Cercasi riassunto "Lettera a Berlino"
Bitte!!!! Mi serve il riassunto di "Lettere a Berlino" di Ian McEwan.
Ho cercato di leggerlo ma non mi piace!!! :( :thx
Ho cercato di leggerlo ma non mi piace!!! :( :thx
Risposte
prego, chiudo!
Grazie mille!!! ;)
La Berlino degli anni della Guerra Fredda e una storia, vera, di spionaggio tentata da parte degli anglo-americani ai danni dei russi nella città tedesca, fanno da sfondo a questo romanzo storico di Ian McEwan, che qui tocca una delle sue eccelse vette.
Leonard è tecnico elettronico inglese: viene mandato a Berlino per “l’operazione Oro”, un piano della CIA e dell’M16 per lo scavo di un tunnel sotto Berlino in territorio sorvegliato dai Vapos russi.
Leonard è appena uscito dall’università: è goffo e sprovveduto e, a suo modo, ingenuo. Berlino si mostra nel suo volto grigio, con molti palazzi ancora bucati dai bombardamenti della seconda guerra. Leonard affianca gli Americani nella preparazione del materiale per lo spionaggio delle linee di comunicazione nemiche, ma scopre anche Berlino: la sua gente, i suoi locali, le sue vie. E si incontra con Maria, una donna tedesca divorziata, bella, perseguitata ancora dal vecchio marito Otto, violento e ubriacone: la donna lo svezza, lo priva dell’innocenza che egli possedeva, e Leonard, che si attiene anche nel vivere a una sua deontologia molto rigida, che lo fa trovare molto spesso in imbarazzo di fronte ai più sciolti americani, si sente un uomo.
E mentre il lavoro dello scavo va avanti, anche Leonard metaforicamente scende, poiché la storia gli riserverà risvolti agghiaccianti, come sempre accade in questo scrittore inquieto, come sempre accade quando di fronte alla acerba libertà dalla propria innocenza perduta ci si trova di fronte alla bruttura, o più semplicemente, alla vita in questo caso.
Leonard si fidanza con Maria, facendo una festa nella piccola casa di lei in cui coabitano: c’è il vicino di casa berlinese, che si scopre essere addentro anche lui a cose di spionaggio, c’è il suo fidato collega americano Bob, c’è il tenente inglese Lofting, c’è un’amica di Maria. Tutto finisce bene, ma quando la festa finisce e tutti se ne vanno, i due scoprono che nell’armadio, sonnecchiante e ubriaco c’è Otto, pronto a rivendicare la casa in cui la donna vive.
Leonard sa che è arrivato alla resa dei conti, ma sa che lui, rigido e riflessivo, si troverà a mal partito con un uomo di piccola taglia, ma ubriaco e manesco. Mirabile è la scena in cui i due fidanzati concertano nella sala da pranzo, mentre Otto russa nell’armadio.
L’aggressione di Otto è inevitabile, come la reazione di Leonard, che alla fine ammazza l’uomo. E quando si scende nel tunnel non si può più risalire: per sbarazzarsi del corpo i due sono costretti a tagliarlo a pezzi e metterlo dentro due capienti valigie, altra scena lunga, terrificante, mirabile per capacità di narrazione. E così Leonard torna a vagare per Berlino con questi due pesanti valigioni pieni di morte, senza che riesca ad abbandonarli alla stazione: alla fine, stanco e stremano li porta nel tunnel, facendoli passare per dei marchingegni di spionaggio.
Il tunnel viene scoperto quando Leonard, vagolante per Berlino in attesa della punizione che sente di meritarsi, è ormai l’ombra di sé stesso. Bob, amico ormai di Marina, avrà coperto il ritrovamento delle valigie, approfittando dell’entusiasmo dei russi per la scoperta della macchinazione americana.
Ma ormai Leonard sarà lontano, lontano da Berlino, lontano da Maria, che si fidanzerà e sposerà con Bob.
E’ davanti al Muro, decenni dopo, che Leonard, con una lettera da lei inviata, ritrova la donna e il suo passato, e con esso il suo senso: il Muro sta per crollare, Berlino è cambiata, lui è ormai un vecchio industriale di una ditta di telecomunicazioni che torna nella polverosa città che riconosce a malapena perché i ragazzini hanno magliette rosa con su scritto “fuck you”. Tutto è passato, l’innocenza è stata perduta, ma non con essa la libertà, e neppure l’amore di questa donna che, in realtà l’ama ancora, e se il Muro di lì a poco crollerà, c’è ancora speranza: nell’animo umano, nella storia.
