi legge. A tale scopo
si possono utilizzare almeno
tre tipi di
ragionamento:
a)
quello
deduttivo
parte da
principi di carattere generale
o da premesse condivisibili e
attraverso una serie di deduzioni arriva a
conclusioni solide
, suffragate da riscontri concreti,
e quindi difficili da confutare;
b)
il
ragionamento induttivo
, invece, muove dall’
esame di casi particolari
per ricavarne
leggi valide, universalmente c
ondivisibili. A questo scopo sarà
bene offrire a chi legge
numerosi esempi, qualitativamente validi;
c)
il
ragionamento analogico
è fondato sul
confronto tra due situazioni
: la prima
conosciuta, la seconda ignota, che si ipotizza sia simile a quella nota.
5.
L’
uso del linguaggio cambia
a seconda che si scelga il saggio o l’articolo. Nel caso del
saggio
breve
, occorre saper usare un
registro linguistico rigoroso e accurato,
perché in genere il
saggio è rivolto a addetti ai lavori
(riviste specialistiche, fascico
li scolastici, altro). Non bisogna
però commettere l’errore, molto diffuso tra gli
studenti, di voler stup
ire chi legge con un
linguaggio artefatto, fuori moda e retorico.
La chiarezza, il rigore logico e la semplicità
(non
banalità) sono le qualità più apprezz
ate dai lettori. Sarà utile, poi,
valutare quale pos
sa essere il
termine o l’espressione più efficace per
valorizzare
un passaggio-chiave
.
6. L’articolo di giornale
presuppone una
bella scioltezza espositiva
, l’efficacia della
comunicazione e la volontà di
informare
nel modo più diretto e immediato possibile
il lettore
,
che
non è obbligato a conoscere l’
argomento in questione, ma
ha il
diritto di essere informato
correttamente
su di esso. Il
registro linguistico pertanto sarà semplice ma non banale né
ripetitivo né volgare
. La struttura sintattica dovrà essere semplice anch’essa, con
periodi brevi
2
che escludano l’eccesso di
proposizioni subordi
nate, continue parentesi e rimandi.
Il lettore va
catturato,
non tormentato.
Non bisogna dimostrargli continuamente di essere bravi, occorre
invece tener present
i
in ogni
momento le sue aspettative.
7. È molto importante
esaminare con cura la documentazione allegata
all’argomento
proposto
per
utilizzarla
al meglio e, eventualmente,
integrarla
con le proprie conoscenze. Ci si deve
anche domandare se è più adatta a fornire p
ezze d’appoggio a un saggio o
invece a un articolo
di giornale. La
poesia
di solito, ma non sempre, si presta meglio al
saggio
, perché richiede un
respiro più ampio e lettori più attenti e appassionati. La
narrativa
invece può essere ben
commentata anche in un
articolo di giornale
. Allo stesso modo, un ar
gomento di carattere
storico-politico
o
socio-economico o tecnico-scientifico
può essere trattato in maniera più
distesa, accurata e rigorosa in un saggio, ma
con maggior brillantezza ed efficacia espositiva in
un articolo.
8. Dato che, in genere, per l’ambito letterario
e artistico viene fornita anche una documentazione
iconografica,
sarà bene abituarsi a fare dei collega
menti interdisciplinari, per esempio tra
letteratura e
pittura,
partendo proprio dal dipinto o dai dipinti (o anche sculture o opere
architettoniche) proposti.
9.
Infine, bisogna cercare di capire in quali movimenti, correnti, tendenze vadano inseriti i testi
proposti. Per riuscirvi,
occorre conoscere le
linee e gli autori
fondamentali della letteratura e i
punti nodali della storia e
della cultura dell’Otto/N
ovecento. Questo significa
contestualizzare
autori, problematiche e documenti, vale a dire
inserirli, almeno a grandi linee, nel contesto
storico e socio-culturale a cui appartengono per
dare al proprio discorso solide basi e una
prospettiva di ampio respiro. Se se
ne è capaci, se si hanno letture di
autori stranieri o di saggi
specialistici
nel proprio bagaglio culturale, sarà bene utilizzarle non per fare sfoggio di
erudizione, ma per far vedere come
un tema sia stato trattato a va
ri livelli e nei diversi paesi.
Lo stesso vale per le opere d’arte: se se ne
conoscono altre, che si prestano a un confronto con
quelle proposte, se ne può parlare, senza
mai perdere di vista, tuttavia, il filo conduttore del
lavoro che si sta costruendo.
10. Arrivati a questo punto, si
troverà quasi naturalmente il
titolo
adatto
, coerente con le esigenze
del pubblico a cui è destinato: breve e capace di ca
tturare l’attenzione se scritto in forma di
articolo, più esteso e descrittivo se
scritto in forma di breve saggio!! fonte http://www.liceozingarelli.it/esame/prima_prova/10_regole.pdf

eleo
Prova a guardare qui https://www.skuola.net/temi-saggi-svolti/saggi-brevi/saggio-breve-caratteristiche.html

:hi

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