Analisi del periodo, finché era analisi grammaticale e logica riuscivo a svolgerla, ma dell'analisi del periodo non ci sto capendo nulla

ale715
Se qualcuno ha le conoscenze per poterla fare, e magari potrebbe anche spiegarmi come fare, ve ne sarei grata

Risposte
hogwarts_failure
Ciao! Capisco le tue difficoltà, ma non preoccuparti, perché, una volta capita, l'analisi del periodo è abbastanza semplice.
Innanzitutto, quando parliamo di analisi del periodo, ci riferiamo al procedimento che permette di individuare le diverse proposizioni(o frasi) di cui si compone un periodo (ovvero un insieme di più frasi), e di riconoscerne poi la funzione dal punto di vista sintattico.
Praticamente, in analisi ad avere importanza è il significato di un’intera frase, e la maniera in cui si collega a eventuali altre.
Esistono tre tipi di periodo:
- periodo semplice: costituito da una sola proposizione, quella principale;
- periodo composto: costituito da una proposizione principale e da alcune proposizioni subordinate;
- periodo complesso: costituito da più proposizioni principali e da alcune proposizioni subordinate.

Il primo step è quello di ISOLARE LE PROPOSIZIONI. Considerando che una proposizione è una frase composta da un predicato, potrebbe essere utile sottolineare i verbi e isolare il blocco di cui fanno parte.Esempio: Quando vedrò Marco,/gli restituirò il libro/che mi ha prestato.

Come seconda cosa, vanno riconosciute le proposizioni principali o reggenti. Queste hanno un significato autonomo a prescindere dagli altri elementi della frase, e avrebbero senso anche da sola, anche se le altre proposizioni scomparissero.
La principale non deve per forza stare all’inizio del periodo, ma non è mai preceduta da avverbi o congiunzioni e può essere solo al modo indicativo, congiuntivo, condizionale o imperativo.

Il terzo passo è quello di trovare le coordinate, ovvero le frasi che vanno collocate sintatticamente sullo stesso piano di un’altra: rispetto alla proposizione a cui si riferiscono, le coordinate forniscono delle informazioni aggiuntive, ma mantenendo comunque un significato autonomo.
Esempio: Ho incontrato Laura /e l’ho salutata. La seconda proposizione è coordinata alla principale, perché il suo contenuto arricchisce l’azione principale con ulteriori elementi, pur senza apparire insensata se la considerassimo a sé stante.

Come quarta cosa, vanno definite le coordinate. Si dicono infatti esplicite quando al loro interno compare un verbo di modo finito (indicativo, congiuntivo, condizionale o imperativo) e implicite quando al loro interno compare un verbo di modo indefinito (infinito, participio, o gerundio). Inoltre, per una coordinata va sempre specificato il tipo a cui appartiene, in base alla congiunzione da cui è preceduta, per esempio: copulative , avversative , disgiuntive, etc.

Il quinto passo è quello di risalire ai gradi di subordinazione. Le proposizioni subordinate sono tutte quelle frasi che non hanno senso se estrapolate dal contesto e che sono su un piano di dipendenza rispetto a un’altra.
Esempio: Andando in biblioteca/sono inciampata
la prima frase non rappresenterebbe un’unità sintattica autonoma, se non la legassimo a "sono inciampata", ecco perché la definiamo una proposizione subordinata alla principale o subordinata di 1° grado.
Ci sono circostanze in cui le subordinate possono dipendere da un’altra subordinata alla principale (e si definiranno subordinate di 2° grado), o da una subordinata di 2° grado (e si definiranno subordinate di 3° grado), e così via.

La sesta e ultima cosa è quella di definire le subordinate. Queste, come quelle coordinate, vanno distinte in implicite e in esplicite, e che a loro volta sono precedute da congiunzioni, avverbi o preposizioni che ne determinano la tipologia. Esistono moltissime categorie (oggettiva, soggettiva, finale, causale, dichiarativa...), ma basta sapere le più utilizzate e imparare a riconoscerle.

Spero di esserti stata d'aiuto. :)

Fabrizio Del Dongo
Esercizio n° 8
Faceva talmente freddo - PRINCIPALE
che abbiamo deciso – CONSECUTIVA ESPLICITA
di accendere il riscaldamento - OGGETTIVA IMPLICITA
Uscendo di casa – TEMPORALE INPLICITA
ho incontrato Stefano - PRINCIPALE
he andava in palestra - RELATIVA
ad allenarsi - FINALE IMPLICITA
Poiché credeva - CAUSALE ESPLICITA
di essere stato promosso - OGGETTIVA IMPLICITA
invito gli amici a casa sua - PRINCIPALE
per festeggiare – FINALE ESPLICITA
Si sa - PRINCIPALE
che Leo trascorre molte serate – OGGETTIVA ESPLICITA
giocando a dama – MODALE IMPLICITA
Ho saputo - PRINCIPALE
che hai superato l’esame – OGGETTIVA ESPLICITA
anche se avevi studiato poco – CONCESSIVA ESPLICITA
Mi hanno riferito - PRINCIPALE
che hai chiesto un prestito a Luigi – OGGETTIVA ESPLICITA
per comprare quella casa – FINALE IMPLICITA
che ti piace tanto – RELATIVA ESPLICITA

Esercizio n° 9
1. Quando Emilio è stato dimesso dall’ospedale TEMPORALE ESPLICITA) era così debole (PRINCIPALE) da non stare in piedi (CONSECUTIVA IMPLICITA)
2. Sono certa (PRINCIPALE) che Paolo tornerà (OGGETTIVA ESPLICITA) prima che finisca l’inverno (TEMPORALE ESPLICITA)
3. E’ evidente (PRINCIPALE) che Mila si veste in modo eccentrico (SOGGETTIVA IMPLICITA) perché vuole sentirsi speciale (CAUSALE ESPLICITA)
4. Credo (PRINCIPALE ) che Roberto abbia imparato il cinese (OGGETTIVA ESPLICITA) frequentando un corso serale (MODALE IMPLICITA)
5. Mi ha promesso (PRINCIPALE che leggerà una fiaba al fratellino (OGGETTIVA ESPLICITA) per farlo addormentare (FINALE IMPLICITA)
6. Ci ha detto (PRINCIPALE) che le serve ancora un’ora (OGGETTIVA ESPLICITA) per vestirsi (FINALE IMPLICITA), pettinarsi (FINALE COORDINATA IMPLICITA) e truccarsi (FINALE COORDINATA IMPLICITA).

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