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demebi
Così potrebbe andare bene?

Artificialopoli come dice il nome, è una città completamente artificiale, priva di ogni sentimento e di ogni emozione. Gli alberi funzionano con delle batterie, il suolo è di plastica e le montagne di polistirolo. I suoi abitanti sono robot: incapaci di piangere e di far colare quel poco acido di batteria che gli scorreva nei circuiti; incapaci di sorridere, di piegare le lamiere in quel semplice movimento, che a noi altri riesce così facile; incapaci di arrabbiarsi e di provare compassione.
Un tempo questa città era tutt’altro che artificiale: si respirava aria pura, l’acqua era limpida e pulita e scorreva tra le immense distese di fiori e prati che abbellivano la città. Un giorno, però, Sacaar, un ricco e avido signore che pensava solo a se stesso e al suo benessere, fece abbattere tutti gli alberi presenti nella città ed eliminò tutti i vegetali e gli animali. Dopo che ebbe devastato il terreno edificò il suo maestoso palazzo e diede inizio al suo regno. A poco a poco Sacaar distrusse l’intera città insieme a tutte le bellezze naturali che mostrava. Tra la popolazione si diffuse la tristezza e il malcontento, che sfociò in delle rivoluzioni che furono represse trasformando tutto in cose artificiali, che non lo avrebbero mai contraddetto.

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demebi
Così potrebbe andare bene?

Artificialopoli come dice il nome, è una città completamente artificiale, priva di ogni sentimento e di ogni emozione. Gli alberi funzionano con delle batterie, il suolo è di plastica e le montagne di polistirolo. I suoi abitanti sono robot: incapaci di piangere e di far colare quel poco acido di batteria che gli scorreva nei circuiti; incapaci di sorridere, di piegare le lamiere in quel semplice movimento, che a noi altri riesce così facile; incapaci di arrabbiarsi e di provare compassione.
Un tempo questa città era tutt’altro che artificiale: si respirava aria pura, l’acqua era limpida e pulita e scorreva tra le immense distese di fiori e prati che abbellivano la città. Un giorno, però, Sacaar, un ricco e avido signore che pensava solo a se stesso e al suo benessere, fece abbattere tutti gli alberi presenti nella città ed eliminò tutti i vegetali e gli animali. Dopo che ebbe devastato il terreno edificò il suo maestoso palazzo e diede inizio al suo regno. A poco a poco Sacaar distrusse l’intera città insieme a tutte le bellezze naturali che mostrava. Tra la popolazione si diffuse la tristezza e il malcontento, che sfociò in delle rivoluzioni che furono represse trasformando tutto in cose artificiali, che non lo avrebbero mai contraddetto.
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josh98
Grazie veramente!! Mi è proprio piaciuta la tua modifica!! grazie!!

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