E un sudario di luce mi coprì a hiroshima scritto di Vittorio Zucconi
mi serve il riassunto grazie
Risposte
Comincia con "La corsa fra il bombardiere e il tram cominciò all'ora A...."
Allora la storia nasce fra un bombardiere e un tram che una donna Hiroko Nakamoto aveva preso per andare a lavoro come operaia.
Narra della vicenda del 6 agosto 1945,dove il capitano William Parson ricevette il bollettino meteorologico e Hiroko prese il tram alle 7.41. Se Hiroko prendeva un tram in ritardo o l'avesse perso,sarebbe morta per la bomba atomica. Hiroko appena sceso dal tram dopo un guasto dll'asta sui fili vicino alla Cupola,l'ora A scattò e lei ricevette un onda d'aria che la portò ad atterare su un materasso e materiale morbidi. L'aereo che portava la bomba A si chiamava Enola Gay in onore della madre del pilota dell'aereo. Quando Hiroko aprì gi occhi si ritrovò quasi nuda e attorno a lei c'era altra gente,molti cadaveri. Dopo un'ora dall'ora A,8.15 le si rannichiò per terra perchè era stremata e dal cielo cadde una pioggia nera,le scorie radioattive che la bomba A aveva mandato a 11mila metri di altezza. Invidiava la gente che si rinfrescava con quella pioggia,ma non sapeva che quello li avrebbero portati alla morte. Per lei quello che un minuto fa la città c'era, ora non c'è più.
Questa è una testimonianza raccolta da una giornalista.
Allora la storia nasce fra un bombardiere e un tram che una donna Hiroko Nakamoto aveva preso per andare a lavoro come operaia.
Narra della vicenda del 6 agosto 1945,dove il capitano William Parson ricevette il bollettino meteorologico e Hiroko prese il tram alle 7.41. Se Hiroko prendeva un tram in ritardo o l'avesse perso,sarebbe morta per la bomba atomica. Hiroko appena sceso dal tram dopo un guasto dll'asta sui fili vicino alla Cupola,l'ora A scattò e lei ricevette un onda d'aria che la portò ad atterare su un materasso e materiale morbidi. L'aereo che portava la bomba A si chiamava Enola Gay in onore della madre del pilota dell'aereo. Quando Hiroko aprì gi occhi si ritrovò quasi nuda e attorno a lei c'era altra gente,molti cadaveri. Dopo un'ora dall'ora A,8.15 le si rannichiò per terra perchè era stremata e dal cielo cadde una pioggia nera,le scorie radioattive che la bomba A aveva mandato a 11mila metri di altezza. Invidiava la gente che si rinfrescava con quella pioggia,ma non sapeva che quello li avrebbero portati alla morte. Per lei quello che un minuto fa la città c'era, ora non c'è più.
Questa è una testimonianza raccolta da una giornalista.