Descrizione di sandro di primo levi

nico il mito 99
aiutoooooooooo qualcuno mi fa la descrizione fisica e psicologica di sandro di primo levi

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Achille95
Ciao ,ti incollo un insieme di informazioni di Primo Levi,dopo averti fatto una breve descrizione.

Fisicamente: Scarnito,occhi infossati,zigomi alti,marcati. Un uomo che aveva perso tutta la prestanza fisica di questo nome a causa degli stenti.

Psicologicamente: Uomo tediato,distrutto e affranto dalla deformazione psicofisica ricevuta,ricco di sentimenti di spregio e dolore verso la mancata realizzazione di diritti,complessi derivanti dalla mancanza della giustizia.

Cio' che ti incollero' fa parte di una mia relazione,dalla quale potrai estrappolare molti piu' dati,leggendoli in chiave di cio' che ti ho scritto sopra. Ti consiglio di leggere l'autobiografico "SE QUESTO E' UN UOMO" ,nel quale si inquadra alla perfezione. Spero di esserti stato utile.

Primo Levi è stato catturato dalla Milizia Fascista nel dicembre 1943 a seguito di un’azione partigiana alla quale aveva preso parte e, prigioniero nel campo di internamento di Foppoli, a seguito di pressanti interrogatori, dichiara di essere un ebreo. All’alba del 22 febbraio 1944 viene deportato nel campo di concentramento di Auschwitz insieme ad una gran numero di gente spaventata e sconosciuta. Il viaggio è lungo e terribilmente doloroso, nessuno sa dove si stia andando e perché. Arrivato al campo, così come è per tutti i suoi compagni di viaggio, viene spogliato di tutti i suoi averi, gli vengono rasati i capelli e tolto perfino il nome: da allora si chiamerà 174 517, numero che gli viene tatuato sul braccio sinistro. Egli così ha perso ogni suo diritto ed anche la sua dignità di uomo, perché, come lui dichiara, chi perde tutto, perde anche se stesso.
Inizia a lavorare, come uno schiavo nei campi gelati del Lager. Un giorno, mentre trasporta del materiale di ferisce ad un piede e viene ricoverato in Ka-Be, l’infermeria del campo. Qui egli conosce per la prima volta le selezioni, infatti i malati vengono selezionati secondo criteri dei medici. Dopo venti giorni di degenza, Primo Levi viene dimesso e mandato in una nuova baracca dove incontra il suo migliore amico, Alberto e questi sebbene nel Block 45 goda di una certa popolarità, non riesce ad ottenere di dormire con l’amico nella stessa cuccetta. Durante il lavoro Primo conosce Reisnyk, un uomo generoso che lo aiuta molto e con il quale condivide la cuccetta. Passa un breve periodo di tempo e il nostro scrittore viene scelto, assieme ad altri prigionieri, per andare a far parte del Kommando chimico, ma prima deve sostenere un esame. Mentre aspetta di affrontarlo, gli viene dato l’incarico di aiutare Jean a trasportare la zuppa fino alla baracca, ed è proprio durante questo triste tragitto che recita al suo compagno alcuni versi della Divina Commedia, spiegandogli il significato.
Nell’ottobre 1944 arrivano al campo altri prigionieri, quindi iniziano di nuovo le selezioni. Primo Levi riesce a salvarsi perché, superato l’esame di chimica, viene scelto per andare a lavorare nel laboratorio con alcune donne civili. Nel frattempo le armate russe si stanno avvicinando e i prigionieri iniziano a sperare in una vicina liberazione.
Una notte, un prigioniero, accusato di aver sabotato un forno crematorio a Birkenau, viene impiccato, mentre i russi iniziano a bombardare il campo. Primo Levi si ammala ed è di nuovo ricoverato al Ka-Be, invece gli altri prigionieri vengono evacuati in circa ventimila. Essi nella quasi totalità scompaiono durante la marcia, Alberto è tra questi. All’arrivo dell’ordine di lasciare il campo, soldati, guardie e le SS disumane fuggono, riescono a sopravvivere Primo Levi e gli altri ammalati rimasti in infermeria, liberati dai Russi.
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nico il mito 99
l'ho già vista su questo link: https://forum.skuola.net/italiano/mi-fate-un-piccolo-riassunto-del-racconto-di-sandro-di-primo-levi-122361.html comunque grazie laura

.anonimus.
Per la descrizione fisica leggi questo:
Era un ragazzo di statura media, magro ma muscoloso, che neanche nei giorni più freddi portava mai il cappotto. Veniva a lezione con logori calzoni di velluto alla zuava, calzettoni di lana greggia, e talvolta una mantellina nera che mi faceva pensare a Renato Fucini. Aveva grandi mani callose, un profilo ossuto e scabro, il viso cotto dal sole, la fronte bassa sotto la linea dei capelli, che portava cortissimi e tagliati a spazzola: camminava col passo lungo e lento del contadino.
Fonte: http://pianetatschai.tumblr.com/post/312781726/ferro-di-primo-levi
ciao Laura!

nico il mito 99
grazie mille ma lo avevo già visto e c'è solo una parte di quello che mi interessa mi serve pure la descrizione psicologica, e sociologica se qualcuno gentilmente mi posta anche quelle parti la voto come miglior risposta

eleo
Guarda se questa ti può andare bene :)

https://forum.skuola.net/italiano/mi-fate-un-piccolo-riassunto-del-racconto-di-sandro-di-primo-levi-122361.html

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