Commento95853
Mi serve un commento della poesia "La signora Felicita" di Guido Gozzano più un vostro commento personale,grazie in anticipo a tutti :hi
Risposte
Grazie tante :hi
Eccoti il commento personale
Commento
Tra le più famose composizioni poetiche di Guido Gozzano, troviamo la Signorina Felicita. Questa signorina, conosciuta durante una villeggiatura dell'autore in campagna, è il simbolo di quel mondo di provincia, semplice e tranquillo. Nelle prime tre strofe, il poeta ricorda e rivede la città di Ivrea e la Dora Baltea che scende azzurra dai monti. È il 10 luglio, pensa il poeta, Santa Felicita, onomastico della signorina, così si sofferma a pesare cosa poteva fare in quel giorno. Farà il caffè, si domanda, oppure starà canticchiando mentre cucina? Lei che abitava in una villa, i cui muri erano cosparsi di cocci di vetro per difenderla dai ladri. Nelle strofe successive, fa una descrizione della ragazza. Ha un'espressione buona, con capelli biondi fatti con trecce, che la rendono simile a un dipinto di scuola fiamminga; una bocca di color rosso vino; un volto quadro senza sopracciglia, tutto cosparso di lentiggini e occhi azzurri che fissano diritto in volto. Lei l'aveva amato, ella faceva di tutto per piacergli e lui ne era lusingato. A volte, egli era trattenuto dalla signorina Felicita a cena e ricorda quando per la partita giungeva l'illustre gruppo del paese: il notaio, il sindaco, il dottore. Lui, poeta, era un giocatore distratto. Preferiva starsene in cucina tra le stoviglie, godendo di quel silenzio sia da parte sua che dalla signorina, tra quegli odori di erbe aromatiche.
ciao :hi
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Tra le più famose composizioni poetiche di Guido Gozzano, troviamo la Signorina Felicita. Questa signorina, conosciuta durante una villeggiatura dell'autore in campagna, è il simbolo di quel mondo di provincia, semplice e tranquillo. Nelle prime tre strofe, il poeta ricorda e rivede la città di Ivrea e la Dora Baltea che scende azzurra dai monti. È il 10 luglio, pensa il poeta, Santa Felicita, onomastico della signorina, così si sofferma a pesare cosa poteva fare in quel giorno. Farà il caffè, si domanda, oppure starà canticchiando mentre cucina? Lei che abitava in una villa, i cui muri erano cosparsi di cocci di vetro per difenderla dai ladri. Nelle strofe successive, fa una descrizione della ragazza. Ha un'espressione buona, con capelli biondi fatti con trecce, che la rendono simile a un dipinto di scuola fiamminga; una bocca di color rosso vino; un volto quadro senza sopracciglia, tutto cosparso di lentiggini e occhi azzurri che fissano diritto in volto. Lei l'aveva amato, ella faceva di tutto per piacergli e lui ne era lusingato. A volte, egli era trattenuto dalla signorina Felicita a cena e ricorda quando per la partita giungeva l'illustre gruppo del paese: il notaio, il sindaco, il dottore. Lui, poeta, era un giocatore distratto. Preferiva starsene in cucina tra le stoviglie, godendo di quel silenzio sia da parte sua che dalla signorina, tra quegli odori di erbe aromatiche.
ciao :hi
Grazie per l'aiuto ma mi sarebbe piaciuto avere anche un tuo commento personale sulla poesia
Prendi spunto da qui
http://www.dooyoo.it/romanzi/gozzano-guido-i-colloqui-ed-altre-poesie/523076/
ciao :hi
http://www.dooyoo.it/romanzi/gozzano-guido-i-colloqui-ed-altre-poesie/523076/
ciao :hi