Commento personale (94309)
Vorrei un vostro commento personale sulle poesie Veglia,Sono una creatura e Soldati di Giuseppe Ungaretti
Grz in anticipo
Grz in anticipo
Miglior risposta
Commento su "veglia"
I versi di questa poesia descrivono una notte passata dal poeta al fronte accanto al corpo di un compagno ucciso, con il viso sfigurato dal dolore, le mani irrigidite nella morte.
La reazione del poeta è una ribellione disperata al destino di morte, un prorompente sentimento di attaccamento alla vita: non solo alla propria vita personale, ma a quella che è un bene comune, un diritto fondamentale di tutti gli uomini.
"Con le labbra ritratte in modo da mostrare i denti in una sorta di smorfia feroce",
"Il gonfiore e il colore violaceo delle mani, provocati dalla morte", sono immagini sconvolgenti, penetrate profondamente nell'animo del poeta
Commento su "sono una creatura"
Ungaretti è tra gli autori più significativi del nostro secolo per la forza e la coerenza con cui ha sconvolto la lingua e la metrica tradizionali. Suo merito è quello di aver restituito dignità alla parola, liberandola dalle sacche del vuoto formalismo e sentimentalismo dei vecchi poeti italiani e conferendole vigore espressivo e forza evocatrice. "Sono una creatura", una delle sue liriche più note pubblicata nella raccolta "Il porto sepolto", è costituito sulla similitudine tra una pietra del Carso e lo stato d'animo del Poeta.
Commento su "soldati"
Questa poesia è stata scritta durante la guerra nel 1918. E' costruita su un paragone tra le foglie e i soldati, che sugli alberi, intesi come trincee, combattono.
Come si sa l'Autunno è per le foglie il momento di cadere e come esse anche i poveri soldati lo fanno.
Con questa poesia Ungaretti vuole mettere in evidenza le sue sensazioni che sicuramente condivide con i suoi compagni.
Esse sono: angoscia, precarietà, che accompagna i soldati al fronte nemico.
ecco a te :hi
I versi di questa poesia descrivono una notte passata dal poeta al fronte accanto al corpo di un compagno ucciso, con il viso sfigurato dal dolore, le mani irrigidite nella morte.
La reazione del poeta è una ribellione disperata al destino di morte, un prorompente sentimento di attaccamento alla vita: non solo alla propria vita personale, ma a quella che è un bene comune, un diritto fondamentale di tutti gli uomini.
"Con le labbra ritratte in modo da mostrare i denti in una sorta di smorfia feroce",
"Il gonfiore e il colore violaceo delle mani, provocati dalla morte", sono immagini sconvolgenti, penetrate profondamente nell'animo del poeta
Commento su "sono una creatura"
Ungaretti è tra gli autori più significativi del nostro secolo per la forza e la coerenza con cui ha sconvolto la lingua e la metrica tradizionali. Suo merito è quello di aver restituito dignità alla parola, liberandola dalle sacche del vuoto formalismo e sentimentalismo dei vecchi poeti italiani e conferendole vigore espressivo e forza evocatrice. "Sono una creatura", una delle sue liriche più note pubblicata nella raccolta "Il porto sepolto", è costituito sulla similitudine tra una pietra del Carso e lo stato d'animo del Poeta.
Commento su "soldati"
Questa poesia è stata scritta durante la guerra nel 1918. E' costruita su un paragone tra le foglie e i soldati, che sugli alberi, intesi come trincee, combattono.
Come si sa l'Autunno è per le foglie il momento di cadere e come esse anche i poveri soldati lo fanno.
Con questa poesia Ungaretti vuole mettere in evidenza le sue sensazioni che sicuramente condivide con i suoi compagni.
Esse sono: angoscia, precarietà, che accompagna i soldati al fronte nemico.
ecco a te :hi
Miglior risposta