Divina commedia (42981)
perfavore mi potete aiutare in qst lavoro: il tema dell'umiltà (canto 11) è proprio di tutto il canto. dopo aver rintracciato tutti i passi in cui vi si accenna, illustra le ragioni pe cui i vari atteggiamenti e comportamenti di uperbi, costituiscono motivo di peccato e punizione divina.
perfavore perfavore perfavore :(
GRAZIE
Aggiunto 3 ore 32 minuti più tardi:
dovrei anche parlare ,nel canto ottavo, del serpnte tentatore.....
Aggiunto 2 ore 20 minuti più tardi:
????:(
perfavore perfavore perfavore :(
GRAZIE
Aggiunto 3 ore 32 minuti più tardi:
dovrei anche parlare ,nel canto ottavo, del serpnte tentatore.....
Aggiunto 2 ore 20 minuti più tardi:
????:(
Risposte
e le ragioni quali sn? grz
Aggiunto 9 minuti più tardi:
mentre del serpente?
Aggiunto 9 minuti più tardi:
mentre del serpente?
accenni all'umiltà:
vv 52: E s'io non fossi impedito dal sasso
che la cervice mia superba doma,
54 onde portar convienmi il viso basso,....
per Aldobandeschi la discendenza da un illustre casato e le imprese dei suoi avi sono motivo di peccato perchè portano lui e tutta la sua famiglia a sentirsi superiori e superbi, al punto da non avere amici (perchè nessuno è giudicato degno di esserlo)
per oderisi di gubbio la superbia è peccato perchè lo ha portato a spacciare per sue opere miniate che invece erano di un altro, unendo superbia a menzogna, pur di avere fama ed essere famoso come artista.
vv 92: Oh vana gloria de l'umane posse!
com'poco verde in su la cima dura,
93 se non è giunta da l'etati grosse!
Cimabue pensava di essere un artista sommo, am il suo allievo Giotto sta facendo opere ben più strabilianti delle sue, perchè al gloria è mutevole, dipende dal momento e vantarsi delle proprie abilità porta a considerare insuperabili le proprie opere.
vv. 100: Non è il mondan romore altro ch'un fiato
di vento, ch'or vien quinci e or vien quindi,
102 e muta nome perché muta lato.
vv. 103:Che voce avrai tu più, se vecchia scindi
da te la carne, che se fossi morto
105 anzi che tu lasciassi il 'pappo' e 'l 'dindi',
pria che passin mill'anni? ch'è più corto
spazio a l'etterno, ch'un muover di ciglia
108 al cerchio che più tardi in cielo è torto.
invito a dante a non vantarsid ella sua opera che probabilmente, dopo un millennio, sarà dimenticata e scordata del tutto poi, perchè un millennio per la vita del mondo è un'inezia, un tempo piccolissimo (quindi quanto sarà facile dimenticare un'opera)
vv. 115: La vostra nominanza è color d'erba,
che viene e va, e quei la discolora
117 per cui ella esce de la terra acerba».
la fama è duratura come l'erba, dura poco, si rovina facilmente
124: Ito è così e va, sanza riposo,
poi che morì; cotal moneta rende
126 a sodisfar chi è di là troppo oso».
vv. 133: «Quando vivea più glorïoso», disse,
«liberamente nel Campo di Siena,
135 ogne vergogna diposta, s'affisse;
e lì, per trar l'amico suo di pena,
ch'e' sostenea ne la prigion di Carlo,
138 si condusse a tremar per ogne vena.
provenzano salvati non è all'inferno perchè si è pubblicamente umiliato per salvare il proprio amico, chiedendo l'elemosian in piazza pur di pagare la taglia con cuie ra tenuto prigioniero e questio gesto di umiltà gli è valso l'ingresso al purgatorio.
guarda anche qui:https://www.skuola.net/dante/purgatorio/sintesi-commento-canto-11-purgatorio.html
vv 52: E s'io non fossi impedito dal sasso
che la cervice mia superba doma,
54 onde portar convienmi il viso basso,....
per Aldobandeschi la discendenza da un illustre casato e le imprese dei suoi avi sono motivo di peccato perchè portano lui e tutta la sua famiglia a sentirsi superiori e superbi, al punto da non avere amici (perchè nessuno è giudicato degno di esserlo)
per oderisi di gubbio la superbia è peccato perchè lo ha portato a spacciare per sue opere miniate che invece erano di un altro, unendo superbia a menzogna, pur di avere fama ed essere famoso come artista.
vv 92: Oh vana gloria de l'umane posse!
com'poco verde in su la cima dura,
93 se non è giunta da l'etati grosse!
Cimabue pensava di essere un artista sommo, am il suo allievo Giotto sta facendo opere ben più strabilianti delle sue, perchè al gloria è mutevole, dipende dal momento e vantarsi delle proprie abilità porta a considerare insuperabili le proprie opere.
vv. 100: Non è il mondan romore altro ch'un fiato
di vento, ch'or vien quinci e or vien quindi,
102 e muta nome perché muta lato.
vv. 103:Che voce avrai tu più, se vecchia scindi
da te la carne, che se fossi morto
105 anzi che tu lasciassi il 'pappo' e 'l 'dindi',
pria che passin mill'anni? ch'è più corto
spazio a l'etterno, ch'un muover di ciglia
108 al cerchio che più tardi in cielo è torto.
invito a dante a non vantarsid ella sua opera che probabilmente, dopo un millennio, sarà dimenticata e scordata del tutto poi, perchè un millennio per la vita del mondo è un'inezia, un tempo piccolissimo (quindi quanto sarà facile dimenticare un'opera)
vv. 115: La vostra nominanza è color d'erba,
che viene e va, e quei la discolora
117 per cui ella esce de la terra acerba».
la fama è duratura come l'erba, dura poco, si rovina facilmente
124: Ito è così e va, sanza riposo,
poi che morì; cotal moneta rende
126 a sodisfar chi è di là troppo oso».
vv. 133: «Quando vivea più glorïoso», disse,
«liberamente nel Campo di Siena,
135 ogne vergogna diposta, s'affisse;
e lì, per trar l'amico suo di pena,
ch'e' sostenea ne la prigion di Carlo,
138 si condusse a tremar per ogne vena.
provenzano salvati non è all'inferno perchè si è pubblicamente umiliato per salvare il proprio amico, chiedendo l'elemosian in piazza pur di pagare la taglia con cuie ra tenuto prigioniero e questio gesto di umiltà gli è valso l'ingresso al purgatorio.
guarda anche qui:https://www.skuola.net/dante/purgatorio/sintesi-commento-canto-11-purgatorio.html