(tratto da qui: http://www.scrivi.com/pubblicazioni.asp?id_pub=227837)
Leonard è tecnico elettronico inglese: viene mandato a Berlino per “l’operazione Oro”, un piano della CIA e dell’M16 per lo scavo di un tunnel sotto Berlino in territorio sorvegliato dai Vapos russi.
Leonard è appena uscito dall’università: è goffo e sprovveduto e, a suo modo, ingenuo. Berlino si mostra nel suo volto grigio, con molti palazzi ancora bucati dai bombardamenti della seconda guerra. Leonard affianca gli Americani nella preparazione del materiale per lo spionaggio delle linee di comunicazione nemiche, ma scopre anche Berlino: la sua gente, i suoi locali, le sue vie. E si incontra con Maria, una donna tedesca divorziata, bella, perseguitata ancora dal vecchio marito Otto, violento e ubriacone: la donna lo svezza, lo priva dell’innocenza che egli possedeva, e Leonard, che si attiene anche nel vivere a una sua deontologia molto rigida, che lo fa trovare molto spesso in imbarazzo di fronte ai più sciolti americani, si sente un uomo.
E mentre il lavoro dello scavo va avanti, anche Leonard metaforicamente scende, poiché la storia gli riserverà risvolti agghiaccianti, come sempre accade in questo scrittore inquieto, come sempre accade quando di fronte alla acerba libertà dalla propria innocenza perduta ci si trova di fronte alla bruttura, o più semplicemente, alla vita in questo caso.
Leonard si fidanza con Maria, facendo una festa nella piccola casa di lei in cui coabitano: c’è il vicino di casa berlinese, che si scopre essere addentro anche lui a cose di spionaggio, c’è il suo fidato collega americano Bob, c’è il tenente inglese Lofting, c’è un’amica di Maria. Tutto finisce bene, ma quando la festa finisce e tutti se ne vanno, i due scoprono che nell’armadio, sonnecchiante e ubriaco c’è Otto, pronto a rivendicare la casa in cui la donna vive.
Leonard sa che è arrivato alla resa dei conti, ma sa che lui, rigido e riflessivo, si troverà a mal partito con un uomo di piccola taglia, ma ubriaco e manesco. Mirabile è la scena in cui i due fidanzati concertano nella sala da pranzo, mentre Otto russa nell’armadio.
L’aggressione di Otto è inevitabile, come la reazione di Leonard, che alla fine ammazza l’uomo. E quando si scende nel tunnel non si può più risalire: per sbarazzarsi del corpo i due sono costretti a tagliarlo a pezzi e metterlo dentro due capienti valigie, altra scena lunga, terrificante, mirabile per capacità di narrazione. E così Leonard torna a vagare per Berlino con questi due pesanti valigioni pieni di morte, senza che riesca ad abbandonarli alla stazione: alla fine, stanco e stremano li porta nel tunnel, facendoli passare per dei marchingegni di spionaggio.
Il tunnel viene scoperto quando Leonard, vagolante per Berlino in attesa della punizione che sente di meritarsi, è ormai l’ombra di sé stesso. Bob, amico ormai di Marina, avrà coperto il ritrovamento delle valigie, approfittando dell’entusiasmo dei russi per la scoperta della macchinazione americana.
Ma ormai Leonard sarà lontano, lontano da Berlino, lontano da Maria, che si fidanzerà e sposerà con Bob.
E’ davanti al Muro, decenni dopo, che Leonard, con una lettera da lei inviata, ritrova la donna e il suo passato, e con esso il suo senso: il Muro sta per crollare, Berlino è cambiata, lui è ormai un vecchio industriale di una ditta di telecomunicazioni che torna nella polverosa città che riconosce a malapena perché i ragazzini hanno magliette rosa con su scritto “fuck you”. Tutto è passato, l’innocenza è stata perduta, ma non con essa la libertà, e neppure l’amore di questa donna che, in realtà l’ama ancora, e se il Muro di lì a poco crollerà, c’è ancora speranza: nell’animo umano, nella storia.
(tratto da qui: http://www.scrivi.com/pubblicazioni.asp?id_pub=227837)
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